martedì 24 giugno 2008

Dalla parte del torto

Sarà perché qui ci si crogiola spesso in rimuginamenti al limite dell'inconcludenza e si coltiva il dubbio più di quanto si ammirano i dispensatori di certezze; sarà che c'è un gusto al limite del masochistico a stare dalla parte del torto. Sarà tutto questo e anche di più, ma corre l'obbligo di mettere a verbale che tra la sobrietà dialettica di Donadoni e il Lippi spesso sopra le righe, si predilige il primo. Tra i tormenti delle formazioni sbagliate in partenza e rifatte praticamente da zero alla seconda partita e le sicurezze da caserma, si sta con i tormenti. E poi piace quel modo di commentare tanto le sconfitte quanto le vittorie così lontano anni luce dagli isterismi. E le iperboli piace vederle in campo, come le sapeva far vedere il Donadoni giocatore, piuttosto che in sala stampa. Però, santiddio, Robe', uno straccio di giustificazione per motivare la tua riconferma potevi pur darlo, no?

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