Da queste parti la retorica auto assolutoria dell'antitaliano attecchisce poco. Però la tentazione di cedere è forte quando capisci che i concessionari italiani di una nota casa automobilistica francese, nonostante i roboanti ecoincentivi statali, fanno di tutto per renderti economicamente più conveniente il modello della stessa auto alimentato a diesel rispetto a quelli a metano o gpl: ti ubriacano di cifre, ti dicono che per avere la macchina a carburante pulito occorre attendere mesi mentre l'altro è lì che ti aspetta in magazzino, e tentano di minare le tue convinzioni sul risparmio a lungo termine. Poi dici loro che oltre al lato economico ti interessa anche quello ambientale, sgranano gli occhi e annuiscono come chi è costretto a rassegnarsi a una cosa che non capisce. Ma prima fanno un ultimo tentativo. Questo è il dialogo che segue tra il concessionario (A) e il potenziale acquirente simil-ambientalista (B).
A: Il problema è che quest'auto ha poca autonomia, sui 170 chilometri se si va a metano. E' concepita per il mercato francese.
B: In che senso, scusi?
A: In Francia danno in dotazione una macchinetta che consente di fare il pieno collegandosi alla rete domestica, senza stare a cercare il distributore.
A quel punto B torna a casa, si connette a internet e scopre che questa cosa esiste sul serio. Si chiama Phill e in Italia l'ha introdotta solo la provincia di Bolzano. La tentazione di cedere alla retorica di cui sopra si fa quasi irresistibile. Ma chissà, magari Walter nei dodici provvedimenti che ha detto di avere pronti nel cassetto per il suo primo consiglio dei ministri da presidente, avrà anche inserito quello sugli incentivi per l'utilizzo di Phill.
Alice, Alto Adige, Prima
1 commento:
Anche a me non piace vestire a forza i panni dell'antitaliano.
Ma gli esempi come quello fatto da te (nei giorni in cui la benzina sfonda la soglia dei 1,40 € al litro) insieme agli altri che si vedono intorno ti fanno ritrovare già vestito prima di scendere dal letto.
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