Il presidente della Gibson spiega come ha rilanciato il marchio superando le secche della new wave filotastiere e quelle della fenderizzazione che aveva attanagliato la casa. Questo è un buon momento, dice Juszkiewicz, perché a differenza della generazione che l'ha preceduta, che lui definisce dell'intrattenimento passivo, quella che è giovane adesso è più creativa, avendo a disposizione più mezzi (l'esempio portato è di quanto costava registrare e distribuire un disco quindici anni fa e quanto - infinitamente meno, quasi niente - costa oggi) e quindi compra anche più chitarre per produrre le sue cose. Un'ulteriore dimostrazione della maggiore libertà, di mezzi e forse anche mentale, dei ggiovani d'oggi rispetto a quelli di ieri. Si scrisse qualcosa sul punto giusto un anno fa qui.
Guardian, Cafè Avenue
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