mercoledì 16 aprile 2014

Il Running act di Renzi

Altro che riforme istituzionali e del mercato del lavoro, il vero cambiamento strutturale che Matteo Renzi intende mettere in campo è il Running Act. Il premier lo spiega così: «Siamo un paese a forma di stivale, è ora che ci mettiamo in moto per spiccare il salto decisivo che ci consenta di oltrepassare la penisola iberica e affacciarci direttamente sull'Atlantico. Solo così potremo andare a prendere la ripresa economica dove è già in atto: negli Stati Uniti». Uno dei suoi più stretti collaboratori gli ha fatto notare che con le scarpe si cammina sì, ma nell'oceano è necessario nuotare. Renzi ha replicato che non si è mai vista una scarpa affondare e che l'artigianato made in Italy è in grado di produrre manufatti all'altezza. «Al limite arriveremo dall'altra parte un po' malridotti, ma quello è un paese che offre infinite opportunità - ha detto il premier mentre addentava una fiorentina dopo averla fotografata e postata su Instagram -. Ti dicono niente i nomi di De Niro, Scorsese, Di Caprio?, tutta gente i cui nonni e bisnonni italiani sono andati là con le pezze al culo e che ora fanno fortuna. Noi invece arriveremo indossando una Tod's, e scusate se e poco». Per mettersi in cammino alla velocità che compete però, è necessario superare vecchie abitudini e incrostazioni ideologiche. Per questo è pronto un disegno di legge imperniato sui seguenti provvedimenti.

Abolizione delle preposizioni. Le preposizioni, non solo quelle articolate ma anche le semplici, sono considerate un inutile appesantimento dei discorsi che non consente di arrivare a rapide conclusioni. Renzi ha spiegato il concetto in Consiglio dei ministri senza parlare, con un semplice tweet riprodotto su una lavagna luminosa: «Che senso ha dire "la ruota della fortuna" quando posso dire "la ruota fortuna"? Mi si comprende lo stesso e risparmio cinque caratteri». A D'Alema, che ha scritto un lungo saggio sulla rivista della Fondazione Italianieuropei per perorare il salvataggio della particella "da", Renzi ha replicato così su Facebook: «Questo è conflitto d'interessi: ti chiamereno Lema, fattene una ragione, tutti siamo tenuti a rinunciare a qualcosa».

Eliminazione dello "stop" dal codice della strada. «Resta la precedenza, che è più che sufficiente e consente di rimanere in movimento», ha detto il premier. «E in prossimità dei passaggi a livello?», ha fatto notare Cuperlo. «Lì manderemo avanti te», ha risposto Renzi.

Cancellazione del contratto nazionale di lavoro. Mai più riunioni pletoriche e trattative tra parti sociali. Ci si recherà al lavoro solo se si riceverà nottetempo un apposito sms, altrimenti si rimarrà a casa. La sinistra del Pd proponeva almeno una telefonata. «Dobbiamo abbattere i costi delle imprese», ha replicato il premier.

Abolizione della filosofia dai programmi scolastici. «Tesi e antitesi, quando si sa già che si arriverà alla sintesi?, ma per piacere», ha detto Renzi in videochat con i tifosi della Fiorentina. Fassina, della sinistra del Pd, è andato su tutte le furie. In un'intervista all'Unità ha spiegato che «la filosofia non si può cancellare perché era l'unica materia nella quale prendevo la sufficienza al liceo». Pronta la replica del premier: «Stai sereno, ho saputo dal tuo prof di italiano che avevi cinque e mezzo e ora è disposto a portartelo a sei, così una sufficienza la spunti comunque».

Istituzione della Giornata per l'eiaculazione precoce. Non ha senso perdere tempo in preliminari e poi rimanere appiccicati per chissà quanto tempo durante l'atto sessuale. Chi assolve ai propri doveri coniugali più velocemente possibile va incentivato e portato a esempio poiché gli rimane tempo per fare altro, è la tesi. Inoltre, così si stimolano le donne a fare da sé ed emanciparsi ulteriormente. Dura la presa di posizione di Civati, che in segno di protesta ha posato senza veli in copertina su "Vanity Fair": «A me scopare piace». La replica di Renzi non si è fatta attendere ed è arrivata su "Chi": «Continua, tanto la politica non fa per te».

martedì 1 aprile 2014

Lavoro, la bozza di riforma

Nei giorni scorsi un'auto sospetta è stata fermata da una pattuglia di carabinieri nei pressi di Palazzo Chigi. Nel bagagliaio sono stati rinvenuti attrezzi da scasso che le persone a bordo hanno giustificato così: «Stiamo andando dal premier con gli utensili per aprire il mercato del lavoro». Alla richiesta di delucidazioni da parte dei militari, il conducente della vettura ha mostrato un pass sul quale era impresso il simbolo di Twitter in ceralacca e una "Bozza di riforma del mercato del lavoro" con in calce le firme di prestigiosi imprenditori ed economisti. Alla vista di tali prove inoppugnabili, i carabinieri hanno fatto passare l'auto non prima di aver fatto una copia della bozza per metterla a verbale. Eccone il contenuto.

Contratto a tempo Va superata la vecchia formula dell'indicazione della durata temporale del contratto. Per contratto a tempo si intende che si lavora a seconda delle condizioni meteo che datore e lavoratore liberamente concorderanno. Così ci saranno contratti che stabiliscono che il lavoratore sarà tenuto a prestare la propria opera nei giorni di sole e a restare a casa in quelli di pioggia o viceversa. Nei mesi in cui il lavoratore è costretto dalle condizioni meteo a restare a casa per più di dieci giorni, perde il diritto ad essere retribuito. Qualora le necessità di mercato lo rendessero necessario, il lavoratore potrebbe essere chiamato ad operare per modificare le condizioni meteo avverse e, laddove non vi riuscisse, ciò costituirebbe una buona causa per il suo licenziamento.

Diritto di recesso Come spiega la parola stessa, il datore dà il lavoro, il resto sono cazzi del dipendente. Così, tenuto conto del fatto che il buon andamento dell'impresa (e quindi anche il benessere delle maestranze) dipende in massima parte dall'umore di chi il lavoro lo dà, vanno previste una serie di circostanze al verificarsi delle quali il datore può far valere il diritto di recedere dal contratto stipulato in maniera istantanea e senza condizioni. A titolo esemplificativo, se ne elencano qui alcune: riacutizzarsi improvviso dell'infiammazione delle emorroidi; indisponibilità della moglie a concedersi al rapporto sessuale (questa condizione vale anche nel caso in cui sia la moglie del dipendente a rifiutarsi di concedersi al datore di lavoro del marito); digestione lenta; scarso profitto scolastico dei rampolli di famiglia; sconfitta nella partita a tennis della domenica (vale solo per il lunedì); cattivo stato di salute del cane; scheggiatura di uno o più nani da giardino.

Partecipazione dei lavoratori all'impresa Per fare in modo che i dipendenti si sentano parte integrante dell'azienda per la quale lavorano, all'atto dell'assunzione è fatto obbligo di versare una cifra minima di diecimila euro i quali non verranno utilizzati per acquistare quote, ma soltanto per dimostrare la buona predisposizione verso chi è stato così magnanimo da procedere ad un'assunzione.

Selezione del personale Per adeguare gli standard di produttività dell'Italia a quelli della media europea, verranno introdotte nuove prove di selezione per le diverse mansioni. Ciò al fine di dotare le aziende di personale altamente qualificato. A titolo esemplificativo: ai magazzinieri verrà chiesto di stoccare la merce mentre si illustrano ai colleghi i tre principi della termodinamica; agli apprendisti macellai di insaccare le salsicce recitando l'Amleto di Shakespeare in lingua originale; ai commessi di supermercato di saper intrattenere i clienti spiegando il passaggio dall'età repubblicana a quella imperiale nell'Antica Roma mentre cambiano il rotolo di carta del registratore di cassa.

Incentivi per la green economy Al fine di combattere l'inquinamento atmosferico dovuto al consumo di carburante, i dipendenti che volontariamente, a loro spese e con i loro mezzi si renderanno disponibili ad accompagnare il datore di lavoro nei suoi viaggi (anche di piacere), avranno il posto assicurato per il mese successivo.