giovedì 6 marzo 2008
Se Alice non si distrae
mercoledì 5 marzo 2008
Ma basta
Corriere
Meteoropatica
martedì 4 marzo 2008
Spot
Agi, Repubblica
sabato 1 marzo 2008
Alice guardava i gatti
venerdì 29 febbraio 2008
Il silenzio e poi
giovedì 28 febbraio 2008
Compa'
mercoledì 27 febbraio 2008
Musica e basta
martedì 26 febbraio 2008
Luoghi comuni
lunedì 25 febbraio 2008
sabato 23 febbraio 2008
Un'altra cosa che non farò
Hai da accendere, Akille
Tutto torna
giovedì 21 febbraio 2008
Correre all'indietro
Corriere
Alternate le targhe
A: Il problema è che quest'auto ha poca autonomia, sui 170 chilometri se si va a metano. E' concepita per il mercato francese.
B: In che senso, scusi?
A: In Francia danno in dotazione una macchinetta che consente di fare il pieno collegandosi alla rete domestica, senza stare a cercare il distributore.
A quel punto B torna a casa, si connette a internet e scopre che questa cosa esiste sul serio. Si chiama Phill e in Italia l'ha introdotta solo la provincia di Bolzano. La tentazione di cedere alla retorica di cui sopra si fa quasi irresistibile. Ma chissà, magari Walter nei dodici provvedimenti che ha detto di avere pronti nel cassetto per il suo primo consiglio dei ministri da presidente, avrà anche inserito quello sugli incentivi per l'utilizzo di Phill.
Alice, Alto Adige, Prima
I Rem, ehm

Cari Rem, io sono stato un vostro fan. Tanto da associarvi ad alcuni dei ricordi più belli dei vent'anni. Lo sono stato così tanto tempo fa che ancora oggi quando penso a te, Michael Stipe, la prima immagine che riemerge è quella di un cantante coi capelli lunghi; ho ancora impressa in mente l'intervista nella quale spiegasti la decisione di raderli a zero. Calvizie incipiente? No, che a una rockstar non s'addice. "Mi ero rotto le scatole. Ogni volta che salivo su un autobus o camminavo per strada mi sentivo appiccicati gli occhi della gente", c'era scritto più o meno sul mensile di cui a quel tempo non perdevo un numero. Più o meno perché cito a memoria e sono passati diversi anni. Ma a quell'età certe cose ti si conficcano nella testa e ai simboli dai più importanza di quanta ne meriteranno in futuro. Quindi la citazione dovrebbe essere fedele. Sono stato un vostro fan così tanto tempo fa che quando vi vidi in concerto eravamo così pochi che a dieci metri dal palco si stava larghi. Sono stato, dicevo. L'ultima cosa vostra che ho cantato con convinzione è stata Losing my religion, che ha accompagnato diverse serate avvinazzate di universitari ai primi anni con chitarre al seguito. Quella è stata anche la canzone del botto. Da lì in poi stare larghi a dieci metri dal palco a uno dei vostri concerti sarebbe stato impossibile. E io vi ho perso. Un po' per snobismo, ché quando a vent'anni o giù di lì ti consideri un angry young man e una delle tue band preferite diventa tale anche per milioni di altre persone ti senti privato dell'esclusiva e metti su il broncio. Un po' perché voi non avete detto più niente di nuovo. Mi è capitato di sentire alla radio il vostro ultimo singolo: potrebbe stare indifferentemente nella lista di uno qualsiasi dei vostri ultimi cinque-sei dischi, come accade ai Rolling Stones. Oh, non fate come tanti che se non dici "a" intendono per forza "z": in mezzo ci sono diciannove lettere che suonano ognuna in maniera diversa. Per cui sostenere che Supernatural superserious è uguale a tantissime altre cose che avete fatto negli ultimi quindici anni non equivale a dire che quella canzone fa schifo. No, semplicemente non dice niente di nuovo. Ma se mi capita di ascoltarla in radio non cambio stazione. E se vicino a me c'è mia figlia può darsi pure che le prenda la mano e ci inizi a ballare insieme, ché pure lei ha gusti discreti e la musica buona sta imparando a riconoscerla. Quello che voglio dire è che non era scontato che quella band che contribuì a dare un senso alla definizione di "rock alternativo" finisse per mettersi seduta nel salotto delle star senza rialzarsi più. Lo dimostrano gente come Nick Cave, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo (i primi che mi vengono in mente), che cambiano sempre rimanendo sé stessi, cioè sfidando i luoghi comuni. Ecco, per alcuni la coerenza è una stella polare da adattare alle diverse strade che ci si trova a percorrere di volta in volta. Voi invece l'avete resa il feticcio che la trasforma in zavorra. Ecco perché non verrò a vedere il vostro concerto nonostante passerete molto vicini a casa mia la prossima estate. A meno che non mi venga improvvisamente voglia di entrare in un'immaginaria macchina del tempo per riportare l'orologio indietro di vent'anni. Un po' come si fa a quelle feste "anni ...". dove al posto dei puntini si mette di volta in volta la decade per cui si prova nostalgia. Ma comunque vi ringrazio. Per avermi fatto ascoltare Murmur, Reckoning, Fables of reconstruction, Lifes rich pageant. E Document, che ancora oggi quando lo metto sul lettore mi viene voglia di saltare.
Pitchfork, Wikipedia, foto da Retroweb
mercoledì 20 febbraio 2008
martedì 19 febbraio 2008
Targato Italia
venerdì 15 febbraio 2008
A prescindere dal telespettatore
Wikipedia
Quattro parole
Bim
mercoledì 13 febbraio 2008
Compromesso storico
Parziale ripensamento
martedì 12 febbraio 2008
Anticipare la moda
lunedì 11 febbraio 2008
Sotto botta
Repubblica
Occupatooo
Corriere della Sera, Adnkronos
Comunicato stampa (post popolare)
PS: dimenticavo: "Tanto so' tutti uguali"
Scegliere, please
sabato 9 febbraio 2008
Il Kamasutra di Fini
venerdì 8 febbraio 2008
giovedì 7 febbraio 2008
Eclissato
Rassegna stampa
PS: divagazione strettamente personale, dopo quelli di Rodari, il primo libro che ricordo di aver ricevuto in regalo da mio padre, all'epoca iscritto e attivista del Pci, è il Diario di Anna Frank. Alla faccia della sinistra antisemita.
Repubblica, il manifesto
Sommessamente
Ma fare riferimento all'ipotesi di lavarsi quando si sa di dover passare buona parte della giornata in un luogo chiuso con altri sventurati vorrà dire che uno è schiavo del sistema?
La parola Veltroni
La nuova stagione, Il sindaco di tutti, Partito democratico
mercoledì 6 febbraio 2008
Seguire la scia (post effimero)
Playlist (quasi) autarchica
martedì 5 febbraio 2008
Nostradamus
lunedì 4 febbraio 2008
Fatelo!
Agi
domenica 3 febbraio 2008
Un'orchestra di giocattoli
sabato 2 febbraio 2008
Dilemma
venerdì 1 febbraio 2008
mercoledì 30 gennaio 2008
Perché Sanremo è Sanremo
Si potrebbe leggere così
Corriere, Camera, Kataweb
The dark side of the music
Repubblica, Creative commons
Per chiarezza
sabato 26 gennaio 2008
Dichiarazione politica ex post
venerdì 25 gennaio 2008
Adesso le riforme istituzionali

"Ho visto Christian De Sica su un set che assomigliava al Senato". Massimo Gramellini sulle cose di ieri.
La Stampa
giovedì 24 gennaio 2008
Ora che è andata com'è andata
Aprile on line
lunedì 21 gennaio 2008
domenica 20 gennaio 2008
Parole sante
Per tornare seri, il lungo - ma vale la pena di leggerlo fino in fondo - editoriale di Barbara Spinelli di oggi su chiese, stati, religioni e Ruini.
La Stampa
Diretta dalla piazza
Repubblica
sabato 19 gennaio 2008
In fondo in fondo
venerdì 18 gennaio 2008
Generale e particolare
Gazzetta del mezzogiorno
La puntata di ieri
Sto cercando la cura
Metropoli
Sanguini
Viaggio/Arrivo in città
mercoledì 16 gennaio 2008
Le notizie di oggi
Repubblica, Corriere
martedì 15 gennaio 2008
On air
lunedì 14 gennaio 2008
Autocensura
Wittgenstein
La fattoria degli animali
La Stampa
domenica 13 gennaio 2008
sabato 12 gennaio 2008
I classificoni
Village, Patchanka
venerdì 11 gennaio 2008
Il buon senso dei grandi numeri
Radio 3 mondo, Notizie Alice
giovedì 10 gennaio 2008
Ma dde che?
mercoledì 9 gennaio 2008
Lo stato dell'arte
manifesto
martedì 8 gennaio 2008
Poi dice che uno si butta a destra
Google, Ansa
E' sempre lui
PS: grazie a Enrico
Nick Cave and the bad seeds
domenica 6 gennaio 2008
Oh Bama
Manifesto, Barack Obama
sabato 5 gennaio 2008
Buongiorno
venerdì 4 gennaio 2008
Digitalanalogico
PS: mi rendo conto che assomiglia più a uno spot che a una recensione, ma non ho mai studiato da critico musicale.
AnalogicoUrbano
martedì 1 gennaio 2008
Il logorio della vita moderna
lunedì 31 dicembre 2007
Localizzazione
domenica 30 dicembre 2007
Relativismo
Repubblica
All is quiet
- Negli ultimi tempi da queste parti è aumentata la frequenza dei post riguardanti la radio; il fenomeno è proporzionale alla crescita della fetta di energia residuale dalle altre questioni di vita che il titolare dedica alla cosa che state leggendo e, forse, ascoltando.
- La veste grafica va suscitando un altanelante desiderio di modifica che resterà a lungo insoddisfatto date pigrizia, mancanza di tempo e, appunto, altalenanza, che non è ardenza.
- Tra ventiquattr'ore o giù di lì si starà festeggiando e qui non si è messo ancora mente alla musica d'accompagnamento, come invece si fa da lustri. Ci si rifarà, forse, con la playlist di domani che almeno fino a una certa ora rimarrà in onda. Poi, dopo, menotre-menodue-meno uno, baci, abbracci e auguri. E lì forse ci sarà New Years Day degli U2 - che è sotto Siae e ce l'ascolteremo in privato, ma è un gran pezzo e accompagna da tempo i Capodanni della persona di cui siete forse ormai soliti leggere le elucubrazioni - o forse altro. Buon anno, ragazzi.
sabato 29 dicembre 2007
Per chi va di fretta
Le facce, le balle
oppure le facce che riecono a fare
Luciano Ligabue "Niente paura"
Proiettili deviati, testate accidentali, malori attivi. La prossima volta che muore qualcuno in maniera violenta e c'è di mezzo qualche tipo di autorità c'è il rischio che qualcuno dirà che è colpa del sole che s'è messo a girare intorno alla terra.
Rai, Adnkronos, Qnet, Wikipedia
giovedì 27 dicembre 2007
La svolta, forse
Afterdawn
mercoledì 26 dicembre 2007
Cuffia e microfono
Il periodo sbagliato
venerdì 21 dicembre 2007
Guardoni e mazziati
il manifesto
mercoledì 19 dicembre 2007
L'ombelico del commentatore
domenica 16 dicembre 2007
Chiusa parentesi
Pubblicità progresso
Antipop
PS: grazie ai Primus per avermi fornito il titolo del post.
Lavoro
Signora A: "Come sta?"
Signora B: "Eh..."
Signora A: "Ma al lavoro ci torna?"
Signora B: "Non lo so, bisogna vedere come si riattaccano" (mentre con la mano sinistra indica medio e anulare della destra).
sabato 15 dicembre 2007
In memoria
It's only rock'n'roll
venerdì 14 dicembre 2007
Sensibilità
mercoledì 12 dicembre 2007
Non tutto il male
martedì 11 dicembre 2007
A prescindere
Wittgenstein, Leonardo, Macchianera
sabato 8 dicembre 2007
Elogio della mitezza
venerdì 7 dicembre 2007
Il vuoto che c'è
il manifesto
mercoledì 5 dicembre 2007
Col dissenno di poi
A voltare lo sguardo indietro ci sarebbe quasi da sperare che ci sia un "grande vecchio" che prevede tutto e fa in modo che le cose vadano in un certo modo per chissà quali scopi. Almeno ci sarebbe un senso. Perché se le cose vanno così al naturale, allora c'è da preoccuparsi sulle classi dirigenti che governano il posto nel quale ci siamo trovati. Cominciando dai confini più piccoli: solo qualche lustro fa, mentre vedevamo crollare un sistema istituzionale che si era retto per decenni su un bipolarismo imperniato intorno a due partiti e su un sistema elettorale proporzionale, ci hanno cominciato a raccontare che no, basta, occorreva passare al maggioritario perché così andavano le democrazie vere. Ce l'hanno raccontato fino all'altroieri. Poi, puf. Due di quelli che sono stati i più grandi campioni del maggioritario si vanno accordando per tornare a un bipolarismo imperniato su due partiti e un sistema elettorale proporzionale. E dire che siamo reduci da una legislatura che ha visto il governo più longevo della Repubblica. Il quale, come i tedeschi che tagliavano i ponti dietro di loro battendosela verso casa, ha pensato bene di cambiare la legge elettorale in zona Cesarini per rendere difficile la vita a chi sarebbe succeduto. Dicono: ma che schifo, con le liste bloccate, il parlamento è di fatto nominato dai segretari di partito. Perché, dal '