lunedì 14 dicembre 2009
Uno tra tanti
Sull'aggressione a Berlusconi, alla giusta condanna delle parole di Di Pietro mi sembra non sia seguita analoga riprovazione di quelle di gente come Capezzone, per dirne uno (entrambe le trovate qui). Eppure le due cose sono speculari nella loro strumentalità: l'uno, Di Pietro, sostiene che chi ha commesso l'atto l'ha fatto perché istigato dal comportamento del presidente del Consiglio; l'altro, Capezzone, dichiara che l'autore del gesto è stato istigato dai seminatori di odio contro il presidente del Consiglio. Entrambi (Di Pietro e Capezzone) squilibrati, entrambi a prendere spunto da un episodio intollerabile non per commentare e condannare il fatto in sé, ma per farne propaganda del loro modo di vedere le cose. Con una differenza: Di Pietro è uno, mentre Capezzone, a sostenere quelle cose nel suo schieramento, è uno tra i tanti.
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