Non è un mistero che D'Alema sia alla
ricerca di un accordo affinché il Pdl faccia convergere su di lui i
voti necessari per l'elezione alla presidenza della Repubblica. Le
diplomazie sono al lavoro da settimane. Berlusconi si sarebbe
mostrato possibilista e avrebbe chiesto in cambio solo la revoca del
codice penale, la presidenza della commissione cultura del Senato per
Maurizio Gasparri, e che Laura Boldrini vada tutti i lunedì a cena
ad Arcore. Ma il Pdl ha pronto anche un piano B. Il Giornale
diretto da Alessandro Sallusti ha scavato nel passato di Pietro
Grasso e preparato un dossier. Secondo testimoni diretti, l'ex
procuratore antimafia da piccolo aveva il vizio di mettere le dita
nel naso. Diventato maggiorenne, per almeno un paio di volte non
avrebbe dato la precedenza a chi veniva da destra. «Spesso poi
scroccava le sigarette a Falcone e Borsellino», ha rivelato una
talpa del palazzo di Giustizia di Palermo. «Ecco la sinistra delle
mani pulite», il titolo dell'instant book che verrebbe
allegato al quotidiano nel caso in cui l'accordo non si concluda.
Alle prese con ben altri problemi il
Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo, indeciso sui provvedimenti da
prendere con i senatori che disobbedendo hanno contribuito
all'elezione di Grasso, ha telefonato a Casaleggio. E per la prima
volta tra i due c'è stata tensione: «Non rompere i coglioni, Beppe
– ha risposto il guru – sono giorni che non dormo, è da sabato
notte che sto cancellando dal blog i commenti della gente che ci
insulta perché abbiamo ordinato di votare scheda bianca». Vistosi
perso, Grillo ha tentato la carta della disperazione e attraverso un
medium è riuscito a contattare il mago di Oz che gli si è palesato
in sogno sotto forma di un cinquantenne con i capelli bianchi e
lunghi sulle spalle, gli occhiali tondi, un mouse nella mano destra e
una clava nella sinistra: «Se continui con le epurazioni, tra
qualche settimana vi ritroverete da soli tu, Gianroberto (Casaleggio,
ndr) e la donna delle pulizie, sempre che questa nel frattempo non
sia riuscita a trovare un'altra sistemazione».
Preoccupazione, infine, a casa Monti. Anche se dal Quirinale non arrivano conferme, la moglie del Professore avrebbe chiamato in gran segreto Napolitano chiedendo aiuto: «Presidente, sono giorni, da quando gli hanno negato la presidenza del Senato, che Mario rifiuta il cibo, si è chiuso nel suo studio e non fa altro che ripetere, dondolando la schiena avanti e indietro: “È l'Europa che ce lo chiede”».
Preoccupazione, infine, a casa Monti. Anche se dal Quirinale non arrivano conferme, la moglie del Professore avrebbe chiamato in gran segreto Napolitano chiedendo aiuto: «Presidente, sono giorni, da quando gli hanno negato la presidenza del Senato, che Mario rifiuta il cibo, si è chiuso nel suo studio e non fa altro che ripetere, dondolando la schiena avanti e indietro: “È l'Europa che ce lo chiede”».
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