domenica 3 febbraio 2008

Un'orchestra di giocattoli

Alla fine si è optato per la prima opzione e si è ascoltato il disco nei ritagli di tempo concessi dal lavoro. Dell'effetto assuefazione neanche a parlarne, anche perché il cd era da poco in rotazione. Anzi. A sera il concerto è stato godibilissimo, a tratti trascinante, e i pezzi, già buoni da studio, dal vivo guadagnano anche qualcosa. C'era anche Mixo a presentare, che, ho constatato con mia grande meraviglia, essere ricordato più per essere stato una videostar nella Videomusic degli anni Novanta che per aver partecipato alla magica stagione della Radiorai antelucana degli anni Ottanta, quando sbarbati liceali passavano parte della notte ad ascoltare musica che in provincia era difficilissimo reperire. Peccato per il pubblico, decisamente non all'altezza. Sul palco c'erano ...a toys orchestra.

sabato 2 febbraio 2008

Dilemma

In attesa di un concerto, durante il giorno ascoltare i pezzi del gruppo che suonerà la sera o cercare un diversivo per evitare l'effetto assuefazione?

mercoledì 30 gennaio 2008

Perché Sanremo è Sanremo

Oggi la seconda pagina degli spettacoli di Repubblica è dedicata a Nick Cave. La prima alla polemica sulla censura di Zampaglione. Ubi maior minor cessat.

Si potrebbe leggere così

Assolto grazie a due avvocati difensori che nella passata legislatura, da membri della commissione giustizia della Camera, avevano caldeggiato il varo di una norma di cui hanno richiesto oggi l'applicazione per il loro assistito.
Corriere, Camera, Kataweb

The dark side of the music

La vicenda Qtrax ha riportato in voga la questione della musica on line e il dibattito che l'accompagna da tempo sui danni provocati alle case discografiche e, di riflesso, agli artisti stessi. Che le produzioni vadano pagate per fare in modo che la musica e chi la produce continuino a vivere è di evidenza solare. Così come è vero che la protezione dei diritti imposta dalla Siae è del tutto fuori dal tempo e i prezzi di alcuni cd - che si pretenderebbe venissero comperati a scatola chiusa, visto che scaricare qualcosa gratis per un ascolto preventivo è illegale - sono assurdi. Che le licenze Creative commons siano al momento uno dei pochi validi compromessi per sancire i diritti di chi crea e consentire una più larga fruizione di musica da parte del pubblico - così da permettere anche di testare musica e artisti nuovi -, è da queste parti assodato. Tanto che la radio qui a fianco trasmette solo quello. Ma c'è un lato oscuro della luna: quello della musica dal vivo. Gli alti costi per l'allestimento dei concerti e lo scarso coraggio degli organizzatori stanno desertificando intere zone del paese. Chi vive dentro questo mondo riferisce che si preferisce puntare sui nomi dei soliti noti (e ormai neanche più tanto interessanti), anche se chiedono ormai cifre stratosferiche. Perché c'è incasso sicuro, dicono. Ora, la musica, come qualsiasi altro prodotto culturale, vive se circola, oltre che se viene pagata. Inibire a tanta gente che non vive in Padania - perché è solo lì che non ci si può lamentare - la possibilità di fruire di una stagione di concerti degna di nome dà luogo a un doppio problema, uno musicale di cui si è detto, e uno sociale-urbanistico: se non altro per la disarmante vacuità della schiera di locali indifferenziati e noiosi che affollano le città di provincia e si sono ormai trasformati in luoghi di stordimento e abbeveraggio pre-discoteca. Artisti di alto livello qualitativo ma di medio calibro di pubblico, manager: abbassate le pretese e viaggiate di più. Oppure fate così: piazzatevi davanti a una mappa dell'Italia, mettete i puntini sulle città che toccate e pensate a quanta gente non sarà possibile venirvi ad ascoltare (tanto per dire, Cristina Donà non è mai stata in Umbria, ma il sottoscritto l'ha vista quattro volte tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna). Artisti di più piccolo calibro e di radiose speranze: affittate un furgone e viaggiate quanto più vi è possibile, voi che potete, non essendo ancora intrappolati in certe ragnatele.
Repubblica, Creative commons

Per chiarezza

Questo è uno dei motivi che ha spinto a scrivere il post precedente. Poi possiamo baloccarci sul conflitto d'interessi (che non si regolerà mai finché Berlusconi sarà presente sulla scena politica pronto a scatenare la guerra civile su quel tema), sulla precarietà e quant'altro: la leva fiscale e la gestione delle risorse pubbliche sono centrali e prioritarie nell'attività di un governo. E quello appena messo in crisi ha cercato i soldi dove erano. Non è il libro dei sogni ma non è neanche da sputarci sopra. E converrebbe ricordarlo a chi si presenterà alle prossime elezioni. Ora basta, che di fronte ai duri e puri che affollano la rete si rischia di passare per il cantore delle gesta governative, che non è propriamente un vestito che si attaglia al titolare della roba che state leggendo. E basta anche per un altro motivo: con questo è il sesto post consecutivo che si dedica a crisi di governo e dintorni. Stop.

sabato 26 gennaio 2008

Dichiarazione politica ex post

Da queste parti si è già scritto cosa si pensava del governo Prodi e dintorni (qui in occasione della semi-crisi sulla relazione di D'Alema bocciata al Senato nel febbraio scorso e qui, in un momento in cui si era in vena di pipponi). Senza volerla fare troppo lunga, a tutti quelli che in questi giorni vanno scrivendo e/o dicendo che tutto sommato il governo di centrosinistra ha deluso le aspettative (in parte è vero) e che insomma se la sono meritata (in parte è vero) o che addirittura l'uno e l'altro pari sono (inorridisco al paragone), piace contrapporre che: tra chi fa footing tutte le mattine e chi si fa fare la sauna e tirare la pelle; tra chi a settant'anni non mistifica la sua condizione di nonno e chi alla stessa età ama accreditarsi come (improbabile) sciupafemmine; tra chi va in Parlamento a certificare la crisi (è successo due volte) e chi il Parlamento lo vede come una perdita di tempo e preferisce Porta a Porta; tra chi cerca di riportare nelle casse pubbliche il maltolto dell'evasione fiscale e chi all'evasore fiscale occhieggia complice, ecco, in tutti questi casi elencati a titolo esemplificativo qui si continua a scegliere la prima opzione. E più passa il tempo e più si ha il timore di doverla rimpiangere a lungo, l'opzione.

venerdì 25 gennaio 2008

giovedì 24 gennaio 2008

Ora che è andata com'è andata

Mi sento di mettere a verbale che l'analisi di Salvi fa poche grinze. Sul resto (sputi, insulti omofobici, poesie sulle bocche sbagliate e indegnità varie) non è il caso di spendere parole.
Aprile on line

domenica 20 gennaio 2008

Parole sante

"Il laico è colui che tra Chiesa e Stato sente di dover erigere un alto muro di separazione per proteggere sia la sovranità legiferante del popolo sia le religioni".
Per tornare seri, il lungo - ma vale la pena di leggerlo fino in fondo - editoriale di Barbara Spinelli di oggi su chiese, stati, religioni e Ruini.
La Stampa

Diretta dalla piazza

La manifestazione, pardon, l'Angelus del Papa è andato benissimo: 200mila partecipanti secondo gli organizzatori, altrettanti secondo le forze dell'ordine che stavolta non hanno smentito le stime dei primi. Molti i politici di entrambi gli schieramenti che per correttezza hanno evitato di portare bandiere di partito. La folla che ha applaudito Ratzinger, ha usato il medesimo trattamento nei confronti di Mastella quando l'ex ministro della Giustizia ha fatto il suo ingresso nella piazza.
Repubblica

sabato 19 gennaio 2008

In fondo in fondo

Puoi sostenere quanto vuoi che il rock non è morto e che tutto scorre e va avanti e ogni età ha la sua musica. E' vero. Però, quando ti ricordano che nel '68 uscirono Beggars Banquet, Electric Ladyland e White Album e ti chiedi se i tempi sono maturi affinché il 2008 offra tanta buona mercanzia, la risposta, in fondo in fondo, è no.

venerdì 18 gennaio 2008

Generale e particolare

Dai dati dell'Anbi (Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni) risulta che se si proseguirà con la tendenza degli ultimi anni, in un quarto di secolo si sarà cementificata in Italia un'area pari a oltre cinque milioni di ettari. Le statistiche però, lasciano sempre il tempo che trovano. Meglio affidarsi all'esperienza personale, allora. Nel mio piccolo, abito da tre anni all'ultimo piano di un palazzo da cui godo di due splendidi panorami - uno con vista sulla città, l'altro sulla campagna - che mi hanno consentito di ammirare la costruzione di: A) due grossi palazzi, B) un capannone industriale e C) due palazzine di tre piani ciascuna. A volte, quando mi affaccio e vedo tutte quelle gru mi viene da pensare che forse c'è stata una guerra e ora c'è da ricostruire e io non mi sono accorto di nulla.
Gazzetta del mezzogiorno

La puntata di ieri

In radio è stata dedicata al disco di AnalogicoUrbano che potete scaricare gratuitamente se desiderate i nudi mp3 o acquistare a 10 euro con il racconto che accompagna l'edizione cd (qui tutte le istruzioni da seguire per entrambe le operazioni). Qui la trascrizione dell'intervista al cantante-chitarrista Emmanuele Margiotta. Questa la playlist che l'ha accompagnata:
Ipnotica
Sto cercando la cura
Metropoli
Sanguini
Viaggio/Arrivo in città
AnalogicoUrbano

mercoledì 16 gennaio 2008

Le notizie di oggi

Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania, raggiunta da un provvedimento di arresti domiciliari, non si dimette dalla carica. Il marito, Clemente Mastella, ministro della Giustizia, si dimette dalla carica in seguito al provvedimento di arresti domiciliari che ha colpito la moglie. Il cardinale Ruini organizza una manifestazione di piazza per domenica prossima.
Repubblica, Corriere

martedì 15 gennaio 2008

On air

Giovedì 17 a partire dalle 22 si presenta in radio il disco di AnalogicoUrbano con intervista al cantante chitarrista.

lunedì 14 gennaio 2008

Autocensura

Un post del genere ce l'ho avuto sulla punta delle dita per tutta la giornata. Poi visto quello che lo precede ho preferito tacere per non apparire eccessivo. Ma ora, ecco, è come se mi fossi tolto un peso.
Wittgenstein