Non che sia legittimo trarre conseguenze di causa-effetto dalle cose che sto per scrivere, però non resisto e devo dirlo: mi ha colpito il fatto che nei giorni in cui monta nei blog e non solo un certo malcontento nei confronti della mancanza di spirito innovativo da parte della compagine di governo (malcontento che peraltro non mi sento di condividere del tutto), mi sia capitato tra le mani "La ragione", periodico dei Comunisti italiani del Lazio, in cui buona parte delle immagini immortala manifestazioni dell'Italia degli anni Settanta. Chissà che, di questo passo, qualche settore più centrista della maggioranza non prenda coraggio per ripubblicare le fondamentali opere contro i referendum di quegli stessi anni messe in giro dalla Dc.
Wittgenstein, Non è niente
2 commenti:
nemmeno io condividevo in pieno le critiche al governo Prodi.
quello che si dichiarava di rottura rispetto al precedente.
Si potrebbe chiedere agli abitanti di Vicenza la loro opinione in proposito.
non era una questione, quella dell'allargamento della base americana, per cui dimostrare un vero cambiamento di rotta?
Sì, forse. Io mi riferisco però più alla mancanza, se mi si passa il termine, di creatività, alla necessità di passare dall'ordinaria amministrazione (al limite ben fatta) al varo di piani (butto là alla rinfusa) ambientali, di innovazione tecnologica e di utilizzo pieno delle innovazioni a disposizione, di messa in circolo delle intelligenze più vive della nazione, insomma, ché ci sono. Sarebbe un modo fisiologico per svecchiare e mettere all'angolo logiche dure a morire.
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