Quando pochi giorni fa mi è scappato di dire che tutto sommato non ho mai sentito Follini dire cose irragionevoli, chi avevo davanti mi ha guardato come si guarda da sinistra uno che sta scivolando inesorabilmente dall'altra parte. Oggi è uscita sul Corriere quest'intervista che io condivido in toto.
Corriere
martedì 27 febbraio 2007
Così, per dire
Conosco una persona che ha fatto da un anno la richiesta di permesso di soggiorno e deve ancora ricevere risposta.
sabato 24 febbraio 2007
Lo scontentismo
Che l'Italia del centrosinistra non sia (stata?) il migliore dei mondi possibili è fuori discussione, ma da questa parte della barricata c'è una corrente trasversale, lo scontentismo, in cui sono immersi tanto gli elettori cosidetti riformisti quanto i cosidetti radicali. E' il sentimento che attanaglia chi, una volta arrivato al governo, si aspetta che le cose cambino con un tocco di bacchetta magica. Come se un paese in cui ai tempi di internet la pubblica amministrazione funziona ancora col lapis, si diventa docenti universitari solo in possesso di pedigree e buona parte delle piccole e medie imprese stanno ancora rimpiangendo la cara vecchia svalutazione grazie alla quale vendevano all'estero si possa riformare dall'oggi al domani. Come se un mondo in cui la guerra è la regola possa risentire fulmineamente dei benefici influssi di qualche ministro pacifista di una non potenza. Non è così. I processi sono lenti e ne vedi il movimento solo se ti posizioni alla distanza temporale necessaria. Come? qui da noi i movimenti sono impercettibili? Certo, Prodi e i maggiori leader del centrosinistra non sono, oserei dire costituzionalmente, fulmini di innovazione. Però solo dopo il crack ci si è accorti che tutto sommato un governo in cui l'evasore fiscale non veniva più citato come modello sociale e in cui le parole pace e guerra avevano ricominciato ad assumere il loro significato originario, non era in fin dei conti il peggio che potesse capitare. Ma questo è un paese strano, dove se grazie a un sistema elettorale improponibile vinci con uno scarto minimo in una delle due Camere, la colpa è la tua che hai vinto.
venerdì 23 febbraio 2007
Grinderman
Nick Cave compie cinquant'anni, mette su un altro gruppo e torna, nervosissimo, alle origini.
Guardian, Myspace, You Tube
giovedì 22 febbraio 2007
Fuma Obama, fuma
In genere si consiglia di smettere di fumare. A Barack Obama che ci sta provando, Michael Newman - suo simpatizzante - consiglia di aspettare la fine della campagna elettorale: il tentativo di disintossicarsi dalla nicotina lo distoglierebbe dalla corsa per la Casa Bianca: "Delle due battaglie di Obama, quella personale e quella per cambiare il nostro paese, m'interessa di più la seconda".
LA Times
LA Times
Divergenze
mercoledì 21 febbraio 2007
Due
Ecco, tanti sforzi per argomentare una ragione, poi gli eventi travolgono tutto. Chiudevo il post precedente dicendo che sì, va bene il diritto a dissentire e a tentare di far passare la propria visione delle cose, ma poi bisogna arrivare a una sintesi. Non ci sono arrivati.
Repubblica
Repubblica
Incoerenti
Al di là del merito e delle apparenze, questo ragionamento che con periodicità più o meno regolare torna alla ribalta, in base al quale se si sostiene un governo occorre dire sempre sì - senza se e senza ma - alla maggioranza della maggioranza che lo sostiene, non è del tutto convincente. Anzi, tradisce una visione della politica schiacciata solo sul suo versante istituzionale e dei rapporti tra diversi ridotti al manicheismo del "di qua o di là". Se ne è avuta la riprova con la manifestazione di Vicenza, prima, durante e dopo la quale, oppositori del governo Prodi e qualche centrista di maggioranza hanno fatto battere la lingua laddove pensano che il dente sia dolorante: la mancanza di coerenza nella partecipazione a una protesta contro una decisione dello stesso governo, che chi ha manifestato in Veneto ha votato e sostiene, anche in parlamento. Ora, si può essere in disaccordo per le ragioni più varie con chi sfilava a Vicenza. Ma è difficile trovare un'accusa più pigramente fiacca di quella della mancanza di coerenza. Perché una coalizione è intrinsecamente un'alleanza fra diversi che non diventano uguali per il solo fatto di aver concorso alla formazione di un governo. Perché se la maggioranza della maggioranza di cui si fa parte sostiene una ragione che si giudica poco sostenibile si ha tutto il diritto, e forse anche il dovere, di esporre le ragioni contrarie, anche manifestando: la politica è fatta non solo di elezioni a ogni lustro, ma anche di battaglia di idee e di rapporti di forza che è legittimo poter pensare modificabili anche con un corteo. Perché non è detto che se si è in disaccordo su un singolo punto si debba rompere su tutta la linea; è, questo, un modo un po' riduttivo di intendere lo stare insieme per gestire la cosa pubblica che somiglia molto da vicino al settarismo. Certo, alla fine anche a una coalizione si chiede capacità di governo e quindi che arrivi a una sintesi delle diversità; ma prima si dev'essere liberi di poter discutere tra diversi. Altrimenti ci si affidi al salvatore della patria di turno: uomo, partito o maggioranza granitica e indifferenziata che sia.
lunedì 19 febbraio 2007
Io sono il mio regista
Superato dagli eventi
Un'altra prova del fatto che il ragionamento di Jarvis non ha cittadinanza nel mondo del business che conta. La Audible Magic ha inventato un programma che riconosce i file coperti da diritto d'autore e ne blocca il caricamento sui siti. Le major esultano, alcuni siti, per ora, resistono. Qui il pezzo del New York Times, di qua la traduzione di Repubblica (notare come gli statunitensi linkano i siti e gli italiani no: ma anche questa è una polemica vecchia).
New Yor Times, Repubblica, Akille
New Yor Times, Repubblica, Akille
Integralisti
Jeff Jarvis spiega sul Guardian la miopia delle aziende che proibiscono che i loro video vadano su You Tube. "Cosa c'è di meglio per allargare l'audience per i tuoi contenuti di un mezzo dove tutti abbiano accesso liberamente?", è la tesi-domanda. Si tratta di un concetto non nuovissimo a dire il vero: più il prodotto circola, anche liberamente, maggiori sono le possibilità di successo commerciale. La cosa va oltre You Tube, chiaramente. Ma le multinazionali e in generale gli integralisti del copyright faticano a capirla continuando a ragionare in maniera manichea: libero o a pagamento.
Guardian
Guardian
Italia profonda
Riporto un paio di battute di una conversazione avuta con una persona che ha a che fare con i responsabili del settore informatico di una media azienda italiana. Sono illuminanti sullo stato del Paese più di dieci convegni sull'innovazione. "E' uscito Vista? Loro testano ora XP". "E perché?" "Perché in un'azienda del genere il ragionamento dei dirigenti è questo: se tu innovi troppo e poi qualcosa non va, tutti ti danno addosso e magari rischi, se non il posto, l'isolamento. Se invece utilizzi roba già ampiamente testata, in caso di problemi tu puoi sempre dire che si tratta di un prodotto che già altri usano con successo, quindi la colpa non è tua".
sabato 17 febbraio 2007
venerdì 16 febbraio 2007
Ruoli
A me fa sempre un certo effetto sentire la voce di Pionati al tg in veste di intervistato e non di intervistatore.
Fuoco
Io ero bambino, mio fratello più di me. Tornò a casa mia madre raccontando che la maestra d'asilo l'aveva beccato in tempo quando, dopo essersi impadronito di fiammiferi e aver acceso un po' di carta, resosi conto del pericolo, soffiava nell'infantile speranza di spegnere il focolaio. L'episodio mi torna in mente al sentire membri del governo (a quelli dell'opposizione siamo abituati) allertare sui possibili pericoli di degenerazione della manifestazione di Vicenza. Penso: soffiano sul fuoco, ma forse sono in buona fede e lo fanno per spegnerlo. Il fuoco per fortuna è di dimensioni assai modeste, seppure alle fiamme occorre stare bene attenti. E oggi sappiamo qualcosa più di questi giapponesi su un'isola deserta, secondo la calzante definizione coniata per i nuovi br. Allora, visto che l'ignoranza impera anche a livelli dove non sarebbe lecito aspettarsela (qui un esempio a caso tra i tanti); poiché qualcuno solidarizza frettolosamente; dal momento che a entrambi, ignoranti e solidali, può essere concesso il beneficio della buona fede, che però non è un alibi; e, infine, anche in vista della manifestazione di domani (lo so c'è una sfilza di premesse che sembra una delibera di giunta comunale ma non m'è venuto di meglio) mi permetto di suggerire sommessamente un'attenta lettura del pezzo di D'Avanzo pubblicato oggi su Repubblica. Così, per regolarsi meglio.
Corriere, La Stampa, Wittgenstein, Gramigna, Repubblica
Corriere, La Stampa, Wittgenstein, Gramigna, Repubblica
giovedì 15 febbraio 2007
Una curiosità
Sappiamo quanti ne hanno arrestati, dove lavoravano, se erano iscritti al sindacato e a quale, quali luoghi frequentavano, le azioni che si erano proposti di mettere in atto e tanto altro ancora. Di un elemento, non troppo irrilevante, non si è parlato né per suffragarlo né per smentirlo: c'era qualche legame con la prima ondata di neo brigatisti arrestati nel 2003? In mancanza di risposte, l'esito è che si dà per scontata una cosa che scontata non è.
martedì 13 febbraio 2007
lunedì 12 febbraio 2007
domenica 11 febbraio 2007
Consigli per gli acquisti
Una polemica sui centri commerciali. Io sottoscrivo quello che dice Bordone, però c'è un neo: ha dato dignità di polemista ad Alba Parietti.
Freddy Nietzsche, Mantellini
Freddy Nietzsche, Mantellini
sabato 10 febbraio 2007
Un aiutino
"Sono giunte in libreria nei giorni scorsi alcune novità proposte da Mario Gobbin. Con i due volumi di "Omelie per un anno" (vol. 1 - anno C - Avvento, Natale, Quaresima, e Tempo pasquale, pagg 382, euro 20; vol. 2 - Tempo ordinario e Solennità, pagg. 430, euro 21) l'autore propone una ricca serie di omelie e utili indicazioni per predicare la parola domenicale".[visto su: La Voce, settimanale di informazione dell'Umbria]
venerdì 9 febbraio 2007
Uno e due
Notizia 1: capitanate dal presidente dei presidenti, le società di calcio fanno sapere di ritenere lesivo dei diritti degli abbonati inibire loro l'entrata alle partite.
Notizia 2: anche il diciassettenne accusato dell'omicidio di Catania è un abbonato.
Corriere
Notizia 2: anche il diciassettenne accusato dell'omicidio di Catania è un abbonato.
Corriere
Un cognome
E' un bel po' di tempo che Uncut l'ha lanciato ed era solo un sondaggio sulla canzone preferita di un gruppo. Lo segnalo ora perché non so quanti gruppi hanno una tale varietà di bei pezzi (oserei dire memorabili ma poi potrei essere tacciato di incontinenza sentimentale) da far votare i fans in maniera così diversificata pur essendo diventati oggi solo un cognome: Smiths.
Uncut
Uncut
Italian journalist
Un work-shop sul fashion design.
[titolo letto su un periodico a tiratura regionale]
[titolo letto su un periodico a tiratura regionale]
mercoledì 7 febbraio 2007
Eventualmente
A proposito di questa cosa seriosa qui, segnalo una considerazione alla quale avevo pensato però omisi perché troppo politically correct ma abbastanza ipocrita da nascondermi dietro qualcun altro che la scrive al posto mio.
Macchianera
Macchianera
martedì 6 febbraio 2007
Disobbedienti
Come accade spesso, anche stavolta la realtà ha superato l'immaginazione di una mente presuntuosamente maliziosa come quella del titolare qui. Altro che "non c'è calcio senza pubblico": "Giocare a porte chiuse significa falsare il campionato".
Repubblica
Repubblica
Punto Snai
E' presto e non ho ancora letto i giornali ma sono pronto a scommettere che oggi ci sarà da qualche parte un'intervista a un qualche allenatore, giocatore, dirigente così titolata o in cui sarà comunque espresso il seguento concetto: "Senza pubblico non è calcio".
lunedì 5 febbraio 2007
Sottotitoli alla pagina 777
Immediata la reazione dopo i fatti di Catania. Il ministro annuncia clamorose novità: "Niente pubblico negli stadi fuori norma". Cioè: fino a sabato il pubblico entrava anche negli stadi non a norma.
Repubblica
Repubblica
Ossimoro generazionale
Da un lato ci si lamenta della gerontocrazia italiana e si dichiara preventivamente di uscire di scena (o quasi) allo scoccare dei sessant'anni, dall'altro si vuole allungare l'età pensionabile. Qui c'è un appello, di qua l'elenco delle persone che l'hanno sottoscritto. C'è qualcuno che rientra in entrambi i gruppi, quello dei lamentatori e quello degli allungatori. La gerontocrazia, che c'è, è difficile da digerire quanto i baby pensionati. Ma l'accetta taglia i problemi e non contempla sfumature. Invece ci sono lavori e lavori, pensioni e pensioni, quarantenni buoni e sessantenni pessimi e viceversa.
Patto generazionale
Patto generazionale
sabato 3 febbraio 2007
Subumano, troppo subumano
La morte di Carlo Giuliani è una ferita difficile a rimarginarsi. Ma se c’è un’operazione insopportabilmente subumana è legare con il filo della vendetta quella tragedia alla morte di persone ammazzate in divisa, come nei berci sanguinolenti apparsi sui muri di alcune delle nostre città.
Repubblica
Repubblica
Scelte
Meraviglioso
Nessuno ha provveduto a metterlo in rete, perciò non ho le prove da mostrarvi. Però se non l'avete visto di persona, fidatevi: il direttore del Tg5 Carlo Rossella è stato magnifico ieri sera alle Invasioni barbariche quando a Daria Bignardi che gli chiedeva perché nell'edizione delle 13 di mercoledì il suo tg non ha dato la notizia della lettera della moglie del suo datore di lavoro pubblicata da Repubblica, ha imperturbabilmente risposto: "Sapevo che ci sarebbe stato un secondo tempo e ho aspettato la conclusione del film per darlo tutto".
venerdì 2 febbraio 2007
Eroine
Da Virginia Woolf a Veronica Lario. Cambiano i punti di riferimento di parte dell'universo femminista.
Wikipedia, Corriere
Wikipedia, Corriere
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