sabato 11 agosto 2007

La forza dell'abitudine

Ero così abituato a orecchiare Carolyn's Fingers dei Cocteau Twins in veste di colonna sonora di uno spot, che ora che alla radio ho sentito che andava oltre le prime consuete battute, essendo stata trasmessa come canzone, ho pensato quasi ad un errore tecnico.

venerdì 10 agosto 2007

In fondo a sinistra

Ripensando a Caruso, m'è tornato in mente un tipo frequentato in gioventù. Raccontava compiaciuto di avere "sulle spalle una denuncia contro ignoti" (tutt'oggi il senso della cosa è oscuro e non lo si capisce se non col fatto che certi tipi di denunce, per alcuni dell'ambiente che ho frequentato, erano meriti e in mancanza - ahimé - di denunce personali, ci si attribuivano quelle contro ignoti). Dai tempi in cui rivelò a me imberbe di avere quella medaglia virtuale appuntata al bavero fino a quando l'ho perso di vista, ricordo la sua vicenda politica come un continuo tentativo di scavalcare chi si posizionava al suo fianco sinistro.

mercoledì 8 agosto 2007

Post tv

Il classico Letta, l'Adinolfi street look e l'ingessatino Gavronski, mi sembra siano gli unici finora ad aver capito che in campagna elettorale si può anche utilizzare You Tube. C'è anche la ggente.
You Tube

Caduta in basso

Da quando è scoppiato il caso, l'Ansa invia i lanci sulla vicenda di don Gelmini sotto la categoria "politica".

E tre

E' la terza volta che ne scrivo (qui e di qua, quando bloggavo in comproprietà, i precedenti) ma non penso che sia un chiodo fisso; lavorando alle Poste un mio nonno c'ha anche riportato a casa la pagnotta. E' che danno delle ispirazioni formidabili. Oggi ad esempio, appena varcata la soglia dell'ufficio in cui sono entrato, sono quasi andato a sbattere su due cartelli con altrettante frecce: a destra, ritiro raccomandate, a sinistra altre cose che non saprei dire perché ciò che m'interessava era proprio ritirare una raccomandata. In mezzo, una striscia di nastro teso appesa a due sostegni. Uno normodotato va a destra. Così abbiamo fatto io, quello che mi ha preceduto e la signora che seguiva dietro. Pochi secondi e dietro di me ho avvertito la presenza di una ragazza che chiedeva a chi entrava cosa dovesse fare e smistava l'utenza. Mi volto verso di lei: aveva il cartellino aziendale al petto. Altri pochi secondi e io e i due con i quali ero entrato quasi contemporaneamente, apprendiamo da lei che quella dove ci eravamo posizionati era la corsia d'uscita. "La freccia sbagliata e pure l'addetto". Quast'ultima frase non è la mia ma della signora che mi stava dietro.

lunedì 6 agosto 2007

Affare fiutato

Dopo aver detto qualche giorno fa che vuol vivere fino a 150 anni, Keith Richards smentisce la smentita della notizia secondo la quale sniffò le ceneri del padre. Un po' d'ordine, allora: la versione di oggi è che le sniffò sì, ma non mescolate con la cocaina. Avrà a che fare, tutto questo dichiarare, con l'annuncio della prossima uscita di una sua autobiografia?
NME

Una cifra

Leggere che istituti di ricerca certificano in Italia una spesa per animali di 5 miliardi l'anno m'ha fatto sobbalzare sulla sedia. Ma forse do eccessiva importanza al denaro.
Repubblica

domenica 5 agosto 2007

Didascalia

Questo post ha avuto una gestazione lunga: ero tentato dallo scriverlo già da qualche giorno, poi, dopo aver fatto una ricerca su Google, ho visto che venivano date della persona di cui sto per dire anche altre definizioni accanto a quella che mi sembrava prevalente e stonata, così mi sono fermato. La stura è arrivata oggi, davanti all'ennesima didascalia di giornale che recitava "Mario Adinolfi, blogger". Ora, Adinolfi è una delle sei persone che hanno deciso di candidarsi alla segreteria del Partito democratico. Non so - vista la scarsa pratica che ho con le sue cose - se egli stesso ami definirsi blogger. Credo di sapere però che quella del blogger non è una professione. Se c'è qualcuno, nel circuito mediatico, che la identifica come tale è a causa della tendenza alla semplificazione che regna nelle redazioni dei giornali e dell'ignoranza che contribuisce a creare un'aura di misticismo intorno a cose semplici, solo perché queste sono semisconosciute. Su Wikipedia, tanto per dire, alla voce "Mario Adinolfi", non si legge affatto la definizione "blogger". Semplicemente, Adinolfi, come migliaia di altri italiani e milioni di abitanti del pianeta Terra, è una persona che oltre a guadagnarsi da vivere, pensa di avere cose da comunicare e lo fa attraverso un blog, che è il modo più semplice ed economico per arrivare al maggior numero di individui. Come lui ci sono imprenditori, educatori, studenti, operai, casalinghe, professori, medici, commercianti, disoccupati, pornostar, pensionati e chissà quante altre categorie di persone, che pur curando un blog, nessuno si perita di definire blogger, semplicemente poiché, come Adinolfi, non guadagnano da vivere col blog che curano e perché, a differenza di Adinolfi, non si sono candidate alla guida del Pd e non finiscono quindi sui giornalosauri di carta.
Google, Wikipedia, Mario Adinolfi

venerdì 3 agosto 2007

In ritardo

Eravamo in città, non ricordo perché. Strano, di solito in quel periodo dell'anno, dopo essere stati prima al mare, seguivamo le notizie sul maxi esodo dalla piccola tv in bianco e nero che dalla camera dei miei veniva traslocata temporaneamente nella casa di campagna in cui era cresciuto mio padre: erano estati lunghissime e bellissime, da augurare a qualsiasi ragazzino tra elementari e medie. Niente mura intorno, giusto all'ora dei pasti e a notte fonda. E scottature sulla pelle e ginocchia sbucciate e sapore di acqua salata e prosciutto tagliato di fresco e insalate con verdure appena estirpate dall'orto che così buone non le avrei più mangiate e parenti e conoscenti rivisti dopo mesi. Finiva con l'odore della prima acqua che bagna campi e alberi e il rumore delle serrande che si rialzano a versare luce sulla casa chiusa dopo settimane di assenza. Sveglia comoda, quella mattina, come sempre da giugno a ottobre, che non c'era scuola; latte, biscotti e agguantai lo strumento che prediligevo all'epoca, attraversai un paio di strade e raggiunsi il cortile asfaltato che fungeva da campo di calcio o da tennis a seconda dei momenti e dell'affollamento. Ci passai tutta la mattina a sudare prendendo a legnate una pallina lanciandola al di là dello spago teso che faceva da rete e ricevendola a mia volta dall'amico del cuore che stava dall'altra parte. Tornai a casa all'ora di pranzo che avevo una gran sete, il baretto parrocchiale apriva dalle 3 del pomeriggio e lì sotto non c'era neanche una fontanella. Suonai da sotto, feci di corsa i due piani e trovai la porta aperta e mia madre appena rientrata e col viso contratto, pensai a causa del caldo e del peso delle buste della spesa. "Corri, accendi la televisione che a Bologna è successo un macello".

Chitarre libere

Il presidente della Gibson spiega come ha rilanciato il marchio superando le secche della new wave filotastiere e quelle della fenderizzazione che aveva attanagliato la casa. Questo è un buon momento, dice Juszkiewicz, perché a differenza della generazione che l'ha preceduta, che lui definisce dell'intrattenimento passivo, quella che è giovane adesso è più creativa, avendo a disposizione più mezzi (l'esempio portato è di quanto costava registrare e distribuire un disco quindici anni fa e quanto - infinitamente meno, quasi niente - costa oggi) e quindi compra anche più chitarre per produrre le sue cose. Un'ulteriore dimostrazione della maggiore libertà, di mezzi e forse anche mentale, dei ggiovani d'oggi rispetto a quelli di ieri. Si scrisse qualcosa sul punto giusto un anno fa qui.
Guardian, Cafè Avenue

Semo tutti froci

Ieri sera a Primo piano si discuteva di gay ed è stata invitata anche l'onorevole Mussolini. A me è tornato in mente con prepotenza il "Beduino" interpretato da Nino Manfredi in "Testa o croce" (qui il video della puntata, di qua l'audio di alcune battute del film).
Tg3, testaocroce.altervista.it

Dlin dlon

S'informa la gentile utenza che da lunedì la radio riprenderà a trasmettere.

Una citazione

In una proposta di legge che porta la firma dell'onorevole Cosimo Mele ci si scaglia contro l'"inesistenza di politiche familiari autentiche".
Il Velino, Camera.it

Del latte

Io non ne bevo e mi occupo della sua qualità solo perché interessato al modo migliore per garantire la mia progenie. Mi sembrava tema fin troppo personale per bloggarci su, mi sono rincuorato vedendo che oggi Repubblica dedica al tema un'inchiesta di una pagina (la 17) con tanto di richiamo in prima e la Stampa un'apertura, seppure di carattere più strettamente economico.
Repubblica, La Stampa.it

Scontro di civiltà

Ero convinto che il proverbio "se ognuno pulisce davanti alla porta di casa sua, tutta la città sarà più pulita" fosse cinese; stamattina ho notato che Gramellini lo attribuisce agli scandinavi, poi cercando con Google ho visto che nel blog di Sergio Muniz c'è un commento che ne fissa l'origine araba. Sono confuso.
La Stampa, sergio-muniz.it

domenica 29 luglio 2007

E la chiamano estate

Repubblica.it

Panieri

Ci sono periodi in cui per misurare il costo della vita nei diversi paesi in cui ti rechi, prendi come riferimento il prezzo della birra; poi il termine di paragone diventa la cena al ristorante.

sabato 28 luglio 2007

Le domande della vita

E' più sano il latte a lunga conservazione da agricoltura biologica o quello fresco da agricoltura convenzionale?

venerdì 27 luglio 2007

Solo per iniziati e guai a chi perde una battuta


Uno si ritiene mediamente informato, poi sta fuori per un po' - non tantissimo peraltro - negandosi il modo di leggere giornali e accedere a internet; rientra, compra qualche quotidiano e per comprendere il senso dei titoli d'apertura deve andarsi a leggere il testo dei richiami, che altrimenti non capirebbe niente di una vicenda della quale era al dentro solo qualche giorno prima. Poi si lamentano della crisi della stampa scritta. In alcune telenovelas sono più rispettosi dell'utenza: fanno il riassunto delle puntate precedenti.
Corriere della Sera, Repubblica

No global, very local

Reduce da un po' di giorni in un paesetto di 177 abitanti nel sud della più meridionale delle isole greche, dove in qualsiasi spaccio ti dicono in inglese il prezzo di quello che devi pagare, sono ripiombato in Italia con la cassiera di uno degli innumerevoli bar dell'aeroporto più grande del paese che alla ragazza dagli evidenti tratti orientali che stava in fila davanti a me sillabava: "Due-e-novanta".

domenica 15 luglio 2007

Sai cosa ti dico, ciao

Si va qualche giorno a staccare la spina. Non solo in senso metaforico. No computer, no tv, meno cellulare possibile; solo un ipod da condividere in famiglia, qualche libro e aria e sole e acqua e panorami. La radio riprende ad agosto, si presume con qualche novità; i post anche, a meno di non imbattersi in qualche internet cafè che non sarà cercato.

Prima del processo

La chiesa di LA rimborsa le vittime di abusi sessuali di preti prima di entrare in aula. Da tempo mettevano da parte i soldi. Tanti.
Corriere.it

mercoledì 11 luglio 2007

Battuto sul tempo

Lontano dal blog, Fassino m'ha rubato la battuta.
Repubblica.it

Giovane a chi

Continuiamo ad associarla ai giovani, la musica rock. Scrivo una cosa arcinota, ma la data di nascita di Rock around the clock, la canzone che aprì la stagione del rock, è aprile 1954. Bill Haley che la compose era del '27 e quelli a cui piacque si aggirano oggi intorno ai settanta.

PS: grazie a Trame, che oggi ha dedicato la puntata al rock'n roll. Quando lo metteranno in rete, il podcast potrete cercarlo partendo da qui.

Radiodue

Motu proprio

Il titolare qui dichiara che l'unico vero blog è quello che state leggendo.

lunedì 9 luglio 2007

domenica 8 luglio 2007

E' estate, che volete, le notizie sono queste

Trovate nuove scritte intimidatorie contro Bagnasco. E a pensarci bene, anche a me sembra di averne vista una addirittura nel corridoio sotterraneo che porta ai garage di un grattacielo dove abita gente che frequento. Non ricordo però se accanto c'erano stelle a cinque punte, mannaggia.
Ansa.it, Reuters

venerdì 6 luglio 2007

Io c'ero

Forse fuorviato dall'Ansa, che però parla del primo concerto a Roma e non dell'ultimo, ho sentito più di qualche conduttore radiofonico oggi dire che gli Stones non venivano nella Capitale da quarant'anni. Mica per altro, ma giovane e capellone il 26 luglio del 1990 io ero lì, non depressino come stasera davanti a un pc.
Ansa.it, Wikipedia

500

Piazze di mezza Italia occupate dalle vetture, dichiarazioni dai piani alti dei palazzi che contano, intere paginate sui giornali e - m'è sembrato di vedere, tra un tg e l'altro - fuochi d'artificio. Tutte cose degne della messa sul mercato di un'auto rivoluzionaria, che so, a idrogeno, a energia solare, a motore elettrico. Invece è vecchia di cinquant'anni.

Farsi una cultura

L'audio di alcune telefonate tra poliziotti durante il G8 di Genova.
Repubblica.it

Poveretti

Per la seconda volta in due settimane mi trovo d'accordo con quello che scrive Aldo Cazzullo sul magazine del Corriere della sera. Copio-incollo alcuni stralci nella speranza che non mi chieda i diritti d'autore: "Dopo nove mesi da ricchi in motorino, evitati per miracolo Suv dai vetri neri guidati da nullatenenti e Porsche di diseredati lanciate ai 150 tra vigili miopi, comincia per i lavoratori dipendenti la consueta estate da ricchi in pedalò, sbertucciati da yacht e moto d'acqua condotte da evasori che denunciano un decimo e guadagnano dieci o cento volte più di loro. C'è qualcosa di indecente dal punto di vista estetico prima che morale in un Paese del genere. Eppure i tre politici che hanno denunciato tutto questo - Prodi, Visco e Padoa-Schioppa - sono i più impopolari del Paese. (...) Delle due l'una: o gli italiani non vedono al di là del loro naso; oppure lo scandaloso sistema dell'evasione fiscale si regge sul loro consenso. Lo spettacolo di Confesercenti e Confcommercio che si battono come leoni per difendere il diritto a non pagare le tasse fa propendere per la seconda ipotesi. Se combattessero il pizzo con lo stesso ardore, i mafiosi sarebbero poveri".
Magazine Corriere della Sera

mercoledì 4 luglio 2007

Lapsus

Purtroppo in rete non c'è il podcast ma vi assicuro che il cronista che stamattina alle 7 ha fatto il servizio per il Gr1 per questa cosa qui ha testualmente parlato di offese alla "religione di stato".
Il Tempo.it

martedì 3 luglio 2007

Il tormentone della sinistra

Stamattina ho incrociato una tipa che indossava la t-shirt con su scritto "Io non ho votato Berlusconi".

Il tormentone della destra

Uno cerca di capire tutto. Ma se simpatizzi per Berlusconi, quella di criticare Prodi perché "chissà che c'ha da ridere" non è che sia proprio una delle armi più efficaci. Neanche al bar.

giovedì 28 giugno 2007

In vacanza al Truman show

Ignoravo da tempo i volantini delle agenzie di viaggio con le roboanti offerte "all inclusive". Me ne stanno capitando in mano alcuni e noto che in gran parte di essi, esplicitare la località di vacanza è considerato superfluo: ti danno il prezzo, cosa include e l'altisonante nome dell'albergo o del villaggio cui intendono dirigerti. Ma, così, per fare un esempio, in un'isola di oltre ottomila chilometri quadrati, 600mila abitanti e diverse città importanti, non ti dicono dove si trova fisicamente il posto in cui impacchetteranno frotte di turisti che torneranno convinti di essere stati in Grecia.

The book of memory

Per dire che Veltroni si è candidato alla leadership dei Democratici, in dieci righe di notizia il New York Times utilizza una volta la parola democristiani e due la parola comunista.
NYT

Straordinarie normalità

Diceva il Gr ieri mattina che era il discorso più atteso della stagione politica. Poi lui - quello che il discorso doveva farlo - arriva e parla di ambiente, generazioni, riduzione delle differenze sociali, valorizzazione delle energie più dinamiche a prescindere da quale sia il ceto di nascita. Niente di rivoluzionario, per carità, ché non è tempo di rivoluzioni. Tutte cose normali a dirsi - magari più difficili a farsi e questo ci sarà tempo per constatarlo. Tanto normali che era tanto in Italia che qualcuno non le metteva in fila così. Tanto normali che i marziani che hanno ridotto la dialettica politica a lite tra famelici dirimpettai hanno preferito non assistere di persona o commentare col fastidio di chi ha appena preso un pestone ai piedi; bene, marcare le distanze aiuta chi osserva a capire. Tanto normali - qualcuna anche banale, a dire il vero - che nel delirio quotidiano in cui si vive sembrano straordinarie. Se questo è un bene o un male poi, fate voi.
Repubblica.it

mercoledì 27 giugno 2007

Ascoltando un discorso di investitura politica

M'è riemersa una riflessione che avevo soppresso: ma se i governi devono essere messi in grado di governare punto-e-basta, salvo poi ripresentarsi alle elezioni dopo cinque anni, qual è la funzione dei parlamenti? Non è una provocazione, è proprio una domanda. Fatta da uno che pensa di rendersi conto dell'importanza di poter gestire le cose - governare, appunto - senza esser costretti a schivare continuamente i bastoni che vengono gettati fra le gambe. Però, come dire, anche la rappresentanza vuole la sua parte.

L'abito del monaco

In uno dei giornali nazionali più venduti campeggia una foto di Veltroni da capo a piedi dalla quale partono tre altre piccole immagini che evidenziano dei particolari allo scopo di illustrare "i capisaldi del look di Walter". Ecco, per dire, io mi ci sono anche soffermato.

martedì 26 giugno 2007

lunedì 25 giugno 2007

Lui chi è

Potremmo anche andare da Genova a Ustica a piedi e ritorno, ma nessuno ci svelerà mai se De Gennaro è dottor Jeckyll o mister Hide.
Corriere, Repubblica

L'imbarazzo della scelta

I punti del sondaggio di Repubblica sul discorso di Veltroni dicono quant'è difficile per Prodi governare. No, non l'Italia, l'Unione.
Repubblica.it

Doppia V

Sostiene Aldo Cazzullo sul magazine del Corriere della Sera uscito giovedì che ho avuto tempo di sfogliare solo nel fine settimana, che come Veltroni sta facendo in questi giorni per la sua parte, Vendola dovrebbe uscire allo scoperto per candidarsi alla guida della sinistra alla sinistra del Pd (o, se preferite, della sinistra tout court, fate voi). Qualcuno lo taccerà di eccessivo ecumenismo, ma questo blog, nel suo piccolo, li aveva entrambi inseriti nel suo pantheon dei vivi, Veltroni e Vendola.

giovedì 21 giugno 2007

La fabbrica della paura (e del dolore)

Ci sono due cose che s'intrecciano e che spiegano un po' come l'Italia (ma forse non è una cosa solo italiana) è peggiorata da alcuni punti di vista (magari, anzi sicuro, da altri è migliorata). Una è da ventiquattr'ore on line. L'altra è da stamattina in edicola, ma fino a domani non sarà disponibile in rete, per cui copio-incollo qui i passi salienti (è l'editoriale del manifesto a firma di Marco D'Eramo): "Tutti siamo certi al 100% di vivere in una società molto più minacciosa e violenta di venti anni fa. Ebbene, ci sbagliamo: l'indicatore principale della violenza è il tasso di omicidi. Nel 1991 furono uccisi 1.903 italiani con un tasso di 3 omicidi ogni 100.000 abitanti. L'anno scorso sono stati solo 621, uno ogni 100.000 abitanti. Ma la cosa più stupefacente, è che se si guardano le statistiche di un secolo fa, ebbene allora il tasso di omicidi era 10 volte tanto! Uscire di casa era infinitamente più pericoloso. (...) Ora l'eccidio più remoto ci arriva in diretta, entra nella nostra casa: ceniamo con i cadaveri sul piccolo schermo, ci svegliamo con corpi inceneriti, teste mozzate. Viviamo in un film dell'orrore e la società ci pare un horror essa stessa".
Wittgenstein, il manifesto

Interruptus

Segui un interessante programma alla radio; break musicale con l'ultimo pezzo di Max Pezzali.

Forse

I Ds ne stanno imbroccando una.
Repubblica

Intervallo

Che si faccia chiarezza sull'irresponsabile gestione dell'ordine pubblico a Genova è positivo anche a distanza di sei anni. Ognuno poi è libero di interpretare i motivi di questo lungo intervallo di tempo.

martedì 19 giugno 2007

Le riserve meglio dei titolari

E' tempo di cambi di palinsesto anche per Radio rai. Finalmente è tornato Trame, che non si capisce perché fa la riserva a... beh, chi segue Radio 2 lo sa.
Radio Rai

Filo

Dopo aver sentito come Confesercenti ha trattato Prodi e aver letto delle dichiarazioni di reddito degli autonomi, mi sono sentito filogovernativo come mai mi era capitato.
Repubblica

venerdì 15 giugno 2007

Cambio di palinsesto

Al passaggio di stagione per le televisioni, mi sono reso conto che nell'autunno-inverno alle spalle non ho seguito non una, ma neanche mezza puntata, forse neppure un quarto, di Porta a Porta e Matrix.

PS: Al fine di rassicurarvi sulla mia sanità mentale, aggiungo che d'abitudine non faccio di questi calcoli, mi ci è andata la testa mentre sentivo uno alla radio che parlava di queste trasmissioni.

Genova 2001 reloaded

Carlo Bonini intervista per Repubblica il questore Canterini sui fatti della Diaz. A leggere, risuonano echi già ascoltati e riaffiora l'incomprimibile sensazione che le parole di chi non vuole o non può dirla tutta confermano anche più dei racconti di chi subì: là dentro successe qualcosa di indegno e la storia della sassaiola da cui sarebbe scaturito il massacro...bah.
Repubblica, Wikipedia

Posta celere

Ricevo quotidianamente da almeno un paio di mesi - come chiunque ha una casella di posta elettronica, credo - messaggi palesemente falsi i cui autori, spacciandosi per Poste Italiane, tentano di entrare in possesso dei dati personali dell'utente. Leggo oggi dal titolo di un giornale locale: "Poste italiane lancia l'allarme. Occhio alle frodi informatiche". Mi fermo a leggere, il pezzo attacca così: "Attenzione alle mail in arrivo. Il phishing è dietro l'angolo".
Wikipedia

mercoledì 13 giugno 2007

lunedì 11 giugno 2007

Che poi uno si confonde

A stretto giro di posta, eccolo qua ancora una volta il Pci riesumato: si giunge alla stessa conclusione di Cossiga ma si parte dall'angolo opposto.
Repubblica

sabato 9 giugno 2007

Fuori tempo

Un blog-formica che attaccasse Cossiga o difendesse Bertinotti farebbe ridere i polli. E infatti non è questa l'intenzione. Se si prende spunto da qui è solo per dire che questa storia dell'"ai tempi di..." sa veramente di anticaglia, a prescindere da chi la dica (e sono in molti) e quindi anche dal fatto che stavolta sia stato Cossiga a servirsene. Nella fattispecie, dai tempi del Pci sono passati diciassette anni. Un periodo in cui è successo forse più di quanto era accaduto nei quarant'anni precedenti. Agire oggi come si agiva allora, questo sì che sarebbe strano.
Repubblica.it

mercoledì 6 giugno 2007

martedì 5 giugno 2007

Piccolo mondo antico

Lo strano caso di radio Fip dà il polso di come passato e futuro coesistono creando a volte corto circuiti al limite del grottesco. La radio, francese, è così amata dai jazzofili inglesi di Brighton, che da quando le trasmissioni sono state bloccate su suolo britannico si vanno organizzando proteste sul versante nord della Manica. In un colpo solo le autorità inglesi ripropongono per via aerea dogane che si cancellano sulla terra e sfidano una realtà che già oggi con un semplice computer - e sempre più tra qualche tempo con la diffusione di apparecchi wi-fi - mette in grado di captare suoni e voci non più vincolati a viaggiare solo su etere.
IHT, Radio Fip

Servizio pubblico

Qualcuno avverta gli impiegati delle Poste che quando arriva l'agognato orario di chiusura, prima di serrare la porta scorrevole e barricarsi dentro, farebbero bene a guardare se ci sono utenti in transito. Tanta è la fretta che prima o poi qualcuno lo ghigliottinano.

sabato 2 giugno 2007

Un disastro

La recensione di Stewart Copeland del secondo concerto dei Police riuniti a Vancouver: fuori tempo fin dal primo pezzo, Sting che "si muove sul palco come una checca" e altre amenità.
Stewart Copeland via NME

venerdì 1 giugno 2007

Liberi liberi

Il sistema è abbastanza intuitivo ma visto che qualche pigrone me lo chiede, eccolo servito: no, per ascoltare la radio non è necessario rimanere incollati al sito. Una volta avviato il player siete liberi di navigare dove volete continuando ad ascoltare la musica, sempre che lo vogliate. Altrimenti basta disattivare il player.

Geniali

C'è l'emergenza idrica, ci sono le ordinanze anti-spreco e proprio mentre viene giù un po' di pioggia vedi i sistemi irriganti temporizzati delle aiuole pubbliche spruzzare acqua che è una bellezza.

Par condicio

Però di là s'è parlato del segreto di Fatima.
Repubblica, Rai

La pubblicità è l'anima

Non so. Ma a giudicare dall'eco ottenuta dalla pubblicità delle rockstar defunte con le scarpe ai piedi, dalla popolarità della gente che si è inalberata e dal fatto che gli spot sono stati ritirati prima di essere messi in circolo nei luoghi ordinari, viene quasi da pensare che il tutto sia stato messo insieme proprio a uso e consumo di blogger e internauti.
AnalogicoUrbano, Emmebi, NME

giovedì 31 maggio 2007

Due possibilità

O Veltroni sta godendo da matti o sta consumando le unghie a furia di grattarsi.
Repubblica

I conti tornano, a volte

Pete Townshend spiega come Substitute sia stata ispirata da 19th Nervous Breakdown degli Stones. Per uno che ha consumato i timpani su entrambi i pezzi è un piccolo cerchio che si chiude.
Pete Townshend via NME

Non nel mio portacenere

In coda nel traffico. Il finestrino anteriore sinistro della macchina davanti s'abbassa, una mano fa capolino, dalle dita svolazzano in aria cellophane e carta argentata. La mano rientra, qualche secondo ed esce nuovamente. Stavolta nell'atmosfera finisce carta blu notte e una minuscola striscia rossa.
P. S. Il titolo originario del post era "tipi italiani". Poi l'ho cambiato, ché mi sembrava ingeneroso e disfattista.

Incontentabili

Avviso ai naviganti: questo potrebbe risultare un pippone politico. Però, se una cosa ti frulla in testa da mesi, quale posto migliore del tuo blog per esprimerla? La questione eccola: siamo sicuri di non star imputando alla classe politica, segnatamente a quella che sta al governo in Italia in questo momento, la responsabilità di non utilizzare poteri e facoltà che essa ha invece perso via via nel corso del tempo? Certo, uno sforzo in più per evitare di apparire (ed essere) una casta lo si può chiedere senza il timore di apparire massimalisti scriteriati. Così come non è da visionari esigere uno sforzo per dirigersi verso una maggiore qualità degli investimenti, della ricerca, della cura dell'ambiente, che poi sono cose che si tengono insieme l'una con l'altra. E, da ultimo, vicina alla soglia minima al di sotto la quale non si può scendere, è la richiesta di garantire un tetto sulla testa e sanità e istruzione dignitosi per tutti. Ma, detto questo e facendo presente che anche nel campo dei diritti civili e delle questioni di genere (gerarchie ecclesiastiche permettendo) qualche passo in avanti lo si potrebbe fare, siamo sicuri che quando si parla di politica su blog e forum, riviste e giornali, al bar e nelle cene tra amici, non diamo per scontato di aspettarci dal governo (dai governi), cose che non può più darci? Siamo sicuri che, almeno per chi è dai trenta in su, non ci riferiamo - anche quelli che ritengono di avere la patente per stare al passo coi tempi - a un mondo che non c'è più?, cioè a quello dei blocchi contrapposti: dove la politica - piaccia o meno - conservava una forza che si è sbriciolata come i calcinacci del Muro venuto giù nell'89?, dove c'erano delle ragioni e delle identità forti (magari troppo) che spingevano a battersi un mare di gente, sia di qua che di là, che in questo modo svolgeva anche una preziosa forma di controllo nei confronti della casta? Oltre allo sbriciolamento delle identità poi, la parcellizzazione della società e delle stesse vite di tante e tante persone ha fatto il resto, relegando da vent'anni a questa parte a quota del tutto marginale le persone che hanno il privilegio del tempo utile per interessarsi attivamente di politica. Inevitabile, in un quadro del genere, che i pochi interessi forti e organizzati rimasti sulla scena risultino iper-rappresentati rispetto al resto del quadro. Così l'assetto delle città viene stabilito in base ai desiderata di chi ha la moneta per investire pesantemente; le priorità della ricerca (quando la si fa), idem e via dicendo. E' una questione di rapporti di forza, in base ai quali lo stesso potere politico - ecco il punto - ha sempre meno spazi e, diciamo così, ancore ideali per agire e una marea di persone sempre più bassa alle spalle per poter dire: no, qui decidiamo noi. E così, quello stesso potere va assumendo sempre più le fattezze della casta. E così, si rimane impantanati nell'accapigliamento sul nome del leader. E così, anche le maggiori opportunità che pure si hanno rispetto al mondo di venti-trent'anni fa, rimangono in una dimensione quasi sempre individuale, di nicchia, e sempre meno spesso collettiva, politica. L'alternativa? Per chi non sogna una riedizione della presa del palazzo d'Inverno è difficile da trovare. Qui sta il guaio. Si può tentare di trasformare in meglio gli spazi in comune e la politica, oggi, evitando il richiamo all'indesiderabile di un mondo che non c'è più e muovendosi negli spazi attualmente concessi da condizioni oggettive che prescindono dalle volontà nostre e di chi sta anche ben al di sopra di noi? Si può chiedere al potere politico di svolgere in pieno la sua funzione? Ho il timore che i margini siano davvero ristretti. Anche se vale la pena provarci.

mercoledì 30 maggio 2007

giovedì 24 maggio 2007

Adeguarsi al livello

La Mussolini non se pò guarda'.

Come si cambia

Se dieci anni fa m'avessero detto che oggi avrei preferito una trasmissione di Ferrara a una di Santoro non ci avrei creduto.

Per chi gravita intorno a Roma

Stasera c'è questa cosa qui. Da quel poco che ho sentito finora dovrebbe valere la pena farci una capatina, voi che siete vicini.
AnalogicoUrbano

mercoledì 23 maggio 2007

Slancio democratico

Nominati i 45 membri del comitato nazionale per il partito democratico, ce ne sono ben tre sotto i cinquant'anni. Nel frattempo Ds e Margherita a livello locale continuano a nominare membri nei rispettivi organismi come se niente fosse.
Per il Partito Democratico, Wittgenstein, Messaggero, Margherita Umbria

Il dilemma

Tifare per una squadra che per te non ha mai rappresentato nulla, anzi, tutt'altro; o per l'altra, che ha giocatori con cui simpatizzi, ma il cui trionfo farebbe sbiadire lo scudetto che ha appena conquistato la tua?

Meglio

Qualche sospetto può venire a vedere come alcuni riempiono il carrello della spesa. Questa però non è un'interpretazione, l'ho appena sentita con le mie orecchie: "Gli animali sono meglio delle persone... non ti tradiscono".

lunedì 21 maggio 2007

Sulla strada

Secondo me alcune le hanno inserite solo per il titolo: dopo quelle che hanno cambiato il mondo, le 25 migliori canzoni da viaggio secondo Rolling Stone.
Rolling Stone

Fuori dal mondo

Sembra di stare su Marte. Ma poiché può esserci qualcosa che sfugge, se qualcuno ritiene che - salvo la sacrosanta concessione del diritto di replica - c'è un motivo fondato perché a Santoro debba essere impedito di acquistare e mandare in onda l'inchiesta della Bbc sui preti pedofili, dia un cenno di vita.

venerdì 18 maggio 2007

Heavy rotation

Stasera dalle 22,30 o giù di lì in radio si manda "Precious" di Boras Band. Il cd è vecchio di un anno ma la band è misconosciuta ai più, da queste parti. E vale la pena di ascoltarla.
Jamendo

Famolo strano

Stamattina mi è stata recapitata per posta prioritaria una comunicazione spedita da un mittente che sta nella mia stessa città, a un paio di chilometri in linea d'aria da casa mia. Il timbro sul francobollo reca la scritta "Firenze" e io abito ad almeno 150 chilometri nel capoluogo toscano.

Corri Prodi, tocca ferro

Dalla prima pagina del Corsera di oggi: "A un anno dal suo insediamento, il governo Prodi raccoglie più giudizi negativi che positivi. Ma un risultato analogo, al primo compleanno, era stato ottenuto dall'esecutivo Berlusconi".
Corriere

Castro in Bmw

La democristiana Bavaria aiuta la comunista Cuba. Mega accordo: oltre ad attrezzature mediche e tecnologia arriveranno anche le Bmw per gli ambasciatori. Perché "lo stato penoso delle infrastrutture cubane è un'occasione per le aziende bavaresi...gli affari sono affari", dicono i tedeschi. E...ehm, insomma, Castro non è mica poi così male.
Guardian

Che cos'è la destra, cos'è la sinistra?

L'intelligenza e la capacità non sono maschie né femmine. E la snellezza di un ministero non può essere presa come indice di buon governo a prescindere. Però, anche a voler tralasciare l'età media, se uno prende il numero di donne e quello complessivo dei ministri del primo governo dell'era Sarkozy e li confronta con quelli scaturiti dalle scelte di Prodi, scechera il tutto e ripensa al protagonismo femminile, agli inviti alla sobrietà e a tutto ciò che si ricorda di quando era bambino e ancora esistevano e avevano un senso i partiti, poi la domanda che dà il titolo al post - come diceva quello - sorge spontanea.
Repubblica.it, governo.it, Ivan Scalfarotto

giovedì 17 maggio 2007

Come i lavavetri

Sei concentrato su una cosa, squilla il telefono: "Sono del servizio Sky, telefono per esporle la nuova promozione...".
"No guardi, non m'interessa", tronchi.
"Ma noi le offriamo nuovi canali".
"No guardi, non ho proprio tempo" e pensi tutto il male possibile dell'interlocutore. Che è l'ultima persona con cui te la dovresti prendere.

Crepe

Visti i non buoni risultati in termini di vendite, Amazon ha deciso di mettere in vendita nei suoi cataloghi on line musica libera dal software anti-copia. Emi e Apple aderiscono. E una ricerca Jupiter sostiene che su Internet continuerà a prevalere la musica gratuita.
NYT, Macity, Rockol

mercoledì 16 maggio 2007

Nel nome di chi

L'arcidiocesi di Los Angeles costretta a mettere in vendita pezzi del suo patrimonio per far fronte alle spese processuali derivanti da cause relative ad abusi sessuali.
Bbc News

martedì 15 maggio 2007

Giù dallo scalone

Poi, tra tanto strepitare sulla riforma delle pensioni, chissà se qualcuno degli urlatori ci dirà che cosa intende fare della generazione che di pensione non potrà vivere.

lunedì 14 maggio 2007

Orgoglio italiano

Da luglio in Gran Bretagna non si potrà fumare nei luoghi pubblici chiusi. Se ne discute su giornali che sembrano le copie tradotte dei nostri di qualche anno fa. Per una volta in Italia si sta avanti.
Guardian