giovedì 25 ottobre 2007

1.411.712

Le minoranze vanno sempre tenute nel debito conto, magari anche quando rappresentano istanze per lo più paesane, tipo quelle che vengono da Montenero di Bisaccia o Ceppaloni. E' da notare però, che pur con tutte le sue contraddizioni interne, il governo sta fibrillando grazie a due partiti che alle elezioni hanno messo insieme 1.411.712 voti voti, uno dei quali fruendo di posti al sole concessi dai Ds.
Enrico Borghi, Repubblica

L'alternativa c'è

Sempre sulle difficoltà di ascolto della radio. Winamp troppo pesante, come segnala qualcuno? Qui c'è Real player gratis.
Real player

lunedì 22 ottobre 2007

Elogio della complessità

Sono uscite molte cose interessanti dall'incontro di venerdì a Gubbio con Wu Ming 2 per la presentazione di Manituana. Selezionando arbitrariamente, quella più degna di nota è stata l'elogio della complessità espresso dall'autore in risposta a una delle sollecitazioni del pubblico. Forse l'intimo essere "contro" delle opere di Wu Ming - anche al di là della ricerca di storie laterali e apparentemente marginali attraverso le quali vengono rivisti avvenimenti epocali - sta proprio nel rifiuto della semplificazione. Nella presa d'atto che i fenomeni, tutti i fenomeni, sono complessi e che se li si vuole riconoscere occorre tentare di abbracciarli nelle loro diverse articolazioni. L'esatto contrario, appunto, della corsa all'efficientismo sbrigativo e alla traduzione semplificante a beneficio di non meglio identificate masse di pubblico che caratterizza i filoni dominanti dell'industria culturale.

PS: in omaggio alla complessità e a Manituana, oggi in radio gira "Dalla parte sbagliata" dei Cinemavolta, che fa parte della colonna sonora di Manituana fatta dalle band di Casasonica.

venerdì 19 ottobre 2007

Comunicazione di servizio

Visto che più di qualcuno segnala che quando clicca sul tasto della radio si avviano programmi che non riescono ad aprire il file, suggerisco di andare qui, scaricare la versione più leggera di winamp e impostarlo successivamente come lettore predefinito o, in alternativa, dopo aver cliccato sul tasto radio qui a destra, di dare il comando "apri con" nella schermata che si apre e indicare winamp, appunto.
Winamp

In trasferta

Oggi Wu Ming presenta il suo ultimo romanzo, Manituana, a Gubbio, nell'ambito di Altrocioccolato (il programma qui). Il titolare della roba che state leggendo coordinerà l'incontro.
Manituana, Altrocioccolato

giovedì 18 ottobre 2007

2.0

Provate voi a essere chiamati a sedere da qualche parte a gran voce da tre milioni e mezzo di persone e poi voltarvi per vedere che la gran parte si è dileguata presa dal telefonino che non va, la macchina da cambiare, la zia che sta male, la badante che pretende troppo e il lavoro scaduto da cambiare. Provate allora a fare di testa vostra, chiusi nel palazzo dov'è la sedia su cui vi hanno chiesto di accomodarvi. Provate, poi sentirete dire che monta l'antipolitica. E' già successo, sta succedendo. Ma ce ne siamo dimenticati e siamo passati in pochi giorni dal furore popolare che doveva travolgere tutto alla formidabile richiesta di partecipazione della ggente. Vorticanti nel frullatore non ci siamo accorti che la maggior parte della ggente passa la maggior parte del tempo a casa sua e delle cose in comune se ne infischia, allegramente o no. A volte non volendo occuparsene, spesso non potendo. Partecipa sì, ma col il minimo sforzo, mettendo la croce su una scheda, e di questi tempi è già tanto. E se decide - mettiamo - di costituirsi in comitato, nove volte su dieci lo fa perché non vuole più tossici e immigrati fra i piedi, quasi mai per qualcosa. E' l'altro lato della società 2.0. Servizi e prodotti sono sempre più flessibili e adattati alle esigenze individuali, ma si è così presi dal proprio mondo su misura che si evita di mettere il naso fuori dalla finestra. Magari chissà, a buttarci un occhio là fuori, ci si accorgerebbe che tutto su misura proprio non è. Sotto sotto la consapevolezza c'è: se una pur consistente minoranza si reca ad eleggere il segretario di un'associazione privata, un qualche focolaio coperto dalla cenere rimane. Ma per il momento siamo più portati a sovradimensionare ciò in cui ci imbattiamo nel tragitto casa-lavoro-supermercato e reclamiamo se ci si chiedono soldi per sistemare le cose in comune. Che tanto stanno lì, fuori dalla finestra. Siamo passati dall'occuparci solo di quelle - quando tutto era politica - a considerarle estranee. Niente vie di mezzo. E loro sono rimaste lì; qualcuno che se ne prende cura comunque è rimasto. E nell'indifferenza generale le mette a valore. Per sé e per pochi amici.
Ds on line

mercoledì 17 ottobre 2007

Di più

Domani sera in radio si andrà in voce per la prima volta. Definirlo numero zero di qualcosa è eccessivo, chiamiamola prova: dopo le 22.

Rientrare nei ranghi

Il processo di normalizzazione avanza inesorabile: da oggi in radio passa anche la pubblicità. Prima di commentare però, è bene sappiate che si tratta dello spot, in onda gratuitamente, di Altrocioccolato, manifestazione che inizia domani.
Altrocioccolato

martedì 16 ottobre 2007

In ascolto

C'è Cristina Donà che sembra essersi accontentata di quello che ha fatto (bene) l'ultima volta e continua a farlo (bene). Ci sono i Marlene Kuntz che pur dando sempre l'impressione di piacersi un casino cambiano di continuo e fanno una cosa meglio dell'altra.
Myspace

domenica 14 ottobre 2007

Ricaduta

Un po' perché gli unanimismi non portano bene e un po' per ottimismo, per l'ennesima volta si è andati a mettere la croce sull'appartenente alla categoria del meno peggio.

giovedì 11 ottobre 2007

Ssa ssa prova

Se stamattina ascoltando la radio sentite una voce che s'intromette non sono gli extraterrestri ma prove tecniche di trasmissione.

venerdì 5 ottobre 2007

Borgrillo

Parla di confini sconsacrati e sostiene che qualche decina di migliaia di rom mescolati in un territorio in cui abitano poco meno di sessanta milioni di persone rappresentano una bomba a tempo. No, non è Borghezio; è Beppe Grillo.
Beppe Grillo

Doppio lato

L'idea che hanno avuto i Radiohead è interessante sia per chi semplicemente la musica la fruisce, sia per chi tenta di venderla cercando di guardare la di là del proprio naso. In rete andranno infatti i brani nudi e crudi, che ognuno avrà la libertà di scaricare al prezzo che deciderà. Ma c'è un altro lato della questione, rimasto un po' più in ombra: il gruppo ha anche confezionato cd e vinile a prezzo canonico, arricchendoli però di un ricco booklet che on line, chiaramente, non si può scaricare. E' assai probabile che alcuni di quelli che scaricheranno il disco nella memoria del loro computer vorranno anche avere tra le mani il prodotto fisico, così come gli appassionati del gruppo non mancheranno di spendere qualche decina di euro pur di non interrompere la collezione. Non è affatto detto insomma, che la musica on line inibisca le vendite. Certo, occorre renderle appetibili le cose messe in vendita. E rimettere gli orologi, che in alcuni casi sembrano rimasti fermi a dieci anni fa.

mercoledì 3 ottobre 2007

Personale/2 - Non ci sono più punti fermi

In un appartamento sotto al mio sta lavorando da giorni una piccola impresa edile composta da soli magrebini: ancora non ho subito nessun tentativo di furto.

Personale/1 - Vecchio

Nato e cresciuto in anni in cui la tv cominciava a trasmettere col tg dell'ora di pranzo, mi fa sempre un certo effetto sentirne uscire il rumore dalle case facendo le scale di prima mattina.

lunedì 1 ottobre 2007

Revolution

I Radiohead mettono l'album on line a offerta.
[Achille ce l'aveva anche prima]
La Stampa

Leftism

Oggi in radio gira il cd di Simone Aliprandi, che al diritto d'autore elastico dedica un bel po' di risorse. Ci sono anche Yo la tengo, che hanno pubblicato qualcosa in creative commons.
Copyleft Italia

sabato 29 settembre 2007

Ma basta

Non ci sono più le mezze stagioni, non ci si può più fidare di nessuno, tra un po' saremo più stranieri che italiani e il rugby è lo sport più bello del mondo.

L'italiano è una lingua meravigliosa

Poi ti danno del qualunquista, ma se la parola svolta viene usata in occasione di ogni varo di finanziaria (dopo aver cliccato sui link, fate caso alle date dei documenti) se ne perde il senso. E poi, svolta oggi e svolta domani, rischi di ritrovarti al punto di partenza, no? E dire che il nostro vocabolario ne ha di aggettivi: accettabile, diligente, leggera sembrerebbero più appropriati. Le svolte sono altre.
Ds on line, Estense.com, Ministero per le Politiche giovanili

venerdì 28 settembre 2007

Cose da fare

Con un ritardo ingiustificabile, ché i blogger, quelli veri, sono la tempestività fatta persona, segnalo questa cosa. Oltre a sottoscriverla in pieno e a ritenere che se si applicasse sarebbe una rivoluzione, mi sembra non lontana da quello che si è detto qui.
Marta Meo

Dopo

Cos'è quella cosa che hanno chiamato post rock se non atmosfere dilatate, voci quasi sussurrate, solidi ritmi e squarci di rumore liberatorio, insomma, l'ideale per chi sta tra gli enta e gli anta, viene da cose agitate e desidera contaminarle con un po' di calma? Oggi se ne fa una bella scorpacciata in radio con Dirge, Solaire, Blue haired girl e altri.

mercoledì 26 settembre 2007

Circolare, circolare

Di Wu Ming e delle loro opere in copyleft ci si era già occupati da queste parti. Ieri Europa ha pubblicato un pezzo (qui il pdf) in cui si spiega bene come la loro circolazione fa bene alle opere dell'intelletto.
Wu Ming, Europa

Dirge

Scoperti in clamoroso ritardo dal titolare qui, sembrano una delle cose più interessanti ascoltate ultimamente. Qui il loro myspace. Di qua potete comprare al prezzo più vantaggioso visto in rete il loro ultimo disco, Rebecca, che è sotto licenza creative commons, ma non scaricabile integralmente. Se lo volete sentire, stasera la radio lo manda senza soluzione di continuità. Sul tardi, diciamo dalle 22,30 in poi, che è un disco notturno.
Myspace, Pragmazic

Lettera a una ministra (e al suo governo)

Gentile Rosy Bindi, sono un bambino nato il 9 aprile dell'anno scorso che ha l'ambizione, nel giro di due-tre decenni, di studiare, di guadagnarsi da vivere, mettere al mondo figli e, più in là, di invecchiare - magari senza l'angoscia di dover trovare soldi per mettere insieme pranzo e cena ed essere curato. Il mio papà e la mia mamma mi hanno detto che anche per questo hanno deciso di votarvi lo scorso anno, proprio poche ore dopo che io ero nato. Però ieri sera, dopo averla sentita a Ballarò, hanno spento la tv e sono andati a letto mesti mesti e li ho sentiti dire che è anche grazie alle cose che lei ha detto ieri e che altri suoi colleghi dicono tutti i giorni che la gente si allontana sempre più da voi. Nel pur apprezzabile tentativo di elencare quanto di buono ci sarà nella finanziaria che sarà varata di qui a poco dal governo di cui fa parte, lei ha fieramente snocciolato cifre: 2.500 euro per ogni figlio al di sotto dei tre anni, 300 euro di aumento una tantum e poi 35-40 euro al mese per i pensionati che a stento superano la soglia di indigenza. Vado a memoria e sono un bambino; e poi ieri sera ero stanco e avevo sonno dopo essere stato tutto il giorno a giocare nell'asilo nido per cui i miei pagano diverse centinaia di euro al mese; quindi le cifre che riporto potrebbero anche essere sbagliate. Ma non importa, perché non è questo il punto. Il nodo della questione, mi sembra di aver capito dai discorsi che sento fare in casa, è che una parte di chi vi ha votato l'anno scorso attendeva da voi delle politiche degne di nome, non delle toppe cucite alla meno peggio su un vestito logoro. E le misure una-tantum e gli sgravi fiscali da qualche decina di euro non fanno una politica. Una politica la si fa individuando delle risorse (questa, con la lotta all'evasione, è l'unica cosa che state facendo bene) e delle priorità da mettere organicamente al centro del proprio agire, ricorrendo ai migliori saperi campo per campo e avendo l'accortezza di farli dialogare tra loro; interdisciplinarità, mi dicono che si chiama con una parola un po' strana. Allora: se si vuole che le famiglie con figli non vengano penalizzate, occorrerebbe ripensare l'organizzazione del lavoro, delle città, dei trasporti e dei servizi a partire da questa priorità. Se si desidera una società mobile in cui però la precarietà non diventi la regola, occorrerebbe offrire strumenti alla portata di tutti coloro che ne vogliono fruire affinché conoscenze e competenze formino persone che possano offrirsi ad aziende ed enti che guardino un po' più in là del loro naso; e occorrerebbe anche rivedere strumenti di assistenza pensati quando il modello di lavoro prevalente era la fabbrica con migliaia di persone dentro. Se si ha della questione ambientale un'idea un po' più complessa del giardino ben curato sotto casa, occorrerebbe agire mettendo energia, consumi e rifiuti in un unico quadro e di lì ripartire. Se è vero che la popolazione in terza età diventerà una fetta sempre più consistente, bisognerà metterci mano facendo un passettino oltre il pur onorevole lavoro dei centri sociali per anziani. E' un lavoro da far tremare le vene ai polsi? Sì, si chiama politica. E se non volete che le persone vi confondano con i vostri avversari per indicarvi indistintamente come una casta, sarebbe il caso che tornaste a farla. Oppure qualcuno vi chiederà più o meno gentilmente di farvi da parte.

giovedì 20 settembre 2007

Una rinfrescata

Stasera in radio si manda un po' di roba semi nuova: Lsf, Vespertine creation e General purpouse.

What a wonderful world

Però è rassicurante sapere che se un direttore di tg la fa fuori dal vaso c'è un segretario di partito pronto a redarguirlo, o no?
Sole 24 Ore, Repubblica

mercoledì 19 settembre 2007

Solo domande

E' più sclerotizzato il sistema dei partiti, che poi alla fine non sono altro che liste civiche organizzate, o più populista il Grillo-politico?, la società fuori dal Parlamento è complessivamente migliore di quella dentro o questa la rappresenta più o meno fedelmente?, sono troppo lenti i tempi della mediazione democratica o esasperatamente veloci quelli richiesti per decisioni "pesanti" dalla società-espresso?, e la politica ha davvero oggi le mani così libere da poter fare ciò che Grillo e parecchi altri auspicano?, è ambientalista chi produce rifiuti indifferenziati a scatafascio ma non vuole discariche e inceneritori nelle sue vicinanze e dà vita a comitati appositi?, e chi predilige il diesel rispetto al gpl o al metano ma poi si lamenta per il clima che cambia?, e quelli che vogliono che i consumatori possano arrivare davanti al loro negozio in Suv?, e quelli che vogliono arrivare davanti ai negozi in Suv?, e chi consuma ettolitri d'acqua racchiusi in bottiglie di plastica che hanno una vita lunga come una bevuta e un'agonia di decenni in discarica?, e chi è più onesto, uno qualsiasi di quelli che siedono in Parlamento o chi evade le tasse e con la stessa magra dichiarazione dei redditi conquista il diritto a una stanza gratis per il figlio all'Università? E' più facile trascinare centinaia di migliaia di persone in piazza vellicando l'istinto giustizialista del sono-tutti-ladri e quello securitario anti-indulto o chiedendo firme per un'energia nuova e pulita (obiettivo tecnicamente raggiungibile, almeno in parte) e per una rete e servizi connessi a disposizione ovunque e senza fili (si può, a costi bassissimi)?, quanti voti prenderebbe una lista che si battesse non "contro" ma "per" pannelli fotovoltaici a buon mercato in tutte le case (ora per installarli occorre accendere un mutuo); "per" l'adozione di regole minime per incentivare la bioarchitettura, "per" una mobilità a portata d'uomo; "per" il diritto pieno degli immigrati ad essere rappresentati?

domenica 16 settembre 2007

L'ha fatto

Chissà se prima di lanciare le liste civiche "V-day" Beppe Grillo ha fatto un corso di training autogeno per prepararsi al massacro cui verrà sottoposto su blog e giornali. Chissà da quanti verranno votate le liste e chissà quanti di quelli che leggeranno questo post penseranno - sbagliando - che chi l'ha scritto è un Grillo boy.
Beppe Grillo

venerdì 14 settembre 2007

Sblocco

Visto che le liste saranno bloccate, domani Rosy Bindi fa le primarie delle primarie.
Scelgo Rosy

Sting in un bordello

Che ridete, non avete capito niente: voleva vedere se Roxanne aveva lasciato la luce accesa.
Messaggero

Riassumendo

Due cose interessanti scritte sull'argomento Beppe Grillo nei giorni scorsi.
Luttazzi, Mantellini

New entry

Oggi in rotazione radio anche il dub ambientalista degli Almanacer, che cantano in spagnolo ma sono italiani e stasera suonano qui.
Almanacer, Rockeggiando

mercoledì 12 settembre 2007

Predicare e razzolare

Così, dopo aver tanto insolentito il porcellum di Calderoli a liste bloccate e senza possibilità di esprimere preferenze, quale sistema di voto è stato escogitato dai vertici di Ds e Margherita per l'elezione dell'assemblea costituente del Pd? A liste bloccate e senza possibilità di esprimere preferenze, naturalmente.

martedì 11 settembre 2007

Tutto lo stadio

Come da consueto impazzimento mediatico, la questione, da giorni, è il fenomeno Grillo analizzato rigorosamente in superficie e con spirito da curva sud (sto con o sto contro) o da archivista (è qualunquista, è di destra, è di sinistra). A vedere l'Enel che guadagna i primi titoli dei siti di notizie annunciando un inverno freddo e buio viene spontaneo rilevare, semplicemente, che Grillo è più avanti della media dei politici che legiferano e governano su ambiente ed energia, che piuttosto di pontificare farebbero meglio a prendere nota. Ciò non significa voler eleggere l'artista al Quirinale e neanche volerlo far andare a Montecitorio; non significa neanche abbracciare in toto quello che con enfasi è stato definito il Grillo-pensiero; significa solo voler rilevare che a volte (sottolineo: a volte) la società civile è più avanti della società politica che dovrebbe governarla.
Repubblica, Corriere

Laicamente

Il manifesto pubblica oggi tra le lettere un intervento in cui un attento lettore - Fausto Caffarelli di Torino - confronta l'articolo di Eugenio Scalfari pubblicato domenica scorsa con un altro che lo stesso Scalfari pubblicò il 13 luglio 2003. In quello di domenica scorsa Scalfari, rispondendo alla Rossanda di "Vero o falso?", la sfida retoricamente a suggerire rimedi nel caso in cui la fiscalità generale dovesse farsi carico - come Rossanda auspica - delle spese di assistenza attualmente a carico dell'Inps, senza le quali l'istituto di previdenza sarebbe più o meno con i conti a posto. Quattro anni fa, lo stesso Scalfari faceva notare come "queste sono spese di natura assistenziale e non previdenziale; infatti non hanno a fronte alcun contributo e debbono pertanto essere finanziate dalla fiscalità generale". Ora, non aspettatevi che un blog microscopico tenti di fustigare un mostro sacro fondatore di uno dei più importanti giornali italiani. Anche perché il diritto a cambiare idea è inalienabile. Osservare però la puntualità con cui una stessa persona - per di più un esperto come Scalfari - argomenta di volta in volta l'una e l'altra tesi, aiuta a capire come entrambe siano legittime e praticabili. La scelta tra le due pertiene al campo di una politica e di una società laiche e mature, in grado di prendere le misure dai sacerdoti della fine delle ideologie propugnatori dell'ideologia delle scelte obbligate.
Repubblica, La Voce, il manifesto

lunedì 10 settembre 2007

L'aria che tira

Mi sa che Rosy Bindi ha capito meglio di altri l'aria che tira e le proposte che fa in quest'intervista a Repubblica sono un decalogo di buon senso che in un'epoca sbilenca come la nostra paiono un programma rivoluzionario. Magari la richiesta di "dimissioni di chiunque abbia avuto problemi con la giustizia" dissolve la presunzione di innocenza e forse sarebbe il caso di andarci un po' più cauti. Sarebbe anche il caso di chiedersi perché ci sono tanti impresentabili in parlamento. Grillo ne affibbia la responsabilità al sistema che non informa. Ciascuno di noi, credo, conosce tanta gente che se sente che il candidato odora anche lontanamente di malaffare evita di votarlo. Se ci sono impresentabili in parlamento è perché c'è una parte di società che sceglie di farsi rappresentare da loro. In questo la democrazia parlamentare funziona benissimo.
Repubblica

sabato 8 settembre 2007

La filosofia del piano bar

Capisco sempre meno le persone che ciarlano durante i concerti: se hai pagato, come direbbe Zucchero, faresti meglio ad ascoltare; ma anche se la musica è gratis, ciò non ti autorizza a spaccare i maroni della gente che sta lì per ascoltare.
Repubblica

Grano salis

Prodi: "L'evasione fiscale è la vera emergenza nazionale".
Repubblica.it

venerdì 7 settembre 2007

Tolleranza che?

Ci sono cose che ti rimbalzano in testa e a volte non hai la forza e/o la lucidità per metterle una dietro l'altra con consequenzialità; poi t'imbatti in qualcuno o qualcosa che le dice anche per te. Massimo Cacciari intervistato da Marco Imarisio sul Corsera: "In materia di sicurezza la sinistra è vittima dell'infezione berlusconiana. Sceglie una politica vuota, fatta di grida, di muscoli gonfiati. Prendiamo le prostitute: crei delle strutture, ti affidi a degli operatori di strada che cercano di recuperarle. I nomadi? Non basta cacciarli. Occorre costruire dei campi decenti, serve l'edilizia pubblica. Certo, queste cose non fanno discutere i giornali, non creano un bel dibattito. Meglio le grida, che non risolvono niente ma fanno il solletico alle parti basse della gente". Sulle grida dei sindaci: "E' l'unico modo che hanno per farsi ascoltare. E infatti Amato li incoraggia. Perché per lui è più facile e redditizio dire che il problema sono le prostitute e i lavavetri, e affrontarlo da sceriffo. Il governo non dà soldi agli operatori sociali. Non rimane che un po' di demagogia, che oltre tutto fa bene alla popolarità. Li capisco anche troppo i miei colleghi sindaci. E' duro cercare una politica seria su argomenti quali l'insofferenza della gente è altissima. Mezzo milione all'anno per i campi nomadi? I cittadini si scandalizzano, e tu devi spiegargli che la strada è quella, che anche il prefetto è d'accordo. Ma devi anche combattere la carenza di fondi. Una fatica bestiale. (...) Si sta facendo una politica che oggettivamente finisce per incentivare l'insofferenza della gente. Tolleranza zero. Bella frase, ma che vuole dire? Che l'illegalità non va tollerata. E c'è bisogno di precisarlo? (...) Un politico , che sia sindaco o ministro dell'Interno, si deve porre il problema di quel che sta facendo. Deve studiare le cose per poter risolvere in maniera civile il problema. Un politico non deve reprimere, deve cercare di risolvere. Sono due cose diverse. Sembra che sia scattato l'imperativo di portare il cervello degli italiani all'ammasso. Mi fa schifo".
Corriere della Sera

giovedì 6 settembre 2007

In maggioranza

Nel posto dove ho mangiato stasera c'erano due sale: in una la tv era accesa, nell'altra, dov'ero io, la tv era spenta e ai tavoli c'era molta più gente.

Dire e fare

Ha detto Bondi che se le cose e le misure che stanno dicendo e prendendo quelli del centrosinistra in tema di sicurezza le avessero dette e prese loro, "sai quante ce ne avrebbero dette". L'ha detto Bondi eh, non il manifesto.

Dei delitti e delle pene

La storia delle due ragazze ritrovate morte sulle montagne del Lecchese è di una pena indicibile. Oggi il Corriere ne fa una ricostruzione (non è in rete) che, pur nella inevitabile complessità delle cose e nel rifiuto di nessi diretti di causa-effetto, fornisce comunque spunti per capire cosa oggi il carcere possa diventare. Racconta l'inviato del Corriere Luigi Corvi che "la storia inizia a febbraio dello scorso anno, quando Ramon e la sua sposa bambina erano arrivati a Milano. (...) Avevano trovato alloggio in una baracca (...) vivevano di espedienti, piccoli furti e scippi intorno alla stazione. Una vita dura ma almeno lontano dalla prostituzione. A maggio Luminic (la sposa bambina) era rimasta incinta e a fine anno era tornata in Romania per partorire. Ma a febbraio lei e Ramon erano di nuovo a Milano: la bimba, chiamata Alexandra, era rimasta con i nonni. Poi lui era finito a San Vittore per un furto. (...) A luglio Ramon esce dal carcere e decide che la sua vita deve fare un salto di qualità, così obbliga la giovane moglie a prostituirsi. lei non vuole ma non può opporsi". La storia di Luminic finisce insieme a quella di una sua compagna in un sacco dell'immondizia abbandonato in un bosco di montagna. L'ipotesi degli inquirenti è che sia il tragico epilogo di un festino a luci rosse in una villa di Brianza per cui qualcuno avrebbe sborsato soldi in cambio di droga, alcol e sesso.
Alice notizie, Corriere della Sera