mercoledì 7 aprile 2010

La prima del primo (o del secondo)

Quando le cose ti succedono stenti a percepirle subito, almeno a me succede così. Mi ci vuole un po' per metabolizzarle, metterle a fuoco. A volte mi succede anche con la musica: per esempio, per capire che The Joshua Three degli U2 era un capolavoro ho impiegato qualche settimana. Delle quattro cose che sto per citare, io, data l'età, ho vissuto in diretta solo la terza. Anche se le mie prime volte, seppure i dischi erano già usciti da anni, sono state comunque prime volte, appunto, non ero immerso nello spirito del tempo. Ecco però, quando ho sentito le prime tracce (cioè, la prima canzone del primo disco) con cui si sono presentati al pubblico i Led Zeppelin, gli U2, e i Pearl Jam, non mi ricordo dov'ero, ma mi sembra d'aver detto o pensato qualcosa tipo: "Mamma mia!". Mi ricordo invece che ero sul letto di un albergo dove ho vissuto per diverso tempo, quando scoprii che esistevano i Sigur Ros. Il disco era il secondo e me l'aveva passato un collega la cui sorella stava con un tipo finlandese, mi pare, che aveva portato giù 'sta roba. Ero sdraiato ed era sera, inserii Agaetis byrjun nel lettore cd, dopo qualche decina di secondi mi vennero i brividi e pensai: "Mado', ma che ho ascoltato fino adesso?".

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