lunedì 29 settembre 2008

Dimenticavo

Nel corso della stessa intervista radiofonica di cui si è parlato nel post precedente, Zaccagnini ha quasi bestemmiato contro la reunion dei Queen senza Freddie Mercury (a me a dire il vero non hanno fatto mai impazzire neanche quando c'era lui) e ha benedetto invece quella dei Led Zeppelin prossima ventura perché di quei basso-chitarra-batteria e voce (anche se la batteria è una filiazione) non se ne sentono di molte in giro in grado di tenere testa a quei sessantenni.

Giù da quel piedistallo

Io questa cosa la pensavo da tempo. Ma ogni volta che mi è capitato di dirla a qualcuno ho ricevuto in cambio, al meglio, sguardi di sorpresa, come quando provi a tirare giù un santo dal piedistallo. Stavolta però posso riportarla qui attraverso la citazione di uno che a sua volta sta sul piedistallo e che non voglio tirare giù. Premessa troppo lunga per dire che sostiene Paolo Zaccagnini (e il titolare qui, molto modestamente, con lui) che "Bob Dylan è stato un grande, sì, fino al 1975". Zaccagnini l'ha detto oggi a Village insieme a molte altre cose poco lusinghiere sul nostro. L'ottima Silvia Boschero, conduttrice del programma, l'ha elogiato per essere uno che dice cose che altri non dicono. Sarà anche perché Zaccagnini, come ha tenuto a ricordare lui stesso, non scrive più su alcun giornale "da almeno tre anni, per fortuna". Non come il titolare qui, che per evitare di essere riconosciuto è costretto a celarsi. E neanche come l'ottima Boschero, che in chiusura di programma è stata costretta a presentare l'ultimo brano ricordando che era tratto dall'"ottimo ultimo lavoro di Dylan".
PS: non è un post contro Dylan, piuttosto contro il vezzo di giudicare un'opera attraverso il nome di chi l'ha partorita.

venerdì 26 settembre 2008

Scova la differenza

In alcune delle foto di questa galleria compare un oggetto attorno ai polsi di una persona, niente ai polsi degli altri due.
Repubblica

giovedì 25 settembre 2008

Passiamo ad altro, dai

Telenovela finita. C'è la fondata speranza che i giornali comincino a parlare di temi più interessanti.
Repubblica

Io lo so che non sono solo

Ma la mattina mangia?, la sera si addormenta? e il pomeriggio com'è? A una festa di mocciosi capita di sentirsi rafficare addosso domande del genere. Le sole, personali e poste da semplici conoscenti, che sei felice di sentirti chiedere, genitore in crisi di autostima.

venerdì 19 settembre 2008

17 anni in due minuti

Secondo me 'sta cosa qui è geniale.
Repubblica.it

Scorrettissimo

Perdonate la bassezza e l'ignoranza di chi parla senza cognizione di causa: ma a voi, di Alitalia, interessa davvero qualcosa? Nel senso: uno che mediamente si tiene informato ed è interessato a quello che gli gira intorno e scopre che regolarmente salta le pagine dei quotidiani che trattano del tema e sbuffa quando vede che i tg aprono con quella notizia, deve sentirsi davvero un po' in colpa? E se poi non gli capita neanche di parlarne in giro, nel senso che le persone che normalmente frequenta (mediamente informate anche loro) non sono minimamente toccate dal tema? E se poi, riflettendoci, pensa che ci sono almeno cinque-sei, forse altri dieci temi, che nella scala di priorità pubbliche metterebbe prima di Alitalia? Potrei andare avanti ma perdonatemi se tronco il discorso; su Rai3 c'è Iacona che sta ammannendo uno splendido servizio sul Kosovo e questo preferisco non perderlo.

L'effetto che fa

Riconoscere da lontano, raggiungere e superare in scioltezza, mentre fai footing, un ex giocatore e allenatore di serie A attualmente senza contratto. Sì, lo so che è più vecchio di me e il confronto non si pone, ma fa lo stesso un bell'effetto.

martedì 16 settembre 2008

Si sta invecchiando

In due giorni sono scomparse due persone alle quali si era in qualche modo legati per questioni generazionali. Come diceva quello: "Io non tremo, è solo un po' di me che se ne va".
Repubblica

In buona compagnia#2

Ieri qui si scriveva questo, oggi Jena scrive questo.
La Stampa

Ragione da vendere

Leggo per lavoro diversa stampa locale e qualche giorno fa mi è capitato di essere attirato da una lettera che aveva questo titolo: "E' ora di riflettere su Salò" ed era firmata da un presidente di circolo di An. All'ordine del giorno c'erano le esternazioni di La Russa e potete immaginare la tesi sostenuta. Ma non è questo il punto. E' che scorrendola fino in fondo sono incappato in questa frase: "Grazie ministro La Russa per il coraggio messo nell'aver sfidato il conformismo di chi, incapace di parlare all'Italia di oggi..." e mi sono detto, convintamente: sì, quella è una grande verità, una parte d'Italia è incapace a parlare all'"Italia di oggi" raggomitolata e rantolante su sé stessa e con la vista corta, pronta a spendere milioni in cibo per animali e ad uccidere un simile che gli sottrae un pacco di biscotti. Poi mi sono detto: non è una giustificazione, ma non è per niente facile parlare a quell'Italia lì.

Lieve

C'è una lieve imperfezione di chitarra nell'ultimo pezzo di "Uno" dei Marlene Kuntz. E' una piccola gioia averla scorta, come se si fosse entrati in maggiore confidenza con un'opera che si sta consumando voracemente ancora a distanza di un anno dall'uscita, tanto si fa amare.

Discaricati



Sull'età dello spreco, Giorgio Lunghini fece un libro anni fa. Qui, in considerazione degli strumenti che si hanno, si partorisce un assai più dimensionato post che racconta di un'esperienza di vita vissuta. Quello nella foto è il blocco della lavastoviglie in cui va inserita la pasticca di detersivo. A causa della rottura della molla (in sostanza un pezzo di fil di ferro) che a un certo punto del lavaggio, scattando, apre automaticamente lo sportello facendo fuoriuscire la pasticca, il titolare qui è stato costretto a cambiare tutto il blocco perché, secondo il tecnico, non c'erano alternative. Di questo passo ci proporranno di realizzare un inceneritore in ogni palazzo, poi magari - quando la civiltà umana avrà fatto ulteriori passi in avanti - in ogni abitazione, così risolveremo il problema dei rifiuti. E se ci opporremo ci diranno che siamo disfattisti e che non vogliamo prendere atto della realtà e che vogliamo prendere il meglio del progresso senza tenere conto degli oneri che comporta e che allora torniamo all'età della pietra e che bla bla bla.
Ibs

lunedì 15 settembre 2008

Che sollievo

Così Abdul Guibre non è stato ucciso perché era di pelle nera. Quindi non c'è l'aggravante. E noi siamo tutti risollevati. Così risollevati che riusciamo a non confrontarci col cosa significhi che nelle nostre civilissime città c'è gente così abbrutita che arriva ad essere in grado di uccidere una persona con le proprie mani, aiutandosi con un bastone, per un pacco di biscotti non pagati, pare. Pensate all'effetto che può fare veder morire una persona sotto i vostri colpi a mani nude, o quasi. Deve star succedendo qualcosa di drammatico senza che neanche chi tra noi è più allarmato se ne renda pienamente conto.
Corriere

sabato 13 settembre 2008

Il contrario di scandaloso

Poiché mi erano venuti i brividi a sentire La Russa e l'ho detto qui, mi sento in obbligo di mettere a verbale che sottoscrivo in tutto e per tutto quello che ha detto Fini davanti ai giovani di An su fascismo, Salò e dintorni. Si dirà: era il minimo che potesse fare. A me è sembrato serio e sincero e non era così scontato. Ora la domanda è: come farà il presidente della Camera a continuare a stare nello stesso partito del ministro (ahimé) della Difesa e del sindaco di Roma, ma questi sono affari suoi. Qui i video, qui il pezzo di Repubblica.
Repubblica

lunedì 8 settembre 2008

Vai via, te e chi ti ci ha portato

Non si può sempre tentare di essere spiritosi, brillanti e accattivanti (sottolineo il tentare). Un blog serve anche a mettere a verbale delle cose, in maniera se volete anche un po' pesante, a futura (e presente) memoria. Allora, ecco: il ministro (ahimé) La Russa ha detto cose scandalose che sentite al tg mi hanno fatto venire i brividi e portato più di quanto già pensassi a ritenerlo indegno a ricoprire la carica che gli è stata attribuita. Scusate l'andamento da lettera commerciale, ma volevo essere il più possibile chiaro.
Corriere.it

sabato 6 settembre 2008

Dubbio atroce

Ma se uno si sente più colpito dall'esordio con gol di Balotelli in under 21 che dal concerto di Madonna a Roma sarà perché è un po' troppo provinciale?

mercoledì 3 settembre 2008