giovedì 24 settembre 2009

Il Fatto dimenticato

Stamattina i lettori del giornale antiberlusconiano, pardon, d'opposizione (così l'ha definito il direttore Padellaro) "Il Fatto", hanno saputo che la maggioranza ha approvato ieri al Senato la misura dello scudo fiscale da un minuscolo richiamo in prima che rimanda a pagina 16, dopo che nelle pagine precedenti del giornale, tra le altre cose, si è letto della spoliazione della Rai, di "mondo-web" e di palinsesti televisivi e, in prima, si è ripercorsa una carrellata di storiche dichiarazioni antiberlusconiane di D'Alema al fine di bastonare lo stesso D'Alema. Per carità, i giornalisti sono tra i professionisti più consigliati del mondo. Nessuno si sognerebbe di suggerire a un ingegnere a che altezza far correre un ponte, a un architetto dove aprire le finestre di una casa, a un dentista che tipo di trapano usare per togliere una carie. I giornalisti invece, il giorno dopo, cioè quando il frutto del loro lavoro del giorno prima è tra le mani dei lettori, oltre - se sono intellettualmente onesti - a farsi l'autocritica, subiscono le critiche degli altri: ed è anche un bene che camionisti, disoccupati, casalinghe, pensionati, professori universitari, imprenditori, politici e tanti altri, si premurino di chiamare le redazioni per dare consigli su come andavano impaginate certe notizie, per carità. Perciò non aggiungerò il mio e me la caverò con una battuta. Forse ai giornalisti del Fatto è sfuggito che la misura dello scudo fiscale è stata approvata dalla maggioranza di Berlusconi. Ber-lu-sco-ni. Capito?

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