venerdì 10 ottobre 2008

Il non detto

Per trattazioni economiche approfondite, prego rivolgersi altrove. Però una cosa la si può dire in tutta tranquillità: se nessuna banca fallirà, come si affrettano ad assicurare in tanti ai quattro angoli del pianeta, sarà solo merito dei risparmiatori che non si saranno precipitati a chiedere indietro i soldi prestati in numero sufficiente da mettere in difficoltà le banche debitrici. Se dovesse scatenarsi un fenomeno del genere infatti, nessun istituto di credito sarebbe in grado di reggere. Perché al fondo di tutto c'è che i soldi sono finti: le banche li moltiplicano investendo quelli degli altri e contando sul fatto che non tutti coloro che glieli hanno prestati li vadano a chiedere indietro contemporaneamente. Una verità che anche il più scalcagnato dei laureandi in economia (e non solo) sa, ma che nell'oceano di parole, inchiostro e sicumera di questi giorni difficilmente si scorge. Meglio elucubrare su fondi, finti piani straordinariamente salvifici e bla bla bla piuttosto che attribuire valore ai soli che lo meritano in una vicenda del genere, ché poi magari si monterebbero la testa.

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