giovedì 31 maggio 2007

Due possibilità

O Veltroni sta godendo da matti o sta consumando le unghie a furia di grattarsi.
Repubblica

I conti tornano, a volte

Pete Townshend spiega come Substitute sia stata ispirata da 19th Nervous Breakdown degli Stones. Per uno che ha consumato i timpani su entrambi i pezzi è un piccolo cerchio che si chiude.
Pete Townshend via NME

Non nel mio portacenere

In coda nel traffico. Il finestrino anteriore sinistro della macchina davanti s'abbassa, una mano fa capolino, dalle dita svolazzano in aria cellophane e carta argentata. La mano rientra, qualche secondo ed esce nuovamente. Stavolta nell'atmosfera finisce carta blu notte e una minuscola striscia rossa.
P. S. Il titolo originario del post era "tipi italiani". Poi l'ho cambiato, ché mi sembrava ingeneroso e disfattista.

Incontentabili

Avviso ai naviganti: questo potrebbe risultare un pippone politico. Però, se una cosa ti frulla in testa da mesi, quale posto migliore del tuo blog per esprimerla? La questione eccola: siamo sicuri di non star imputando alla classe politica, segnatamente a quella che sta al governo in Italia in questo momento, la responsabilità di non utilizzare poteri e facoltà che essa ha invece perso via via nel corso del tempo? Certo, uno sforzo in più per evitare di apparire (ed essere) una casta lo si può chiedere senza il timore di apparire massimalisti scriteriati. Così come non è da visionari esigere uno sforzo per dirigersi verso una maggiore qualità degli investimenti, della ricerca, della cura dell'ambiente, che poi sono cose che si tengono insieme l'una con l'altra. E, da ultimo, vicina alla soglia minima al di sotto la quale non si può scendere, è la richiesta di garantire un tetto sulla testa e sanità e istruzione dignitosi per tutti. Ma, detto questo e facendo presente che anche nel campo dei diritti civili e delle questioni di genere (gerarchie ecclesiastiche permettendo) qualche passo in avanti lo si potrebbe fare, siamo sicuri che quando si parla di politica su blog e forum, riviste e giornali, al bar e nelle cene tra amici, non diamo per scontato di aspettarci dal governo (dai governi), cose che non può più darci? Siamo sicuri che, almeno per chi è dai trenta in su, non ci riferiamo - anche quelli che ritengono di avere la patente per stare al passo coi tempi - a un mondo che non c'è più?, cioè a quello dei blocchi contrapposti: dove la politica - piaccia o meno - conservava una forza che si è sbriciolata come i calcinacci del Muro venuto giù nell'89?, dove c'erano delle ragioni e delle identità forti (magari troppo) che spingevano a battersi un mare di gente, sia di qua che di là, che in questo modo svolgeva anche una preziosa forma di controllo nei confronti della casta? Oltre allo sbriciolamento delle identità poi, la parcellizzazione della società e delle stesse vite di tante e tante persone ha fatto il resto, relegando da vent'anni a questa parte a quota del tutto marginale le persone che hanno il privilegio del tempo utile per interessarsi attivamente di politica. Inevitabile, in un quadro del genere, che i pochi interessi forti e organizzati rimasti sulla scena risultino iper-rappresentati rispetto al resto del quadro. Così l'assetto delle città viene stabilito in base ai desiderata di chi ha la moneta per investire pesantemente; le priorità della ricerca (quando la si fa), idem e via dicendo. E' una questione di rapporti di forza, in base ai quali lo stesso potere politico - ecco il punto - ha sempre meno spazi e, diciamo così, ancore ideali per agire e una marea di persone sempre più bassa alle spalle per poter dire: no, qui decidiamo noi. E così, quello stesso potere va assumendo sempre più le fattezze della casta. E così, si rimane impantanati nell'accapigliamento sul nome del leader. E così, anche le maggiori opportunità che pure si hanno rispetto al mondo di venti-trent'anni fa, rimangono in una dimensione quasi sempre individuale, di nicchia, e sempre meno spesso collettiva, politica. L'alternativa? Per chi non sogna una riedizione della presa del palazzo d'Inverno è difficile da trovare. Qui sta il guaio. Si può tentare di trasformare in meglio gli spazi in comune e la politica, oggi, evitando il richiamo all'indesiderabile di un mondo che non c'è più e muovendosi negli spazi attualmente concessi da condizioni oggettive che prescindono dalle volontà nostre e di chi sta anche ben al di sopra di noi? Si può chiedere al potere politico di svolgere in pieno la sua funzione? Ho il timore che i margini siano davvero ristretti. Anche se vale la pena provarci.

mercoledì 30 maggio 2007

giovedì 24 maggio 2007

Adeguarsi al livello

La Mussolini non se pò guarda'.

Come si cambia

Se dieci anni fa m'avessero detto che oggi avrei preferito una trasmissione di Ferrara a una di Santoro non ci avrei creduto.

Per chi gravita intorno a Roma

Stasera c'è questa cosa qui. Da quel poco che ho sentito finora dovrebbe valere la pena farci una capatina, voi che siete vicini.
AnalogicoUrbano

mercoledì 23 maggio 2007

Slancio democratico

Nominati i 45 membri del comitato nazionale per il partito democratico, ce ne sono ben tre sotto i cinquant'anni. Nel frattempo Ds e Margherita a livello locale continuano a nominare membri nei rispettivi organismi come se niente fosse.
Per il Partito Democratico, Wittgenstein, Messaggero, Margherita Umbria

Il dilemma

Tifare per una squadra che per te non ha mai rappresentato nulla, anzi, tutt'altro; o per l'altra, che ha giocatori con cui simpatizzi, ma il cui trionfo farebbe sbiadire lo scudetto che ha appena conquistato la tua?

Meglio

Qualche sospetto può venire a vedere come alcuni riempiono il carrello della spesa. Questa però non è un'interpretazione, l'ho appena sentita con le mie orecchie: "Gli animali sono meglio delle persone... non ti tradiscono".

lunedì 21 maggio 2007

Sulla strada

Secondo me alcune le hanno inserite solo per il titolo: dopo quelle che hanno cambiato il mondo, le 25 migliori canzoni da viaggio secondo Rolling Stone.
Rolling Stone

Fuori dal mondo

Sembra di stare su Marte. Ma poiché può esserci qualcosa che sfugge, se qualcuno ritiene che - salvo la sacrosanta concessione del diritto di replica - c'è un motivo fondato perché a Santoro debba essere impedito di acquistare e mandare in onda l'inchiesta della Bbc sui preti pedofili, dia un cenno di vita.

venerdì 18 maggio 2007

Heavy rotation

Stasera dalle 22,30 o giù di lì in radio si manda "Precious" di Boras Band. Il cd è vecchio di un anno ma la band è misconosciuta ai più, da queste parti. E vale la pena di ascoltarla.
Jamendo

Famolo strano

Stamattina mi è stata recapitata per posta prioritaria una comunicazione spedita da un mittente che sta nella mia stessa città, a un paio di chilometri in linea d'aria da casa mia. Il timbro sul francobollo reca la scritta "Firenze" e io abito ad almeno 150 chilometri nel capoluogo toscano.

Corri Prodi, tocca ferro

Dalla prima pagina del Corsera di oggi: "A un anno dal suo insediamento, il governo Prodi raccoglie più giudizi negativi che positivi. Ma un risultato analogo, al primo compleanno, era stato ottenuto dall'esecutivo Berlusconi".
Corriere

Castro in Bmw

La democristiana Bavaria aiuta la comunista Cuba. Mega accordo: oltre ad attrezzature mediche e tecnologia arriveranno anche le Bmw per gli ambasciatori. Perché "lo stato penoso delle infrastrutture cubane è un'occasione per le aziende bavaresi...gli affari sono affari", dicono i tedeschi. E...ehm, insomma, Castro non è mica poi così male.
Guardian

Che cos'è la destra, cos'è la sinistra?

L'intelligenza e la capacità non sono maschie né femmine. E la snellezza di un ministero non può essere presa come indice di buon governo a prescindere. Però, anche a voler tralasciare l'età media, se uno prende il numero di donne e quello complessivo dei ministri del primo governo dell'era Sarkozy e li confronta con quelli scaturiti dalle scelte di Prodi, scechera il tutto e ripensa al protagonismo femminile, agli inviti alla sobrietà e a tutto ciò che si ricorda di quando era bambino e ancora esistevano e avevano un senso i partiti, poi la domanda che dà il titolo al post - come diceva quello - sorge spontanea.
Repubblica.it, governo.it, Ivan Scalfarotto