giovedì 26 marzo 2020

Il Pd: salvaguardare i produttori di lana caprina

L’attività di mediazione prima di varare il decreto sulle attività considerate essenziali è stata così estenuante da portare il presidente del consiglio a rivalutare i tempi in cui i ragazzi più grandi di lui lo bullizzavano costringendolo a recuperare il pallone quando finiva in mezzo ai rovi di ortica alti fino all’inguine. Al colmo della disperazione, Conte si è giocato il jolly urlando in videoconferenza: «Basta, decido io, oppure mando Casalino a trattare al posto mio, e voi lo sapete che quello non distingue neanche un palo della luce spento da un deltaplano!».

Fino a quel momento gli industriali avevano insistito per far rientrare tra le produzioni essenziali anche quelle di catene e manette. Il capo delegazione di Confindustria, Alfredo Prigionia, motivava la scelta dicendo che è sempre bene avere in azienda certi strumenti quando c’è da trattare con certi operai riottosi. Lega e Fratelli d’Italia si opponevano però alle catene con la motivazione che le manette sono più che sufficienti. Il Pd derubricava la cosa sostenendo che gli operai non esistono più. Ma a quel punto è stato fatto notare a Paolo Liberal, che stava trattando per il suo partito, di non confondere gli italiani con l’elettorato del Pd.

Momenti di tensione quando Giorgia Meloni ha chiesto di inserire i sacchi di sabbia nell’elenco delle produzioni essenziali. «Stamo in guera», è stata la laconica motivazione, e quando le è stato riferito sottovoce dal suo consigliere Evaristo Nostalgia che il coronavirus si inocula e non ha armi, Meloni ha risposto scandalizzata sgranando gli occhi: «’Sto zozzo! E noi je sparamo lo stesso!».

Flebile la resistenza di Matteo Salvini, che voleva garantire l’apertura alle fabbriche produttrici di felpe. Il leader della Lega ha desistito quando come contropartita gli è stata assicurata la possibilità di circolare indiscriminatamente per le strade di Roma con la mascherina indossata alla cazzo di cane tanto per darsi un tono.

Il Pd ha insistito per tenere aperte le fabbriche di lana caprina. «Sennò noi al nostro interno non sappiamo di cosa discutere», ha detto Giorgio Destri, un ex renziano che si è rifiutato di seguire l’ex leader con la motivazione che “Italia viva” è un nome di merda. Sulla lana caprina però la chiusura di Conte è stata netta: «Se faccio una scelta del genere come motivo a Vito Crimi il no alle fabbriche di liquirizia che gli piace tanto?».

Nelle ore cruciali in cui si stava decidendo infine, è arrivata la minaccia di una serrata del buonsenso da parte del “Movimento dei cittadini onesti e stanchi” che chiedeva di non interrompere la produzione di rabbia e livore. Anche in questo caso la chiusura di Conte è stata decisa: «Rabbia e livore circolano liberamente in abbondanza, mentre la serrata del buonsenso è un’arma spuntata, visto che sono anni che non ce n’è».

Attimi di paura in chiusura di videoconferenza per Evaristo Nostaglia che è dovuto ricorrere alle cure dei medici dopo essere stato colpito al volto dalla giugulare rigonfia di Giorgia Meloni.

mercoledì 18 marzo 2020

Lite a Contursi, Meloni stecca l'inno, xanax per Salvini

Le forze dell’ordine sono dovute intervenire per sedare una lite condominiale in una palazzina di Contursi al termine della quale si sono contati diversi feriti. Il motivo della contesa è stato il mancato accordo sul brano da cantare sui balconi alle 18 di giovedì 19 marzo. La fazione dei tradizionalisti, capeggiata da Mario Rissetti, 48enne con precedenti per vendita di cd abusivi di Gigi d’Alessio, proponeva “L’italiano” di Toto Cutugno, mentre gli autonominatisi “innovatori” volevano fortemente l’ultimo successo sanremese di Elettra Lamborghini. La situazione, già al colmo dell’esasperazione, pare sia precipitata quando un condomino ventenne si è lasciato sfuggire “Ammazza che musica de merda che sentite tutti quanti!”.

Il coronavirus nel frattempo sta costringendo le forze politiche a rivedere le rispettive strategie di comunicazione. Il M5S è quello che si è trovato più in difficoltà dal momento che il leader politico attuale, Vito Crimi, sta cercando di farsi spiegare il significato della parola “strategia”. «Una volta che l’avrà capita la strada sarà tutta in discesa – confidano gli spin doctor del Movimento – perché in due-tre giorni al massimo avrà imparato anche il significato di “comunicazione”».

Il fatto che mezzo Pd si trovi costretto alla quarantena allevia di molto i cronisti, abituati a districarsi tra le differenti posizioni che usualmente caratterizzano le varie anime del partito: ad oggi se ne contano solo 26, anche se Anna Ascani sta per uscire dal periodo di isolamento forzato e contribuirà alla ventisettesima. Si potrebbe arrivare a 28 con l’immancabile “Ce lo chiede l’Europa”, anche se di questi tempi neanche Dario Nardella sembra propenso a farla propria.

In difficoltà Matteo Renzi, il quale è in attesa che la destra faccia la prima mossa per spararla ancora più grossa.

I due leader sovranisti dal canto loro avrebbero già fatto del loro meglio se solo non fossero stati costretti a fronteggiare degli imprevisti per cui la parte più movimentista di Lega e Fratelli d’Italia ha subito proposto la galera, salvo ricredersi quando gli è stato fatto capire che in galera ci possono andare solo le persone e non anche i nomi comuni di cosa.

All’interno di Fratelli d’Italia una fronda, subito ribattezzata demo-pluto-massonico-eccetera-eccetera dalla maggioranza, ha proposto un flash-mob. Su di loro è caduta la scomunica di Giorgia Meloni, la quale ha espulso tutti dal partito con l’accusa di esterofilia e ha però fatto sua l’idea varando un “movimento di un istante”, questo il nome scelto per l’iniziativa da una Meloni che nel presentarla si è lasciata sfuggire “E parliamo italiano, cazzo!”. L’idea era di cantare l’inno di Mameli accompagnati dall’orchestra in tonalità di “sol”, ma quelli di Fratelli d’Italia, timorosi che quella nota potesse rimandare al “sol dell’avvenire” socialista, hanno all’ultimo momento deciso di farla in “do” dando luogo a una terribile cacofonia, parola italianissima utilizzata qui per sostituire un più volgare “figura di merda”.

Salvini invece, era da giorni in giro alla ricerca di cibo italiano da comprare. Aveva optato per una semplice e autarchica pasta al pomodoro, ma poi gli hanno spiegato che il grano per gli spaghetti arriva dall’Ucraina e la polpa di pomodoro la spremono a mano degli immigrati clandestini che prendono 3 euro per ogni quintale raccolto. A quel punto, il leader leghista, preso dal nervosismo, si è acceso una Marlboro, ma quando il capo della “Bestia” Luca Morisi gli ha sussurrato all’orecchio che la Philip Morris, produttrice del tabacco, è americana, ha avuto una crisi di panico per la quale i medici sono dovuti ricorrere a una potente dose di xanax. Una volta riavutosi, Salvini ha voluto sapere dettagliatamente che cosa gli fosse successo, e quando gli è stato riferito che lo xanax è prodotto dalla Pfizer, multinazionale farmaceutica statunitense, ha avuto un nuovo mancamento dal quale si risveglia ogni tanto solo per gridare “Allah akbar”.

venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus, una settimana cruciale


La prossima settimana sarà cruciale per capire se riusciremo a uscire indenni dall’epidemia di coronavirus. Questo è lo scenario più probabile.

Giorno 1 – Conte appare in diretta tv per comunicare il divieto di uscita sul balcone; mentre parla, la telecamera coglie un leggero tremore del labbro inferiore del premier che tranquillizza tutti: “È solo un po’ di stress”. Viene divulgato un audio di Rocco Casalino che si lamenta perché il coronavirus gli ha fatto saltare l’appuntamento dal parrucchiere. Salvini non viene invitato a nessun talk show ma appare in diretta su facebook davanti a un gigantesco piatto di impepata di cozze invitando a mangiare italiano. Giorgia Meloni chiede di chiudere i tombini perché il coronavirus potrebbe arrivare anche da lì. A Castelverrino, in provincia di Isernia, il 77enne Egidio Integerrimi esce di casa dicendo alla moglie: “Vado a comprare le sigarette”. Dopo dieci minuti la moglie ci ripensa e lo chiama al cellulare chiedendo: “Dove cazzo vai che non hai mai fumato in vita tua?”.

Giorno 2 – Conte appare in diretta tv per comunicare l’invito a scegliersi una stanza e restare chiusi lì dentro; la telecamera immortala un battito innaturale delle palpebre del premier che tranquillizza tutti: “Tranquilli, è solo un po’ di stress”. Circola un audio di Rocco Casalino incazzato perché a causa del coronavirus ha dovuto disdire la prenotazione del fine settimana in beauty farm. Salvini non viene invitato a nessun talk show e appare in diretta su facebook, ma dopo dieci secondi si sente distintamente il vicino di casa che grida: “Hai rotto il cazzo”. Giorgia Meloni chiede di chiudere tutte le bottiglie aperte che si hanno in casa perché il coronavirus potrebbe arrivare anche da lì. A Rondanina, in provincia di Genova, la 65enne Elisabetta Fuita viene sorpresa dal marito mentre tenta di calarsi dal balcone di casa dopo aver trasformato le lenzuola buone del corredo in una fune.

Giorno 3 – Conte appare in diretta tv senza cravatta e con i capelli in disordine chiedendo agli italiani di trovare riparo sotto i rispettivi letti e chiude la comunicazione facendo marameo con la mano ma si scusa subito dopo: “È solo un po’ di stress”. Rocco Casalino viene beccato in un fuorionda che si lamenta perché il ristorante in cui era solito mangiare il tartufo bianco di Alba ha chiuso nonostante potesse rimanere aperto poiché vende anche le sigarette. Salvini non viene invitato a nessun talk show e appare in diretta su facebook in evidente stato di ebbrezza invitando a bere italiano. Giorgia Meloni chiede di individuare tutti i manufatti made in China che si hanno in casa e sigillarli negli armadi perché il coronavirus potrebbe arrivare anche da lì. A Erba, il 18enne Mauro Cartini scende in cortile con gli amici, si arrotola una canna e inizia a fumarla dicendo: “Mi dispiace, è proprio un peccato non potervela passare”.

Giorno 4 – Conte appare in diretta tv in maniche di camicia chiedendo agli italiani di accendere un cero alla madonna e poi dicendo “piripiripiri”, spiegando poi: “Lo stress non c’entra, mi sono rotto proprio i coglioni”. Rocco Casalino confida in un messaggio audio a una chat di giornalisti che ha dovuto rinunciare al bagno nel latte di capra che aveva appena preparato perché è stato richiamato di corsa a Palazzo Chigi poiché il premier comincia a dare segni di cedimento. Salvini appare in diretta facebook con “You can leave your hat on” come sottofondo mentre con sguardo lascivo si slaccia la camicia dicendo: “È italiana”. Giorgia Meloni chiede di chiudere la galassia agli extraterrestri perché il coronavirus potrebbe arrivare anche da lì. Il 58enne Michele Vendetti esce di casa e va a starnutire in faccia al coetaneo Eros Minuti, che quarantacinque anni fa si era fidanzato con una sua ex della quale lui era ancora innamorato.

Giorno 5 – Conte manda in diretta tv al posto suo Rocco Casalino che confida agli italiani che a causa del coronavirus ha dovuto rinunciare al torneo di burraco del giovedì. Salvini in diretta facebook risponde al cellulare convinto che sia Bruno Vespa che lo invita a “Porta a Porta”, quando scopre che a chiamarlo è un call center che gli chiede di passare a Vodafone, esce sul terrazzo e minaccia di buttarsi. Giorgia Meloni che si trova a passare da lì lo invita a chiudere la finestra perché il coronavirus potrebbe arrivare anche da lì. Elettra Scotorni, 22enne influencer esperta nel non saper fare una minchia, chiede i danni a Instagram perché i follower cominciano a diminuire nonostante lei usi l’hashag #coronavirus.

Giorno 6 – Conte manda in tv un vecchio video di Rocco Casalino al Grande Fratello e alla fine appare in t-shirt e con la barba lunga dicendo: “Italiani, se c’è riuscito lui a rimanere chiuso in una casa per mesi, potete farlo anche voi”. Poi comincia a cantare “Brigitte Bardot Bardot” senza accampare la scusa dello stress. Salvini appare in diretta tv con una felpa in cui c’è scritto: “Coronavirus, co’ le mani quanno te pare”. Giorgia Meloni invita a chiudere i libri perché il coronavirus potrebbe arrivare anche da lì. A Forlimpopoli, la 46enne Giuditta Alessandrini entra in un supermercato, va dal direttore e chiede: “Quanto vuoi per tutto quello che c’è qui dentro?”.

Giorno 7 – Conte appare in diretta tv senza dire nulla, solo facendo di corsa da sinistra a destra e da destra a sinistra e salutando con la mano quando passa davanti alla telecamera. Rocco Casalino lo blocca lamentandosi che a causa sua e del coronavirus ha dovuto rinunciare all’ora quotidiana nella grotta di sale. Salvini non viene invitato a nessun talk show e appare in diretta facebook in boxer leopardati con scritto sul torace “Manzo italiano”. Giorgia Meloni chiede la riapertura delle case chiuse per poter avere qualcos’altro da chiudere. A Forlimpopoli, Giuditta Alessandrini dopo aver acquistato il supermercato coi risparmi di una vita ed esservisi barricata dentro, viene immortalata mentre fa il gesto dell’ombrello alla sterminata fila che si è formata fuori.