venerdì 31 agosto 2007

Ammore

Poche cose sono insopportabilmente ipocrite come le dichiarazioni dei giocatori appena acquistati.

giovedì 30 agosto 2007

Mentite spoglie

Sarà che alla tendenze della moda uno è particolarmente disattento ma solo l'altro giorno, quando indicandolo con quel nome mi è stato detto che lo stavo dimenticando, mi sono reso conto che dopo anni di ostracismo è tornato prepotentemente di moda il borsello; in forma casual rispetto a quelle ingessate degli anni Settanta. Ma sempre borsello è. E nessuno, o pochissimi, lo chiamano col suo nome.

mercoledì 29 agosto 2007

Buona stella

Su Myspace c'è il nuovo singolo di Cristina Donà, la prossima settimana esce il disco. Ecco, ci sono momenti in cui senti forte la sensazione che l'mp3, l'ipod, la musica digitale e quant'altro non sono ancora riusciti a sconfiggere del tutto l'ormai vecchio cd.
Myspace, Cristina Donà

martedì 28 agosto 2007

Parole

Repubblica e il Guardian consentono da oggi di scaricare dai rispettivi siti il singolo del nuovo album di Springsteen. Entrambi dicono di avere l'esclusiva, che secondo il De Mauro è la "facoltà di godere di un diritto da cui gli altri sono esclusi".
Repubblica, Guardian, De Mauro Paravia

lunedì 27 agosto 2007

Il prestigio delle istituzioni

Prendere di mira Calderoli è come vincere una maratona partendo dall'ultimo chilometro. Però non resisto e vi propongo questo gioco (leggete tutto fino in fondo): 9 agosto 2007, Francesco Caruso dà dell'assassino a Treu e Biagi per le leggi sul lavoro, dichiarazione di Calderoli: "La tensione che si crea con queste violenze verbali pone i presupposti perché qualche pazzo..". 26 agosto 2007, Bossi minaccia l'uso di fucili per le troppe tasse imposte da Roma ladrona, dichiarazione di Calderoli: "Nessuna istigazione alla violenza, nessun terrorismo politico, ma solo la legittima difesa di un popolo che si vede negato anche il diritto alla proprietà privata". Ora sostituite alla parola Calderoli la seguente locuzione: vicepresidente del Senato.
Agi, Repubblica.it, Senato

giovedì 23 agosto 2007

Everything but the Smiths

In mezzo a tante reunion, Morrissey dice no.
NME

La qualità del dibattito

Illustri editorialisti giudicano masochista il governo e sulle pagine dei giornali non si fa altro che parlare di tasse sulle rendite, omettendo di dire che per arrivare al 20% - secondo la proposta di Grandi - quelle sui conti correnti (che tutti detengono) scenderebbero di sette punti, mentre quelle sui guadagni di Bot e azioni (solo in parte in mano a persone fisiche) salirebbero di 7,5. La maionese è impazzita.
Repubblica.it

mercoledì 22 agosto 2007

A chi urla di più

Una lettura sulla tassazione delle rendite finanziarie che fa giustizia della caciara che anche il governo, dopo aver fatto un giusto passo avanti, ha contribuito a sollevare facendone due indietro. Come se gli ululati di protesta che si sono alzati avessero davvero una giustificazione.
Businessonline.it, Yahoo, Repubblica.it

martedì 21 agosto 2007

Tempi moderni

Non vedo l'ora che i nati sul finire degli anni Settanta comincino a partorire blog generazionali che parlano dell'età dell'oro in cui loro erano ventenni. Così si comincerà a discutere degli anni Novanta.

Il prezzo della civiltà

Dopo accurata analisi condotta sul campo mi sembra di poter sostenere con buona approssimazione che il livello di civiltà e progresso raggiunto in un determinato litorale marino si misura dai prezzi al pubblico a parità di servizio. Due esempi. Litorale marino situato in un contesto giudicato in stato di non eccelente civilizzazione, seppure con mare splendido e spiaggia pulita: ombrellone e due sdraio=euro 5,00; doccia in spiaggia gratis. Litorale marino in un contesto giudicato di gran pregio civile oltre che ambientale, con riconoscimenti attribuiti dall'ambientalismo militante e con frequenza annuale e avvistamento costante di vip e relativi cacciatori (di vip): ombrellone e due sdraio=euro 20,00; doccia in spiaggia=euro 0,50 a gettone.

venerdì 17 agosto 2007

Quarto potere

L'Agi c'informa che Briatore e Gregoraci sono a Tropea.
Repubblica.it

Cosa resterà

Rosy Bindi sugli anni Ottanta in risposta a Enrico Letta. Anche se le classificazioni di un decennio sono roba da prendere con le pinze, confesso che per me è difficile non essere d'accordo con buona parte del post. Che poi c'è stato anche del buono, per carità. Ma per uno che era troppo bambino per aver saggiato la claustrofobia ideologica dei Settanta e quindi la salutare apertura di finestre arrivata col decennio successivo, quelli sono stati anni veramente soffocanti: paninari e metallari, fricchettoni e "madonnare", tutto conformizzato, la politica che diventava sempre più cosa sporca e da guardare da lontano: poca sperimentazione, niente contaminazione; musica grande sì ma, se si eccettuano U2 e Rem, rimasta sotto terra e nelle cassette che hanno retto l'urto del tempo e nei pochi vinili che di tanto in tanto si comperavano. E poi, se anche uno la vuole mettere in musica, quelli rimarranno gli anni dei Duran e degli Spandau. Fate un po' voi. Resta, per chi era giovane, la nostalgia dei vent'anni, che ti giri a guardarli e non li trovi più; restano i semi che sarebbero germogliati, questo sì. Ma io tra Letta e Bindi, propendo per la seconda.
ScelgoRosy, Enrico Letta

giovedì 16 agosto 2007

Giuro, non è una barzelletta

Nota dei carabinieri ricevuta per e-mail: "Questa mattina, nel corso del quotidiano servizio di assistenza ai cittadini, la pattuglia della Stazione di (omissis) notava un cittadino extracomunitario in difficoltà con la propria autovettura. I militari, scesi per acquisire informazioni ed eventualmente fornire collaborazione per far ripartire la macchina, apprendevano che a bordo della stessa vi era una donna incinta, in evidente stato di agitazione poichè ormai da tempo non si sentiva bene, tant'è che il marito la stava portando all'ospedale. Vista l'urgenza e il breve tratto di strada da percorrere, i militari facevano salire la donna sull'auto e la trasportavano presso l'ospedale. Tornati poi sul posto per terminare l'assistenza, notavano che l'auto era priva di assicurazione e quindi non potevano far altro che procedere anche per la mancanza di copertura assicurativa".

mercoledì 15 agosto 2007

Buoni motivi

Dice Francesco Merlo su Repubblica (purtroppo non è in rete) che con la sceneggiata sarda (qui il video) Zucchero ha smascherato la cafonaggine di certi frequentatori di certi locali che pagano mille euro per un concerto e poi cazzeggiano tutto il tempo fregandosene della musica e umiliando così l'artista. C'erano tanti buoni motivi per non suonarci, in quel posto, e parecchi altri (centocinquantamila) per andarci. Zucchero ha preferito i secondi.
Repubblica.it

Come tanti anni fa

Il video di Valentino Rossi ai telegiornali e quello di Berlusconi nel '93.
Repubblica.it, You Tube

lunedì 13 agosto 2007

Sacro e profano

M'è appena arrivato un sms: "Inno per il Pd: avanti popolo andiamo a messa e poi alla coop a far la spesa".

Anni '80

Ricordo ancora il componente di uno di quei gruppi della scena rock cittadina che seguivano il mainstream dell'epoca, pontificare sul fatto che un cantautore molto affezionato alla sua chitarra "non conosceva l'uso delle tastiere". A me - ai tempi scapigliato strimpellatore di provincia, nient'affatto seguace della mode di allora e per giunta molto colpito dal ritratto della città in cui vivevo fatto dal cantautore in questione in una canzone memorabile che purtroppo non trovo in rete - la frase stupì. Mi sarei rifatto con gli interessi qualche anno dopo quando cominciarono a uscire cose tipo Marlene Kuntz e Afterhours, con buona pace degli Spandau Ballet.
Marco Rea

Playlist

I programmi invernali di Radio Uno non sono niente affatto male, però solo d'estate ti capita d'ascoltare a metà mattinata Dylan, Pollina-Battiato e De Gregori di seguito gli uni agli altri.

sabato 11 agosto 2007

La forza dell'abitudine

Ero così abituato a orecchiare Carolyn's Fingers dei Cocteau Twins in veste di colonna sonora di uno spot, che ora che alla radio ho sentito che andava oltre le prime consuete battute, essendo stata trasmessa come canzone, ho pensato quasi ad un errore tecnico.

venerdì 10 agosto 2007

In fondo a sinistra

Ripensando a Caruso, m'è tornato in mente un tipo frequentato in gioventù. Raccontava compiaciuto di avere "sulle spalle una denuncia contro ignoti" (tutt'oggi il senso della cosa è oscuro e non lo si capisce se non col fatto che certi tipi di denunce, per alcuni dell'ambiente che ho frequentato, erano meriti e in mancanza - ahimé - di denunce personali, ci si attribuivano quelle contro ignoti). Dai tempi in cui rivelò a me imberbe di avere quella medaglia virtuale appuntata al bavero fino a quando l'ho perso di vista, ricordo la sua vicenda politica come un continuo tentativo di scavalcare chi si posizionava al suo fianco sinistro.

mercoledì 8 agosto 2007

Post tv

Il classico Letta, l'Adinolfi street look e l'ingessatino Gavronski, mi sembra siano gli unici finora ad aver capito che in campagna elettorale si può anche utilizzare You Tube. C'è anche la ggente.
You Tube

Caduta in basso

Da quando è scoppiato il caso, l'Ansa invia i lanci sulla vicenda di don Gelmini sotto la categoria "politica".

E tre

E' la terza volta che ne scrivo (qui e di qua, quando bloggavo in comproprietà, i precedenti) ma non penso che sia un chiodo fisso; lavorando alle Poste un mio nonno c'ha anche riportato a casa la pagnotta. E' che danno delle ispirazioni formidabili. Oggi ad esempio, appena varcata la soglia dell'ufficio in cui sono entrato, sono quasi andato a sbattere su due cartelli con altrettante frecce: a destra, ritiro raccomandate, a sinistra altre cose che non saprei dire perché ciò che m'interessava era proprio ritirare una raccomandata. In mezzo, una striscia di nastro teso appesa a due sostegni. Uno normodotato va a destra. Così abbiamo fatto io, quello che mi ha preceduto e la signora che seguiva dietro. Pochi secondi e dietro di me ho avvertito la presenza di una ragazza che chiedeva a chi entrava cosa dovesse fare e smistava l'utenza. Mi volto verso di lei: aveva il cartellino aziendale al petto. Altri pochi secondi e io e i due con i quali ero entrato quasi contemporaneamente, apprendiamo da lei che quella dove ci eravamo posizionati era la corsia d'uscita. "La freccia sbagliata e pure l'addetto". Quast'ultima frase non è la mia ma della signora che mi stava dietro.

lunedì 6 agosto 2007

Affare fiutato

Dopo aver detto qualche giorno fa che vuol vivere fino a 150 anni, Keith Richards smentisce la smentita della notizia secondo la quale sniffò le ceneri del padre. Un po' d'ordine, allora: la versione di oggi è che le sniffò sì, ma non mescolate con la cocaina. Avrà a che fare, tutto questo dichiarare, con l'annuncio della prossima uscita di una sua autobiografia?
NME

Una cifra

Leggere che istituti di ricerca certificano in Italia una spesa per animali di 5 miliardi l'anno m'ha fatto sobbalzare sulla sedia. Ma forse do eccessiva importanza al denaro.
Repubblica

domenica 5 agosto 2007

Didascalia

Questo post ha avuto una gestazione lunga: ero tentato dallo scriverlo già da qualche giorno, poi, dopo aver fatto una ricerca su Google, ho visto che venivano date della persona di cui sto per dire anche altre definizioni accanto a quella che mi sembrava prevalente e stonata, così mi sono fermato. La stura è arrivata oggi, davanti all'ennesima didascalia di giornale che recitava "Mario Adinolfi, blogger". Ora, Adinolfi è una delle sei persone che hanno deciso di candidarsi alla segreteria del Partito democratico. Non so - vista la scarsa pratica che ho con le sue cose - se egli stesso ami definirsi blogger. Credo di sapere però che quella del blogger non è una professione. Se c'è qualcuno, nel circuito mediatico, che la identifica come tale è a causa della tendenza alla semplificazione che regna nelle redazioni dei giornali e dell'ignoranza che contribuisce a creare un'aura di misticismo intorno a cose semplici, solo perché queste sono semisconosciute. Su Wikipedia, tanto per dire, alla voce "Mario Adinolfi", non si legge affatto la definizione "blogger". Semplicemente, Adinolfi, come migliaia di altri italiani e milioni di abitanti del pianeta Terra, è una persona che oltre a guadagnarsi da vivere, pensa di avere cose da comunicare e lo fa attraverso un blog, che è il modo più semplice ed economico per arrivare al maggior numero di individui. Come lui ci sono imprenditori, educatori, studenti, operai, casalinghe, professori, medici, commercianti, disoccupati, pornostar, pensionati e chissà quante altre categorie di persone, che pur curando un blog, nessuno si perita di definire blogger, semplicemente poiché, come Adinolfi, non guadagnano da vivere col blog che curano e perché, a differenza di Adinolfi, non si sono candidate alla guida del Pd e non finiscono quindi sui giornalosauri di carta.
Google, Wikipedia, Mario Adinolfi

venerdì 3 agosto 2007

In ritardo

Eravamo in città, non ricordo perché. Strano, di solito in quel periodo dell'anno, dopo essere stati prima al mare, seguivamo le notizie sul maxi esodo dalla piccola tv in bianco e nero che dalla camera dei miei veniva traslocata temporaneamente nella casa di campagna in cui era cresciuto mio padre: erano estati lunghissime e bellissime, da augurare a qualsiasi ragazzino tra elementari e medie. Niente mura intorno, giusto all'ora dei pasti e a notte fonda. E scottature sulla pelle e ginocchia sbucciate e sapore di acqua salata e prosciutto tagliato di fresco e insalate con verdure appena estirpate dall'orto che così buone non le avrei più mangiate e parenti e conoscenti rivisti dopo mesi. Finiva con l'odore della prima acqua che bagna campi e alberi e il rumore delle serrande che si rialzano a versare luce sulla casa chiusa dopo settimane di assenza. Sveglia comoda, quella mattina, come sempre da giugno a ottobre, che non c'era scuola; latte, biscotti e agguantai lo strumento che prediligevo all'epoca, attraversai un paio di strade e raggiunsi il cortile asfaltato che fungeva da campo di calcio o da tennis a seconda dei momenti e dell'affollamento. Ci passai tutta la mattina a sudare prendendo a legnate una pallina lanciandola al di là dello spago teso che faceva da rete e ricevendola a mia volta dall'amico del cuore che stava dall'altra parte. Tornai a casa all'ora di pranzo che avevo una gran sete, il baretto parrocchiale apriva dalle 3 del pomeriggio e lì sotto non c'era neanche una fontanella. Suonai da sotto, feci di corsa i due piani e trovai la porta aperta e mia madre appena rientrata e col viso contratto, pensai a causa del caldo e del peso delle buste della spesa. "Corri, accendi la televisione che a Bologna è successo un macello".

Chitarre libere

Il presidente della Gibson spiega come ha rilanciato il marchio superando le secche della new wave filotastiere e quelle della fenderizzazione che aveva attanagliato la casa. Questo è un buon momento, dice Juszkiewicz, perché a differenza della generazione che l'ha preceduta, che lui definisce dell'intrattenimento passivo, quella che è giovane adesso è più creativa, avendo a disposizione più mezzi (l'esempio portato è di quanto costava registrare e distribuire un disco quindici anni fa e quanto - infinitamente meno, quasi niente - costa oggi) e quindi compra anche più chitarre per produrre le sue cose. Un'ulteriore dimostrazione della maggiore libertà, di mezzi e forse anche mentale, dei ggiovani d'oggi rispetto a quelli di ieri. Si scrisse qualcosa sul punto giusto un anno fa qui.
Guardian, Cafè Avenue

Semo tutti froci

Ieri sera a Primo piano si discuteva di gay ed è stata invitata anche l'onorevole Mussolini. A me è tornato in mente con prepotenza il "Beduino" interpretato da Nino Manfredi in "Testa o croce" (qui il video della puntata, di qua l'audio di alcune battute del film).
Tg3, testaocroce.altervista.it

Dlin dlon

S'informa la gentile utenza che da lunedì la radio riprenderà a trasmettere.

Una citazione

In una proposta di legge che porta la firma dell'onorevole Cosimo Mele ci si scaglia contro l'"inesistenza di politiche familiari autentiche".
Il Velino, Camera.it

Del latte

Io non ne bevo e mi occupo della sua qualità solo perché interessato al modo migliore per garantire la mia progenie. Mi sembrava tema fin troppo personale per bloggarci su, mi sono rincuorato vedendo che oggi Repubblica dedica al tema un'inchiesta di una pagina (la 17) con tanto di richiamo in prima e la Stampa un'apertura, seppure di carattere più strettamente economico.
Repubblica, La Stampa.it

Scontro di civiltà

Ero convinto che il proverbio "se ognuno pulisce davanti alla porta di casa sua, tutta la città sarà più pulita" fosse cinese; stamattina ho notato che Gramellini lo attribuisce agli scandinavi, poi cercando con Google ho visto che nel blog di Sergio Muniz c'è un commento che ne fissa l'origine araba. Sono confuso.
La Stampa, sergio-muniz.it