venerdì 25 febbraio 2011

A volte

La canzone di Giusy Ferreri è una delle tre cose da salvare di un festival di Sanremo tra i più dimenticabili di quelli che io ricordi (ed è tutto dire). Le altre due sono: sprazzi di Luca e Paolo e il pezzo dei La Crus, non al loro massimo, ma per ben figurare a Sanremo basta poco. Ora, sulle ultime due i guardiani dell'ortodossia sinistrorsa saranno pure d'accordo. Immagino invece che sulla Ferreri ci sia sorpresa. La stessa mia che non la conoscevo se non per la partecipazione a un talent che non amo e che, tentando di documentarmi un po', mi sono imbattuto in questa cosa qui e ho pensato che i conti tornano, a volte.

martedì 15 febbraio 2011

Risolvere i problemi

Questa dichiarazione si commenta da sé agli occhi di qualsiasi normodotato. Vale la pena soffermarvisi però, perché che ad incupirsi a causa dell'efficienza di una Procura (sic!) sia un pasdaran del berlusconismo; un elettore del Pdl al bancone del bar dopo il terzo grappino o un'elettrice stordita da mariadefilippi mentre finisce di friggere dolci di carnevale e distrattamente ascolta il tg1, darebbe solo il senso del baratro sociale in cui è precipitata l'Italia ai tempi della seconda repubblica. Che invece quella stessa affermazione provenga dalla riflessione di un sottosegretario alla Giustizia, è il sintomo di come chi si ostina a sostenere che questo governo tutto sommato non ha agito male e sfida B. a governare piuttosto che pensare ai suoi affari personali, non ha capito che, se è vero che con la fuoriuscita di B. l'Italia non avrà risolto i suoi problemi, è altrettanto vero che senza la fuoriuscita di B. l'Italia i suoi problemi non li affronterà mai.

giovedì 10 febbraio 2011

Moralista? Ma dde che?

Domenica tornerò a manifestarmi in piazza, portando mia figlia, dopo non so quanti anni. Le ragioni le hanno scritte meglio di quanto saprei fare io qui. Sarò in piazza sapendo, a differenza di tanti anni fa, che molti di quelli avrò attorno mi stanno lontano anni luce; che a volte sono peggiori di chi denunciano; che io stesso non faccio parte di nessuna schiera degli eletti; che già in partenza so che qualche slogan mi farà incazzare; che la manifestazione probabilmente non servirà a niente. Ma ci sarò, perché ho l'impellenza di esprimere che con questa prostituzione diffusa - con le chiappe utilizzate a posto del cervello per far carriera, con chi ce le mette e con chi le valorizza - io non c'entro proprio nulla, neanche di striscio. Ci sarò perché sto a disagio qui così. E perché ho l'impotenza di non poter sostenere e valorizzare quest'idea in altro modo.

mercoledì 9 febbraio 2011

Andromeda Maria

Su Radio2 potrete ascoltare da venerdì il nuovo singolo di Paolo Benvegnù, qui da subito. E ne vale la pena, come al solito.

Sol uomo

A veder schierati i partigiani delle libertà mentre difendono come un sol uomo l'indifendibile, il primo moto è di sorpresa (ma come si fa?), il secondo di rabbia (ma come si fa!!), il terzo è una domanda irrazionale (ma sono dotati di comprendonio anche loro?), il quarto è una delle risposte possibili a quella che viene definita l'anomalia italiana: sì che sono dotati di intelligenza, solo che sono loro stessi imprigionati nel carcere d'oro in cui li ha ficcati il loro (sol) uomo: il problema dell'Italia oggi non è solo o tanto il fatto di non aver un'opposizione all'altezza della situazione, ma anche e soprattutto quello di avere una maggioranza senza la forza di trovare alternative all'indifendibile che sta a palazzo Chigi.