sabato 28 aprile 2007

Sindrome da Monna Lisa

Alla Torre di Londra si sono inventati un tappeto mobile su cui far scivolare i visitatori al fine di evitare lunghe file all'esterno e folla davanti alle opere in mostra. La misura è vagamente invasiva, ma c'è da capire chi applaude, rallegrandosi per un tentativo di risoluzione all'affollamento che rende a volte invivibili i musei.
Opinion Journal

venerdì 27 aprile 2007

Acqua dal rubinetto

Allora sono snob anch'io.
Slate

Sensazione

Non so perché, ma ho come il timore che con l'assemblamento che si va apprestando a sinistra del partito democratico, quel po' di nuovo che si stava affacciando in quella che viene definita sinistra radicale rischia di essere soffocato da un forte odore di naftalina.
Repubblica

Se fossi una canzone saresti così

Con l'aiuto dell'informatica Pete Townshend riesce a soddisfare una sua vecchia fissa (cioè che siamo dotati di un'impronta digitale musicale) e dare una possibilità ad ognuno: mettere in note il proprio dna.
Uncut, lifehouse-method

martedì 24 aprile 2007

So' sondaggi

Però, il 26,5% per un partito che aspira ad aprire una fase storica fondendone due non è che sia 'sto risultato portentoso.
Repubblica

Così, distrattamente

Ignoro quasi completamente la materia di cui sto per dire, avendola seguita solo superficialmente sui giornali italiani. Però, tutta questa enfasi sull'aspetto generazionale che caratterizza le presidenziali francesi, con due candidati poco più che cinquantenni a sfidarsi al ballottaggio, la capisco poco. Sia chiaro: mi tedia la gerontocrazia che fa incartapecorire l'Italia - dove i candidati alle ultime elezioni avevano vent'anni in più di Royal e Sarkozy e dove se non sei vicino e oltre i sessanta ti devi accontentare del ruolo di seconda linea, se va bene. Ma a furia di porre l'accento sulla carta d'identità delle persone si rischia di perdere di vista il che cosa quelle stesse persone intendano fare e il come: quando poi leggi che "Nicolas e Ségolene" hanno fatto "discorsi fotocopia" all'indomani delle elezioni (lo scrive Massimo Nava sul Corsera di oggi e non posso linkarlo, perché nel sito c'è ancora la roba di ieri, a proposito di stare al passo coi tempi), la curva dei dubbi sul giovanilismo a prescindere s'impenna.
Corriere

Satira

Ieri m'era sfuggita, oggi è in prima pagina sul Corsera con lo stesso titolo. A me la frase "sul caso Telecom troppe interferenze" sembra degna del miglior battutista. L'ha detta Tronchetti. Ed era serio.
Corriere.it

lunedì 23 aprile 2007

Un po' più dentro

Devo una rettifica agli animatori del revival Novanta. Le ultime testimoniano che io non ero così fuori e che loro non trascurano così tanto, come si legge dai commenti qui.
Akille

Fuori

Leggendo qui e soprattutto qui, mi sono reso conto che pur essendo allora ggiovane, negli anni Novanta ero veramente fuori tempo. O forse sono i "nostalgici" di cui sopra a trascurare una parte considerevole di ciò che quegli anni hanno prodotto.
Novanta, myspace.com/pleasedontgoparty via Akille

Sintomi

Mi è appena capitato di sentire una psicoterapeuta al Comunicattivo che rispondeva con dovizia di particolari alla domanda su come si possa riconoscere se un figlio assume sostanze stupefacenti. Sbalzi d'umore, chiusure in se stessi, cambi di alimentazione, difficoltà nel dormire i sintomi snocciolati. Il problema (se non ho capito male, visto che stavo in macchina) è che la droga indicata dal conduttore era l'hashish.
Comunicattivo

Fatiche

Arrivi al traguardo e devi subito ripartire. Ma quant'è spossante per un candidato una campagna elettorale a doppio turno?

domenica 22 aprile 2007

venerdì 20 aprile 2007

In ombra

Riflettori su Fassino, Veltroni candidato in pectore a tutto, attesa per Mussi, perfino curiosità per Angius. Chissà come la sta prendendo D'Alema.

Troppo storpia

A volte sono gli arrangiamenti che ammazzano. Stamattina ho sentito Mango cantare "Lei verrà" accompagnato da una chitarra acustica: non c'era paragone con la versione originale.

giovedì 19 aprile 2007

Interisti fino in fondo

Vabbè, Inter-Roma si è giocata da quasi ventiquattr'ore e arrivo tardi, ma la battuta che dà il titolo al post e che mi è stata detta da poco per telefono è troppo bella per lasciarla cadere senza riportarla.

Il Pantheon dei vivi

Insegnano che la politica è l'arte del possibile qui e ora e poi invitano a venerare gente del secolo scorso. Ci sarebbe già da accontentarsi ad avere un po' più di Bersani, Bertinotti, Follini, Tabacci, Veltroni, Vendola.
PS: notare l'ordine rigorosamente alfabetico.

Avvocati del diavolo

Sarà pure un ex astioso, ma anche chi non antipatizza a prescindere col partito democratico non può non riflettere sulla descrizione che Achille Occhetto fa dei Ds che si apprestano a sciogliersi nell'intervista pubblicata oggi dal manifesto: "Il partito, come tutti i partiti, è tenuto in piedi da un uso disinvolto del pubblico impiego e dalla ramificazione degli interessi nella pubblica amministrazione". Che va accoppiata con la frase attribuita dal Corsera a uno che invece sarà tra i campioni del nuovo partito, Walter Veltroni: "In questo periodo la politica è lontana dalla gente come non è mai accaduto prima".
Manifesto, Corriere della Sera

martedì 17 aprile 2007

Tertium non datur

Sciogliere i nodi con l'accetta no, ma chiarezza sì. Tra le tante posizioni assunte in merito alla vicenda Telecom, la palma della bizzarria va a quella che vorrebbe mantenerne l'italianità salvaguardando il libero andamento del mercato. Delle due l'una: o si giudica Telecom un'azienda che opera in un settore cruciale e quindi la si mantiene sotto il controllo pubblico, con tutto ciò che questo comporta, o la si mette sul mercato, con tutto ciò che ne consegue, in bene e in male. Il mercato è il mercato, non la geografia: non contempla confini nazionali.