martedì 19 maggio 2020

Franceschino



L’ho imparato col tempo quanto era importante Francesco Valli. Fino a un certo punto per me è stato solo un adulto un po’ più grande dei miei che quando lo incrociavo per le scale mi apostrofava con un «ah regazzi!’», seguito da «che fai?» o «do’ vai?». Crescendo, ho scoperto che lo conoscevano praticamente tutti, a Terni, e che per tutti era Franceschino, non come c’era scritto sul citofono, Francesco.