mercoledì 27 febbraio 2013

Governo di larghe intese, ecco la bozza di accordo

La notizia doveva rimanere riservata ma è cominciata a circolare quando alla frontiera di Ventimiglia è stato notato in direzione dell'Italia un insolito aumento del traffico di tir della Bostik, la multinazionale produttrice di colla il cui quartier generale si trova a Parigi. "Sono diretti a Roma", ha confidato un giovane doganiere che ha chiesto di rimanere anonimo al cronista del Secolo XIX inviato sul posto. "Pare - ha proseguito - che verranno utilizzati per tenere insieme il nuovo governo". Di qui lo scoop del giornale ligure, che ha titolato a tutta pagina "Pd-Pdl, pronto l'esecutivo delle larghe intese". Il quotidiano ha anche rivelato alcuni punti della bozza di programma.
Legge sul conflitto di interessi: qualsiasi titolare di quote di aziende che potrebbe giovarsi della sua partecipazione al governo per trarre vantaggi a scapito della concorrenza, è tenuto a liberarsi delle sue proprietà per affidarle a un blind trust che le amministrerà in sua vece durante tutto il periodo nel quale si protrarrà l'impegno pubblico del soggetto. Il passaggio di consegne avverrà il 29 febbraio del primo anno bisestile disponibile, che nel nostro caso cadrà nel 2016.
Riforme istituzionali e riduzione dei costi della politica. Dimezzamento del numero dei parlamentari e riduzione di almeno il 40 per cento delle loro indennità. Con i proventi verrà finanziato un fondo che verrà utilizzato per il pagamento delle spese legali di deputati e senatori, anche non rieletti nella presente legislatura, colpiti da provvedimenti della magistratura.
Norme anti-corruzione. Sarà interdetto dai pubblici uffici e dalla possibilità di essere candidato a qualsiasi carica chiunque verrà sorpreso in flagranza di reato e filmato contestualmente da almeno tre telecamere. Se il reato è commesso in ore notturne, le telecamere devono essere a raggi infrarossi.
Selezione della classe dirigente. I partiti saranno obbligati a scegliere i loro candidati alle cariche pubbliche sulla base dell'esito di elezioni primarie. Il sistema elettorale per le suddette elezioni è scelto in autonomia da ciascun partito. Tra i sistemi ammessi per le donne anche quello della camera: ogni aspirante alla carica passa dalla camera del leader che voterà poi la sua candidata preferita.
Abolizione delle Province. Giunte e consigli provinciali decadranno dal prossimo primo giugno ma possono essere ripristinati qualora lo chiedano con motivazione scritta il presidente e almeno uno degli assessori attualmente in carica.
Mercato del lavoro. Sgravi fiscali e contributivi per le aziende che assumono a tempo indeterminato a patto che i neo-assunti si impegnino formalmente: A) a rinunciare alla pensione, B) a devolvere la totalità del trattamento di fine rapporto a un fondo per la piccola e media impresa, C) qualora l'andamento del ciclo economico e la necessità di soddisfare gli ordinativi lo richieda, a munirsi a proprie spese di pannoloni per evitare di andare al bagno e sottrarre tempo prezioso alla produzione.

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