martedì 8 maggio 2007

lunedì 7 maggio 2007

Una calcolatrice, pour faveur

Ho perso il conto delle volte in cui oggi ho sentito chiedere a illustri commentatori "quale lezione si può trarre dalle elezioni francesi".

Potenza dei media

Arrestato Pete Doherty, che per le agenzie non è altro che il marito di Kate Moss.
Repubblica.it, Wikipedia

E Marr bussò alla porta di Morrissey

S'invecchia e tantissime cose cambiano, ma nel loro caso la formula "gli anni passano e i miti restano" si può utilizzare. Cantante e chitarrista s'incontravano nel maggio di venticinque anni fa e qui c'è una gran bella retrospettiva sugli Smiths.
Observer

Bucce di banana

Viaggiare in treno è una bellezza. Ma se le carrozze continuano a emanare cattivi odori e ci si sta con la comodità di un pesce in scatola e se gli orari d'arrivo rimangono solo indicativi, Trenitalia si candida seriamente ad essere la peggior nemica dei suoi bilanci.

Manchevolezze

Causa lontananza del titolare, su questo blog è stato mancato di notare che un presentatore di concerti è vissuto fino al I maggio senza sapere che in Italia esiste il reato di lesa maestà e che Gavino Angius è passato dal centrosinistra dei Ds alla destra di Sd.

martedì 1 maggio 2007

Off

Si migra per qualche giorno a nord-est. Radio spenta e blog silente fino a lunedì.

Due-tre cose sul concertone

La prima: Chuck Berry, che anche se becca la metà delle note, quando lo vedi e lo senti con la chitarra in mano e decidere lui quando e come scendere dal palco capisci che è il rock'n roll fatto persona. La seconda: "Io fortunatamente sono dotato di scarsa sensibilità se no diversamente non stavo qua", pregiata citazione di Daniele Silvestri che - chiedo venia - non conoscevo (non lui, la frase e la canzone da cui è tratta). La terza: il "chitarrista di servizio" degli Afterhours; laterale, impeccabile vestito color cachi e meraviglioso, come il set della band a dire il vero, ché non è da tutti i giorni dimenarsi e cantare in poltrona davanti a una televisione. Vorrà pur dire qualcosa.

sabato 28 aprile 2007

Sindrome da Monna Lisa

Alla Torre di Londra si sono inventati un tappeto mobile su cui far scivolare i visitatori al fine di evitare lunghe file all'esterno e folla davanti alle opere in mostra. La misura è vagamente invasiva, ma c'è da capire chi applaude, rallegrandosi per un tentativo di risoluzione all'affollamento che rende a volte invivibili i musei.
Opinion Journal

venerdì 27 aprile 2007

Acqua dal rubinetto

Allora sono snob anch'io.
Slate

Sensazione

Non so perché, ma ho come il timore che con l'assemblamento che si va apprestando a sinistra del partito democratico, quel po' di nuovo che si stava affacciando in quella che viene definita sinistra radicale rischia di essere soffocato da un forte odore di naftalina.
Repubblica

Se fossi una canzone saresti così

Con l'aiuto dell'informatica Pete Townshend riesce a soddisfare una sua vecchia fissa (cioè che siamo dotati di un'impronta digitale musicale) e dare una possibilità ad ognuno: mettere in note il proprio dna.
Uncut, lifehouse-method

martedì 24 aprile 2007

So' sondaggi

Però, il 26,5% per un partito che aspira ad aprire una fase storica fondendone due non è che sia 'sto risultato portentoso.
Repubblica

Così, distrattamente

Ignoro quasi completamente la materia di cui sto per dire, avendola seguita solo superficialmente sui giornali italiani. Però, tutta questa enfasi sull'aspetto generazionale che caratterizza le presidenziali francesi, con due candidati poco più che cinquantenni a sfidarsi al ballottaggio, la capisco poco. Sia chiaro: mi tedia la gerontocrazia che fa incartapecorire l'Italia - dove i candidati alle ultime elezioni avevano vent'anni in più di Royal e Sarkozy e dove se non sei vicino e oltre i sessanta ti devi accontentare del ruolo di seconda linea, se va bene. Ma a furia di porre l'accento sulla carta d'identità delle persone si rischia di perdere di vista il che cosa quelle stesse persone intendano fare e il come: quando poi leggi che "Nicolas e Ségolene" hanno fatto "discorsi fotocopia" all'indomani delle elezioni (lo scrive Massimo Nava sul Corsera di oggi e non posso linkarlo, perché nel sito c'è ancora la roba di ieri, a proposito di stare al passo coi tempi), la curva dei dubbi sul giovanilismo a prescindere s'impenna.
Corriere

Satira

Ieri m'era sfuggita, oggi è in prima pagina sul Corsera con lo stesso titolo. A me la frase "sul caso Telecom troppe interferenze" sembra degna del miglior battutista. L'ha detta Tronchetti. Ed era serio.
Corriere.it

lunedì 23 aprile 2007

Un po' più dentro

Devo una rettifica agli animatori del revival Novanta. Le ultime testimoniano che io non ero così fuori e che loro non trascurano così tanto, come si legge dai commenti qui.
Akille

Fuori

Leggendo qui e soprattutto qui, mi sono reso conto che pur essendo allora ggiovane, negli anni Novanta ero veramente fuori tempo. O forse sono i "nostalgici" di cui sopra a trascurare una parte considerevole di ciò che quegli anni hanno prodotto.
Novanta, myspace.com/pleasedontgoparty via Akille

Sintomi

Mi è appena capitato di sentire una psicoterapeuta al Comunicattivo che rispondeva con dovizia di particolari alla domanda su come si possa riconoscere se un figlio assume sostanze stupefacenti. Sbalzi d'umore, chiusure in se stessi, cambi di alimentazione, difficoltà nel dormire i sintomi snocciolati. Il problema (se non ho capito male, visto che stavo in macchina) è che la droga indicata dal conduttore era l'hashish.
Comunicattivo

Fatiche

Arrivi al traguardo e devi subito ripartire. Ma quant'è spossante per un candidato una campagna elettorale a doppio turno?

domenica 22 aprile 2007

venerdì 20 aprile 2007

In ombra

Riflettori su Fassino, Veltroni candidato in pectore a tutto, attesa per Mussi, perfino curiosità per Angius. Chissà come la sta prendendo D'Alema.

Troppo storpia

A volte sono gli arrangiamenti che ammazzano. Stamattina ho sentito Mango cantare "Lei verrà" accompagnato da una chitarra acustica: non c'era paragone con la versione originale.

giovedì 19 aprile 2007

Interisti fino in fondo

Vabbè, Inter-Roma si è giocata da quasi ventiquattr'ore e arrivo tardi, ma la battuta che dà il titolo al post e che mi è stata detta da poco per telefono è troppo bella per lasciarla cadere senza riportarla.

Il Pantheon dei vivi

Insegnano che la politica è l'arte del possibile qui e ora e poi invitano a venerare gente del secolo scorso. Ci sarebbe già da accontentarsi ad avere un po' più di Bersani, Bertinotti, Follini, Tabacci, Veltroni, Vendola.
PS: notare l'ordine rigorosamente alfabetico.

Avvocati del diavolo

Sarà pure un ex astioso, ma anche chi non antipatizza a prescindere col partito democratico non può non riflettere sulla descrizione che Achille Occhetto fa dei Ds che si apprestano a sciogliersi nell'intervista pubblicata oggi dal manifesto: "Il partito, come tutti i partiti, è tenuto in piedi da un uso disinvolto del pubblico impiego e dalla ramificazione degli interessi nella pubblica amministrazione". Che va accoppiata con la frase attribuita dal Corsera a uno che invece sarà tra i campioni del nuovo partito, Walter Veltroni: "In questo periodo la politica è lontana dalla gente come non è mai accaduto prima".
Manifesto, Corriere della Sera

martedì 17 aprile 2007

Tertium non datur

Sciogliere i nodi con l'accetta no, ma chiarezza sì. Tra le tante posizioni assunte in merito alla vicenda Telecom, la palma della bizzarria va a quella che vorrebbe mantenerne l'italianità salvaguardando il libero andamento del mercato. Delle due l'una: o si giudica Telecom un'azienda che opera in un settore cruciale e quindi la si mantiene sotto il controllo pubblico, con tutto ciò che questo comporta, o la si mette sul mercato, con tutto ciò che ne consegue, in bene e in male. Il mercato è il mercato, non la geografia: non contempla confini nazionali.

Aiuto

Repubblica sciopera sette giorni. Toccherà cambiare la pagina iniziale di Firefox.
Repubblica

Musica e diritti

Il (non) suggeritore

Oltre a quelli che ti suggeriscono che "se ti piace questo ti piacerà anche quello", c'è anche un sito che ti dice quali libri probabilmente non ti piaceranno a partire dai tuoi gusti.
Librarything via Chronicle.com

lunedì 16 aprile 2007

Un uomo solo al comando

Questo vezzo di riconfermare un segretario di partito misconosciuto ai più e di avere un leader carismatico che detta la linea e sta tutte le sere o quasi in tv è proprio difficile da capire.
Corriere

venerdì 13 aprile 2007

Silenzio

Sì sì, si sta bene anche senza, però ve lo dico lo stesso: oltre a domenica, la radio rimarrà muta anche domani, ché il blogjay, come l'ha definito qualcuno, va a farsi un giretto su al nord. Ci si risente lunedì.

Rivalutiamolo

A pensarci bene, uno che riesce a capitalizzare mezzo milione di voti che avrebbero potuto tranquillamente prendere la strada dell'Udc o della Margherita senza che la rappresentanza ne venisse ferita strappando il ministero della Giustizia, deve avere della stoffa. Se poi riesce a farsi dedicare apposite trasmissioni televisive di un certo blasone come Ottoemezzo e a minacciare crisi di governo se qualcosa non dovesse andargli a genio, sarebbe quasi da proporlo per il Nobel. Rivalutiamolo, 'sto Mastella.

Se lo dice lui





Repubblica

Alternative

Raccolta da un tesserato Ds e attivista nel sindacato di lungo corso: "Un tempo per conquistare un paese si facevano le guerre, oggi questi arrivano, ti si presentano ai semafori con i figli in braccio a chiedere l'elemosina...ed è fatta". "Di questo passo gli stranieri comanderanno ovunque". Roberto Calderoli, Corriere della Sera di oggi, pagina 2.

giovedì 5 aprile 2007

Una banalità e una semplificazione

La banalità: a me questa notizia qui ha fatto un male boia. La semplificazione: si potrebbe sostenere, come ha fatto qualcuno accostando fenomeni diversissimi, che si tratta di una conseguenza della delegittimazione nei confronti dei gay che si respira pressoché ovunque. Ma le spiegazioni delle cose sono sempre più complesse di come uno se le immagina, soprattutto quando l'immaginazione è sorretta dal dogma. E il dogma non abita qui.
Repubblica

Forse

Se i tifosi inglesi sono stati resi innocui a casa loro e da noi danno e prendono botte c'è qualcosa da queste parti che non va.

mercoledì 4 aprile 2007

La tv senz'audio

A un certo punto, durante la pubblicità, spunta un noto giornalista televisivo che, serissimo, solleva una mano, l'abbassa e poi tira su l'altra: da una parte tiene un mestolo, dall'altra uno zoccolo.

Generosità

Seguendo Roma-Manchester sento il telecronista sottolineare "la generosità di Totti" e penso che magari il capitano della Roma sta giocando da infortunato (generosità sportiva). Poi il telecronista fa riferimento all'Unicef, allora penso che il giocatore avrà devoluto qualche migliaio di euro per chissà quale giusta causa (generosità solidale). Non faccio in tempo a terminare il pensiero che il telecronista finisce la frase: "...che sta giocando con un paio di scarpini speciali che verranno messi all'asta alla fine della partita". A me Totti sta anche simpatico, ma lui probabilmente quegli scarpini non li ha neanche pagati. Mi sembra si tratti di un caso di generosità generosamente attribuita.

venerdì 30 marzo 2007

Copyleft

Qualche chiarimento sulla radio, dopo settimane di prove tecniche (non ancora terminate) è doveroso. La musica passata da qui è copyleft. Significa che gli artisti la registrano sotto la licenza Creative commons o addirittura non la registrano affatto. La si può diffondere, scaricare, scambiare, senza il timore di incappare in qualche santa inquisizione del diritto d'autore. Al di là della bontà della cosa, al titolare qui non sarebbe dispiaciuto passare anche brani sotto Siae. Poiché però ciò è pressoché impossibile, a meno di pagare cifre assurde o di esporsi al rischio di pagare multe salatissime, si fa di necessità virtù. E che virtù. Il mondo del copyleft è ricchissimo ed è innegabile un certo senso di orgoglio nel poter offrirgli una sia pur minima vetrina. A breve su questo sito compariranno link che rimandano ad artisti ed etichette. Intanto, invito chi ascolta a guardare sul player i gruppi che passano. Perché l'mp3 va bene, la condivisione senza le tagliole Siae anche. Però è bene comprare, a prezzi equi, certo, e se piacciono, artisti che vanno così controcorrente sfidando regole insensate.
Wikipedia

E il mare sempre luccica

Non dico niente di nuovo e la colpa e mia: in ritardo a causa di quel fastidioso snobismo che rende insopportabilmente impermeabili a tutto ciò che sia pop, ho scoperto solo stamattina che "Basta poco" di Vasco Rossi ha un gran bel testo e che anche la musica non è male. Tiè.
Onlylirics.com

venerdì 23 marzo 2007

And the radio plays

Ora il link "radio on" qui a destra va: quando lo vedete potete cliccarci sopra e ascoltare quello che è in onda, se volete. Buon ascolto

mercoledì 21 marzo 2007

Prove tecniche di trasmissione

Dal link qui accanto non si riesce a caricare la musica della radio (sto cercando di capirne di più) ma se andate qui e su "search for" digitate Radio Chissacosa e poi cliccate su "tune in" dovreste riuscire a sentire la playlist.

lunedì 19 marzo 2007

Ecco la radio

Da oggi questo blog è anche una radio, o almeno ci prova. In un post successivo si spiegherà cosa si intende fare. Per ora può bastare farvi sapere che in linea di massima quando sulla vostra destra in alto trovate scritto "Radio on" potete cliccarci sopra e ascoltare musica.

Il sol dell'avvenire/2

Giordano: "A sinistra del partito democratico un nuovo partito nel 2008". Dopo il naturale e il cesareo, il parto speculare.
Il Messaggero

Il sol dell'avvenire/1

Alla storica fase congressuale che sancirà lo scioglimento dei Democratici di sinistra per dare vita al partito Democratico sta partecipando meno della metà degli iscritti.

martedì 13 marzo 2007

Musica, affari e altro ancora

Patti Smith viene insediata nella Rock and roll Hall of fame, dice che la decisione se accettare o meno un riconoscimento istituzionale è stata sofferta per una che ha sempre unito rock e rivoluzione e che alla fine ha detto sì per onorare la memoria del marito. Paul Mc Cartney si appresta a firmare per l'etichetta che sta per nascere dal colosso americano Starbucks.
Guardian, Uncut, Wikipedia

domenica 11 marzo 2007

venerdì 9 marzo 2007

Fuggi fuggi

Dal primo gennaio 800mila moldavi hanno fatto domanda di passaporto rumeno per accedere senza problemi in Europa. La Moldavia ha in tutto 4 milioni di abitanti e visto che i rumeni non fanno molto per fermare il problema, non la sta prendendo molto bene.
Spiegel

mercoledì 7 marzo 2007

Smith in vinile

A maggio esce un singolo in cui Robert Smith mette la voce. Ne dà notizia questo sito di anticipazioni sui dischi in vinile.
Index7 via Uncut

Onnipotenti

Ti può anche capitare che la pubblicità di Google ti diriga verso siti come questo.
Choosethesexforyourbaby.com

Du du du

"Le donne hanno oggi molte più opportunità. Ma abbiamo ancora molto da fare". Sonia Gandhi si riferisce all'India, dove è ancora rilevante la pratica dell'uccisione di feti femminili. Si inalbereranno i custodi della superiorità occidentale e dell'"ormai siamo alla pari" ma quel concetto lì, modulato a seconda delle latitudini, vale un po' per tutto il mondo.
The Hindu, Guardian

martedì 6 marzo 2007

Sogno americano

Citando Gary Young, Jarvis descrive come Internet, allargando la platea dei donatori di fondi ai candidati alle elezioni, potrebbe democratizzare il processo elettorale negli Stati Uniti. Al di là del futuribile scenario, il pezzo di Young sul Guardian è interessante per questa cosa, che ridimensiona assai la retorica del sogno americano:
"Il sistema delle classi in America è adesso più rigido di quello europeo e la sclerosi è ben rappresentata ai massimi livelli della politica. Il leader dei trasportatori Jimmi Hoffa, il sindaco di Chicago Richard Daley e il capo della Southern christian leadership conference Martin Luther King portano tutti i nomi e svolgono i lavori dei loro padri. Ogni anno il 25 per cento più ricco della popolazione fa l'80% delle donazioni ai politici. L'ultima volta che non c'è stato né un Bush né un Clinton in una competizione elettorale per la presidenza era il 1976. Questa non è democrazia, è dinastia".

Buzzmachine, Guardian

lunedì 5 marzo 2007

Inflazionato

E' già un culto e l'avrete già visto. Io lo posto, così un giorno potrò dire: "Ce l'ho anch'io nel mio blog".

You Tube

martedì 27 febbraio 2007

Una rivincita

Quando pochi giorni fa mi è scappato di dire che tutto sommato non ho mai sentito Follini dire cose irragionevoli, chi avevo davanti mi ha guardato come si guarda da sinistra uno che sta scivolando inesorabilmente dall'altra parte. Oggi è uscita sul Corriere quest'intervista che io condivido in toto.
Corriere

Così, per dire

Conosco una persona che ha fatto da un anno la richiesta di permesso di soggiorno e deve ancora ricevere risposta.

Che giorno è, che anno è?

Inizia il Festival: presenta Pippo Baudo e Al Bano è tra i favoriti.

sabato 24 febbraio 2007

Lo scontentismo

Che l'Italia del centrosinistra non sia (stata?) il migliore dei mondi possibili è fuori discussione, ma da questa parte della barricata c'è una corrente trasversale, lo scontentismo, in cui sono immersi tanto gli elettori cosidetti riformisti quanto i cosidetti radicali. E' il sentimento che attanaglia chi, una volta arrivato al governo, si aspetta che le cose cambino con un tocco di bacchetta magica. Come se un paese in cui ai tempi di internet la pubblica amministrazione funziona ancora col lapis, si diventa docenti universitari solo in possesso di pedigree e buona parte delle piccole e medie imprese stanno ancora rimpiangendo la cara vecchia svalutazione grazie alla quale vendevano all'estero si possa riformare dall'oggi al domani. Come se un mondo in cui la guerra è la regola possa risentire fulmineamente dei benefici influssi di qualche ministro pacifista di una non potenza. Non è così. I processi sono lenti e ne vedi il movimento solo se ti posizioni alla distanza temporale necessaria. Come? qui da noi i movimenti sono impercettibili? Certo, Prodi e i maggiori leader del centrosinistra non sono, oserei dire costituzionalmente, fulmini di innovazione. Però solo dopo il crack ci si è accorti che tutto sommato un governo in cui l'evasore fiscale non veniva più citato come modello sociale e in cui le parole pace e guerra avevano ricominciato ad assumere il loro significato originario, non era in fin dei conti il peggio che potesse capitare. Ma questo è un paese strano, dove se grazie a un sistema elettorale improponibile vinci con uno scarto minimo in una delle due Camere, la colpa è la tua che hai vinto.

venerdì 23 febbraio 2007

giovedì 22 febbraio 2007

Fuma Obama, fuma

In genere si consiglia di smettere di fumare. A Barack Obama che ci sta provando, Michael Newman - suo simpatizzante - consiglia di aspettare la fine della campagna elettorale: il tentativo di disintossicarsi dalla nicotina lo distoglierebbe dalla corsa per la Casa Bianca: "Delle due battaglie di Obama, quella personale e quella per cambiare il nostro paese, m'interessa di più la seconda".
LA Times

10 aprile 2006

Così ridevano.
You Tube

Divergenze

A vedere la lettura della crisi della fulminante jena sulla Stampa e il sommario in prima pagina del giornale sul quale scriveva prima, si ha un elemento in più per capire perché Barenghi del manifesto sia solo l'ex direttore.
La Stampa, il manifesto

mercoledì 21 febbraio 2007

Governo

Domani vedremo se si muore un po' per poter vivere.

Due

Ecco, tanti sforzi per argomentare una ragione, poi gli eventi travolgono tutto. Chiudevo il post precedente dicendo che sì, va bene il diritto a dissentire e a tentare di far passare la propria visione delle cose, ma poi bisogna arrivare a una sintesi. Non ci sono arrivati.
Repubblica

Incoerenti

Al di là del merito e delle apparenze, questo ragionamento che con periodicità più o meno regolare torna alla ribalta, in base al quale se si sostiene un governo occorre dire sempre sì - senza se e senza ma - alla maggioranza della maggioranza che lo sostiene, non è del tutto convincente. Anzi, tradisce una visione della politica schiacciata solo sul suo versante istituzionale e dei rapporti tra diversi ridotti al manicheismo del "di qua o di là". Se ne è avuta la riprova con la manifestazione di Vicenza, prima, durante e dopo la quale, oppositori del governo Prodi e qualche centrista di maggioranza hanno fatto battere la lingua laddove pensano che il dente sia dolorante: la mancanza di coerenza nella partecipazione a una protesta contro una decisione dello stesso governo, che chi ha manifestato in Veneto ha votato e sostiene, anche in parlamento. Ora, si può essere in disaccordo per le ragioni più varie con chi sfilava a Vicenza. Ma è difficile trovare un'accusa più pigramente fiacca di quella della mancanza di coerenza. Perché una coalizione è intrinsecamente un'alleanza fra diversi che non diventano uguali per il solo fatto di aver concorso alla formazione di un governo. Perché se la maggioranza della maggioranza di cui si fa parte sostiene una ragione che si giudica poco sostenibile si ha tutto il diritto, e forse anche il dovere, di esporre le ragioni contrarie, anche manifestando: la politica è fatta non solo di elezioni a ogni lustro, ma anche di battaglia di idee e di rapporti di forza che è legittimo poter pensare modificabili anche con un corteo. Perché non è detto che se si è in disaccordo su un singolo punto si debba rompere su tutta la linea; è, questo, un modo un po' riduttivo di intendere lo stare insieme per gestire la cosa pubblica che somiglia molto da vicino al settarismo. Certo, alla fine anche a una coalizione si chiede capacità di governo e quindi che arrivi a una sintesi delle diversità; ma prima si dev'essere liberi di poter discutere tra diversi. Altrimenti ci si affidi al salvatore della patria di turno: uomo, partito o maggioranza granitica e indifferenziata che sia.

lunedì 19 febbraio 2007

Io sono il mio regista

Da queste parti s'era già parlato del fenomeno. Qui i primi video che testimoniano lo sbarco dei politici statunitensi su You Tube criticati dall'autore del blog. Tra qualche anno saranno preistoria.
PrezVid

Superato dagli eventi

Un'altra prova del fatto che il ragionamento di Jarvis non ha cittadinanza nel mondo del business che conta. La Audible Magic ha inventato un programma che riconosce i file coperti da diritto d'autore e ne blocca il caricamento sui siti. Le major esultano, alcuni siti, per ora, resistono. Qui il pezzo del New York Times, di qua la traduzione di Repubblica (notare come gli statunitensi linkano i siti e gli italiani no: ma anche questa è una polemica vecchia).
New Yor Times, Repubblica, Akille

Integralisti

Jeff Jarvis spiega sul Guardian la miopia delle aziende che proibiscono che i loro video vadano su You Tube. "Cosa c'è di meglio per allargare l'audience per i tuoi contenuti di un mezzo dove tutti abbiano accesso liberamente?", è la tesi-domanda. Si tratta di un concetto non nuovissimo a dire il vero: più il prodotto circola, anche liberamente, maggiori sono le possibilità di successo commerciale. La cosa va oltre You Tube, chiaramente. Ma le multinazionali e in generale gli integralisti del copyright faticano a capirla continuando a ragionare in maniera manichea: libero o a pagamento.
Guardian

Dinosauri

E' in rete da qualche giorno. Lo posto come servizio e ognuno ne faccia l'uso che vuole, se vuole: il primo maggio esce il disco dei Dinosaur jr, qui c'è l'mp3 di Almost ready, uno dei nuovi pezzi.
muzak for cybernetics

Italia profonda

Riporto un paio di battute di una conversazione avuta con una persona che ha a che fare con i responsabili del settore informatico di una media azienda italiana. Sono illuminanti sullo stato del Paese più di dieci convegni sull'innovazione. "E' uscito Vista? Loro testano ora XP". "E perché?" "Perché in un'azienda del genere il ragionamento dei dirigenti è questo: se tu innovi troppo e poi qualcosa non va, tutti ti danno addosso e magari rischi, se non il posto, l'isolamento. Se invece utilizzi roba già ampiamente testata, in caso di problemi tu puoi sempre dire che si tratta di un prodotto che già altri usano con successo, quindi la colpa non è tua".

venerdì 16 febbraio 2007

Ruoli

A me fa sempre un certo effetto sentire la voce di Pionati al tg in veste di intervistato e non di intervistatore.

Fuoco

Io ero bambino, mio fratello più di me. Tornò a casa mia madre raccontando che la maestra d'asilo l'aveva beccato in tempo quando, dopo essersi impadronito di fiammiferi e aver acceso un po' di carta, resosi conto del pericolo, soffiava nell'infantile speranza di spegnere il focolaio. L'episodio mi torna in mente al sentire membri del governo (a quelli dell'opposizione siamo abituati) allertare sui possibili pericoli di degenerazione della manifestazione di Vicenza. Penso: soffiano sul fuoco, ma forse sono in buona fede e lo fanno per spegnerlo. Il fuoco per fortuna è di dimensioni assai modeste, seppure alle fiamme occorre stare bene attenti. E oggi sappiamo qualcosa più di questi giapponesi su un'isola deserta, secondo la calzante definizione coniata per i nuovi br. Allora, visto che l'ignoranza impera anche a livelli dove non sarebbe lecito aspettarsela (qui un esempio a caso tra i tanti); poiché qualcuno solidarizza frettolosamente; dal momento che a entrambi, ignoranti e solidali, può essere concesso il beneficio della buona fede, che però non è un alibi; e, infine, anche in vista della manifestazione di domani (lo so c'è una sfilza di premesse che sembra una delibera di giunta comunale ma non m'è venuto di meglio) mi permetto di suggerire sommessamente un'attenta lettura del pezzo di D'Avanzo pubblicato oggi su Repubblica. Così, per regolarsi meglio.
Corriere, La Stampa, Wittgenstein, Gramigna, Repubblica

giovedì 15 febbraio 2007

Una curiosità

Sappiamo quanti ne hanno arrestati, dove lavoravano, se erano iscritti al sindacato e a quale, quali luoghi frequentavano, le azioni che si erano proposti di mettere in atto e tanto altro ancora. Di un elemento, non troppo irrilevante, non si è parlato né per suffragarlo né per smentirlo: c'era qualche legame con la prima ondata di neo brigatisti arrestati nel 2003? In mancanza di risposte, l'esito è che si dà per scontata una cosa che scontata non è.

A scanso di equivoci

Questo blog non intende pubblicare alcunché di vincolante per i suoi lettori.
Il Foglio

Benvenuto

Ehi, della blogosfera, aggiungete un posto: è arrivato Adam.
Madamimadam

martedì 13 febbraio 2007

domenica 11 febbraio 2007

Consigli per gli acquisti

Una polemica sui centri commerciali. Io sottoscrivo quello che dice Bordone, però c'è un neo: ha dato dignità di polemista ad Alba Parietti.
Freddy Nietzsche, Mantellini

sabato 10 febbraio 2007

Un aiutino

"Sono giunte in libreria nei giorni scorsi alcune novità proposte da Mario Gobbin. Con i due volumi di "Omelie per un anno" (vol. 1 - anno C - Avvento, Natale, Quaresima, e Tempo pasquale, pagg 382, euro 20; vol. 2 - Tempo ordinario e Solennità, pagg. 430, euro 21) l'autore propone una ricca serie di omelie e utili indicazioni per predicare la parola domenicale".
[visto su: La Voce, settimanale di informazione dell'Umbria]

venerdì 9 febbraio 2007

Uno e due

Notizia 1: capitanate dal presidente dei presidenti, le società di calcio fanno sapere di ritenere lesivo dei diritti degli abbonati inibire loro l'entrata alle partite.
Notizia 2: anche il diciassettenne accusato dell'omicidio di Catania è un abbonato.
Corriere

Un cognome

E' un bel po' di tempo che Uncut l'ha lanciato ed era solo un sondaggio sulla canzone preferita di un gruppo. Lo segnalo ora perché non so quanti gruppi hanno una tale varietà di bei pezzi (oserei dire memorabili ma poi potrei essere tacciato di incontinenza sentimentale) da far votare i fans in maniera così diversificata pur essendo diventati oggi solo un cognome: Smiths.
Uncut

Italian journalist

Un work-shop sul fashion design.
[titolo letto su un periodico a tiratura regionale]

mercoledì 7 febbraio 2007

Eventualmente

A proposito di questa cosa seriosa qui, segnalo una considerazione alla quale avevo pensato però omisi perché troppo politically correct ma abbastanza ipocrita da nascondermi dietro qualcun altro che la scrive al posto mio.
Macchianera

martedì 6 febbraio 2007

Disobbedienti

Come accade spesso, anche stavolta la realtà ha superato l'immaginazione di una mente presuntuosamente maliziosa come quella del titolare qui. Altro che "non c'è calcio senza pubblico": "Giocare a porte chiuse significa falsare il campionato".
Repubblica

Punto Snai

E' presto e non ho ancora letto i giornali ma sono pronto a scommettere che oggi ci sarà da qualche parte un'intervista a un qualche allenatore, giocatore, dirigente così titolata o in cui sarà comunque espresso il seguento concetto: "Senza pubblico non è calcio".

lunedì 5 febbraio 2007

Goodbye tv

La politica nell'era You tube con le presidenziali americane.
Guardian, Slate

Sottotitoli alla pagina 777

Immediata la reazione dopo i fatti di Catania. Il ministro annuncia clamorose novità: "Niente pubblico negli stadi fuori norma". Cioè: fino a sabato il pubblico entrava anche negli stadi non a norma.
Repubblica

Ossimoro generazionale

Da un lato ci si lamenta della gerontocrazia italiana e si dichiara preventivamente di uscire di scena (o quasi) allo scoccare dei sessant'anni, dall'altro si vuole allungare l'età pensionabile. Qui c'è un appello, di qua l'elenco delle persone che l'hanno sottoscritto. C'è qualcuno che rientra in entrambi i gruppi, quello dei lamentatori e quello degli allungatori. La gerontocrazia, che c'è, è difficile da digerire quanto i baby pensionati. Ma l'accetta taglia i problemi e non contempla sfumature. Invece ci sono lavori e lavori, pensioni e pensioni, quarantenni buoni e sessantenni pessimi e viceversa.
Patto generazionale

sabato 3 febbraio 2007

Subumano, troppo subumano

La morte di Carlo Giuliani è una ferita difficile a rimarginarsi. Ma se c’è un’operazione insopportabilmente subumana è legare con il filo della vendetta quella tragedia alla morte di persone ammazzate in divisa, come nei berci sanguinolenti apparsi sui muri di alcune delle nostre città.
Repubblica

Scelte




C'è stata la tragedia di Catania, certo. Però non so quanti altri quotidiani italiani avrebbero fatto prime pagine del genere oggi, all'indomani del rapporto dell'Onu sul riscaldamento del clima.
Guardian, Independent

Meraviglioso

Nessuno ha provveduto a metterlo in rete, perciò non ho le prove da mostrarvi. Però se non l'avete visto di persona, fidatevi: il direttore del Tg5 Carlo Rossella è stato magnifico ieri sera alle Invasioni barbariche quando a Daria Bignardi che gli chiedeva perché nell'edizione delle 13 di mercoledì il suo tg non ha dato la notizia della lettera della moglie del suo datore di lavoro pubblicata da Repubblica, ha imperturbabilmente risposto: "Sapevo che ci sarebbe stato un secondo tempo e ho aspettato la conclusione del film per darlo tutto".

venerdì 2 febbraio 2007